Ottimismo su debito Usa spinge Wall Street. Chiusura timida per le Borse Ue
Pesano anche i timori per gli effetti delle politiche monetarie sull'economia globale.Inflazione in Europa al 7% in aprile. Il dollaro in salute ai massimi da marzo sull'euro
di Chiara Di Cristofaro e Paolo Paronetto
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5' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Prese tra il nodo del debito Usa - nonostante ci siano spiragli di una intesa politica - lo scetticismo dei banchieri centrali su un futuro taglio dei tassi Usa e un'inflazione dell'Eurozona elevata (7% il dato Eurostat per aprile), le Borse europee hanno chiuso le contrattazioni con indici poco mossi in una giornata caratterizzata dall'ulteriore flessione dell'euro rispetto al dollaro. La moneta unica e' ai minimi da fine marzo ed e' arretrata del 3,5% circa negli ultimi dieci giorni. Gli indici si sono mossi in ordine sparso: piatto il FTSE MIB di Milano, così come il CAC 40 di Parigi. Il DAX 30 di Francoforte,i l'AEX di Amsterdam e l'IBEX 35 di Madrid hanno chiuso sopra la parità. Negativa Londra (FT-SE 100). Settore alimentare e utility i più penalizzati di giornata. Vivace invece nella parte finale della seduta Wall Street grazie al maggiore ottimismo sul raggiungimento di un accordo che eviti il default.
«Il focus dei mercati sembra spostarsi dalle banche centrali all’effetto che il rialzo dei tassi ha su economie e utili aziendali - sottolinea Luigi Nardella di Ceresio Investors - i dati in generale confermano per ora la resilienza dei consumi». Se si depura infatti il dato americano delle vendite al dettaglio dal contributo negativo della spesa per carburanti, mette in evidenza, «l’aggregato 'core' ha sorpreso al rialzo. Nel periodo post-pandemico la composizione dei consumi è cambiata a favore dei servizi, la cui domanda rimane sostenuta, mentre la spese per beni si è indebolita dopo il boom della fase Covid», conclude.
Wall Street allunga, Musk promette Cybertruck Tesla entro 2023
In allungo gli indici di Wall Street. Vanno avanti, ormai senza sosta, le trattative per evitare il primo default nella storia degli Stati Uniti. Ieri, il presidente Joe Biden ha incontrato i leader del Congresso: le parti sono ancora distanti, ma sono stati segnalati progressi verso un'intesa sull'innalzamento del tetto del debito. Per Biden, sono tutti d'accordo, almeno, che "un default sul debito semplicemente non è un'opzione". "Le posizioni sono ancora lontane, ma un accordo è possibile entro il fine settimana", ha affermato lo Speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy. "Abbiamo molto lavoro da fare in poco tempo", ha aggiunto.Biden, in partenza per il vertice del G7 in Giappone, rinuncera' alla seconda parte del suo viaggio in Australia e Papua Nuova Guinea per tornare subito a Washington, nella speranza di sancire un accordo. Secondo il dipartimento del Tesoro, gli Stati Uniti potrebbero finire in default già il primo giugno.
Intanto, sul fronte macro, ad aprile, i dati sui cantieri edili e i permessi edilizi, negli Stati Uniti, hanno registrato un andamento opposto: in rialzo sopra le attese i primi e in calo oltre le previsioni i secondi.
Sull'azionario, Tesla è in rialzo dopo la riunione annuale degli azionisti, durante la quale l'amministratore delegato, Elon Musk, ha annunciato che l'azienda consegnerà quest'anno il suo primo Cybertruck, l'avveniristico pick-up della casa di veicoli elettrici. In ripresa i titoli delle banche regionali, trainati da Western Alliance, dopo che l'istituto ha comunicato una crescita dei depositi nell'attuale trimestre di oltre 2 miliardi di dollari al 12 maggio.
A Piazza Affari rimbalza Tim. Giù le banche
Tra i principali titoli milanesi,Interpump Group conferma i rialzi seguiti all'annuncio della trimestrale migliore delle attese. Recupera terreno Telecom Italia dopo che l'a.d. di Cdp, Dario Scannapieco, ha confermato che la Cassa non intende ritirare l'offerta per la rete. Bene anche Stellantis. In evidenza Leonardo in un settore della Difesa e dell'aerospazio vivace su tutti i listini, mentre Tenaris sta beneficiando della reazione positiva dei titoli della concorrente francese Vallourec ai risultati trimestrali.
Deboli invece le banche, con Banca Generalii e Banco Bpm in sofferenza, realizzi anche su Banca Mps in coda al listino principale dopo il rally della vigilia. In rosso anche Diasorin.
Sugli altri listini, giornata difficile per le azioni delle società di gestione dei mercati finanziari: l'inglese London Stock Exchange sta pagando il collocamento di quasi il 6% del suo capitale da parte di un consorzio di azionisti guidato dal fondo Blackstone, Euronext (il gruppo di cui fa parte Borsa Italiana) sta scontando i risultati trimestrali in flessione, Deutsche Boerse, che oggi tratta ex dividendo, è ancora colpita da vendite dopo l'annuncio dell'acquisizione della danese SimCorp.
Dollaro valuta rifugio, euro ai minimi da marzo
Sul valutario resta forte il dollaro che, nonostante lo spettro di un default americano, beneficia del suo status di valuta rifugio e si mantiene sui massimi da cinque settimane. L'euro/dollaro resta quindi sotto quota 1,09, ai minimi da fine marzo. «Lo stallo tra democratici e repubblicani sul debito è destinato a continuare e, se non risolto, potrebbe avere gravi conseguenze per l'economia statunitense e globale», dicono gli analisti di ActivTrades. In questo contesto, «la domanda di dollari è in aumento, poiché gli investitori, sempre più ansiosi, vi cercano rifugio». Nel frattempo, i funzionari della Federal Reserve, parlando in pubblico, hanno alluso alla persistenza dell'inflazione e si sono rifiutati di scartare completamente la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi d'interesse quest'anno, «rafforzando ulteriormente l'appeal del dollaro», concludono.
Petrolio recupera nonostante balzo a sorpresa delle scorte Usa
In recupero il prezzo del petrolio che è stato inizialmente rallentato prima dai dubbi sulla ripresa economica cinese dopo i dati sulla produzione industriale cinese inferiori alle stime pubblicati la vigilia e poi dall'impennata delle scorte statunitensi. «La debolezza delle materie prime ha contagiato anche il petrolio nonostante la revisione al rialzo delle stime sulla domanda globale 2023 da parte dell’Aie, grazie ad attese di forte domanda cinese», commentano gli analisti di Mps Capital Services. «Tuttavia - aggiungono - l’agenzia ha anche stimato che la Russia non avrebbe tagliato ad aprile la produzione come promesso (solo 200.000 b/g contro 500.000 target). Tale indicazione sarebbe coerente con la media a 4 settimane delle esportazioni russe via mare, salite ad un nuovo massimo», spiegano.
La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate, al contrario delle attese. Registrato un rialzo di 5,04 milioni di barili a 467,624 milioni di unita', secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia, contro attese per un ribasso di 0,8 milioni di barili.
BTp, spread scende a 185 punti. Cala anche il rendimento a 10 anni
I titoli di Stato italiani quotati sul secondario telematico Mts si apprezzano nella seconda parte di seduta, con la conseguenza che lo spread con i Bund si riduce ulteriormente rispetto ai valori registrati nelle prime sedute della settimana. Nel finale il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato a 185 punti base (187 punti al closing di martedì). Scende ancora il rendimento dei titoli italiani decennali: alla chiusura è indicato al 4,18% (4,21% stamani in avvio di scambi).
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