Borse, frenano ancora i prezzi Usa e prosegue il rally. Milano chiude a +0,78%
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti confermano il trend dell'inflazione, sotto le attese le richieste di sussidi. I verbali dell'ultima riunione: Bce «deve essere pronta» a fine stretta se i dati lo richiederanno. Ancora giù il dollaro sui minimi da marzo 2022, sale il petrolio. Spread in calo a 168 punti, in flessione i rendimenti
di Chiara Di Cristofaro
Le ultime da Radiocor
Borsa: Europa prudente in attesa delle banche centrali, Milano chiude a +0,07%
*** BTp: spread chiude poco mosso a 179 punti, rendimento al 4,05%
Cop28: Ue, conclusioni Emirati 'chiaramente insufficienti'
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Quinta seduta consecutiva di rialzi per le Borse europee che viaggiano sui massimi dell'anno, spinte anche dal buon andamento di Wall Street, dopo i dati che confermano il raffreddamento delle pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti. Il brusco rallentamento dei prezzi alla produzione rafforza le attese per uno stop alla stretta monetaria della Fed, dopo il rialzo dato per scontato previsto nella riunione di luglio. Intanto, sul fronte Bce, dai verbali dell'ultima riunione emerge la conferma dell'approccio basato sui dati, che sarà quello che suggerirà il momento giusto per interrompere l'aumento dei tassi.
In Europa, gli acquisti premiano soprattutto tecnologici e il comparto delle materie prime. Così Milano, dopo avere chiuso mercoledì sui massimi del 2023 e a livelli che non si vedevano da settembre 2008, vede il FTSE MIB archiviare un'altra seduta positiva, ma sotto i massimi di giornata. Cresce anche il CAC 40 di Parigi dopo il dato sull'inflazione (+0,2% su base mensile e +4,5% anno su anno, a passo più lento rispetto al +5,1% di maggio). Seduta con il segno più anche per il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid e l'AEX di Amsterdam.
Wall Street in rialzo dopo conferma frenata inflazione
Prevalgono gli acquisti e si muovono in rialzo gli indici a Wall Street. I prezzi alla produzione hanno confermato quanto emerso dai prezzi al consumo, ovvero che l'inflazione è in frenata. Ora, alcuni analisti credono che la Banca centrale statunitense possa fermare la stretta con il rialzo dei tassi d'interesse previsto alla riunione in programma tra due settimane, considerato ormai certo. Il dato annuale dei prezzi alla produzione ha rallentato dallo 0,9% di maggio allo 0,1%, il dato più basso dal settembre 2020. I prezzi al consumo sono aumentati annualmente del 3%, il dato più basso dal marzo 2021, in calo dal 4% di maggio. Sotto le attese le richieste di sussidi alla disoccupazione, scese di 12mila unità a quota 237mila, contro stime a 250mila. Attesa per l'avvio della stagione delle trimestrali.
Bce, Consiglio sia pronto a fine stretta se richiesto dai dati
Alta l'attenzione sui verbali dell'ultima riunione della Bce. E' emerso che c'è accordo sul fatto che l'approccio basato sui dati, combinato la comunicazione sulla funzione di reazione, dovesse essere riconfermato: «Allo stesso tempo, è stato osservato che, mentre il Consiglio direttivo potrebbe aver bisogno di continuare con ulteriori misure sui tassi di interesse, dovrebbe anche essere pronto a interrompere l'aumento dei tassi se richiesto dai dati e dall'analisi», si legge. Del resto, anche il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, membro del Consiglio Direttivo della Bce, ha detto in un'intervista che la fase di stabilizzazione dei tassi da parte della Bce si avvicina e "sicuramente" partirà entro la fine dell'anno. Nella riunione, inoltre, è stata anche espressa una preferenza per l'aumento dei tassi di interesse di riferimento di 50 punti base, ma c'è stato poi un consenso molto ampio sull'aumento di 25 pb.
A Milano banche protagoniste: Mps in testa al listino
La seduta a Piazza Affari ha visto le banche tornare protagoniste, con i tassi d'interesse che in Europa saliranno ancora. In testa al listino Banca Mps , bene anche Banca Pop Er , ma hanno sovraperformato il listino anche Intesa Sanpaolo e Unicredit. Prosegue in rialzo Stmicroelectronics dopo il balzo della vigilia, rialzi superiori al punto e mezzo percentuale per Pirelli & C, Iveco Group e Amplifon. Seduta positiva anche quella di Enel che ha annunciato due operazioni: ha ceduto il 50% di Enel Green Power Australia alla compagnia petrolifera giapponese Inpex e, in Cile, ha firmato un accordo con Sonnedix (produttore internazionale nelle energie rinnovabili) per la vendita di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici operativi con una capacità di circa 416 MW per un corrispettivo complessivo di 550 mln dollari (504 mln euro). Sotto la lente ma in frenata rispetto alla mattina Telecom Italia: mentre da un lato il gruppo delle telecomunicazioni ha emesso un bond da 750 milioni di euro, con scadenza a cinque anni, dall'altro continuano le manovre sul dossier della rete.
Dollaro sui minimi dal marzo 2022
Prosegue la debolezza del dollaro, con l'euro che ne approfitta e torna sui massimi dal marzo 2022. «La debolezza del dollaro deriva dal cambiamento delle aspettative sulla politica monetaria della Federal Reserve», spiegano gli analisti di ActivTrades. Con l'inflazione che rallenta più velocemente del previsto, «l'inasprimento della Fed sta producendo l'effetto desiderato e gli investitori hanno iniziato a scontare la fine dell'attuale ciclo di rialzi, che ora dovrebbe arrivare dopo l'aumento finale di questo mese di 25 punti base», aggiungono. In questo momento, i mercati puntano a un atterraggio morbido per l'economia statunitense, con l'inflazione controllata senza che l'economia del paese entri in una grave recessione. «In questo contesto, gli investitori stanno passando dal dollaro, visto come asset rifugio, ad attività più rischiose, come le azioni, creando spazio per un ulteriore deprezzamento del biglietto verde», concludono gli esperti.
Su il greggio, Brent sopra gli 81 dollari. Gas in calo
Dopo qualche incertezza ha preso con decisione la via del rialzo il greggio. Il Brent è risalito sopra la soglia di 81 dollari al barile. Il petrolio ha guadagnato terreno già alla vigilia con il dato sull'inflazione, che ha favorito le speranze per un ammorbidimento della Fed e dato fiducia sull'andamento della domanda. Tuttavia, in un report l'Aie ha detto che la domanda non crescerà come previsto, a causa della debolezza di alcune delle economie importatrici. L'Opec, dal canto suo, stima che la domanda nel 2024 cresca del 2,2% e alza le stime per la domanda nel 2023. La stima della crescita dell'Opec è il doppio di quella dell'Aie.
In calo il prezzo del gas, poco al di sopra dei 25 euro al MWh.
Spread con Bund giù a 168 punti, calano i rendimenti
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata ha terminato la seduta a 168 punti base, rispetto ai 172 punti della vigilia. Continua, intanto, la dinamica di accelerata flessione del rendimento del titolo italiano BTp decennale, che ha segnato un'ultima posizione al 4,14%, rispetto al 4,27% di ieri pomeriggio e al 4,41% di martedì.
loading...