Borsa, Milano chiude a +1,6% con sprint Unicredit. Wall Street in calo
Wall Street chiude in negativo dopo gli annunci della Fed. Nei prossimi giorni attese anche la BoE e la BoJ. Euro recupera la soglia di 1,07 dollari, ripiega il petrolio dopo il rally
di Chiara Di Cristofaro
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4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta all'insegna degli acquisti per le Borse europee nel giorno dell'attesa per la Fed. I mercati hanno dato sostanzialmente per scontato che l'istituto guidato da Jerome Powell tenga fermo il costo del denaro ai livelli attuali (5,25%-5,5%, il più alto degli ultimi 22 anni). Tuttavia, è importante valutare le previsioni economiche che saranno diffuse insieme al comunicato sui tassi, e, soprattutto, capire quali siano le indicazioni sulla traiettoria futura della politica monetaria, anche in vista della riunione di novembre: la domanda è se ci sarà o meno un'altra stretta per la fine dell'anno. La settimana delle banche centrali prosegue giovedì con la Bank of England, mentre venerdì della Banca del Giappone.
A fine giornata guida i rialzi Milano, (FTSE MIB), trainata da Amplifon dopo l'upgrade di Hsbc, e da Unicredit, dopo l'annuncio dell'anticipo del maxi buyback e la conferma dei target di distribuzione del capitale da parte del ceo Andrea Orcel. Seduta positiva anche per Parigi (CAC 40), Francoforte (DAX 40), Londra (FT-SE 100), Madrid (IBEX 35) e Amsterdam (AEX).
Wall Street aspetta Powell
Wall Street chiude negativa dopo la Fed. Il Dow Jones perde lo 0,22% a 34.440,88 punti, il Nasdaq cede l’1,53% a 13.469,13 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,94% a 4.402,45 punti. La seduta era partita in rialzo grazie al calo del prezzo del petrolio e dei rendimenti dei titoli del Tesoro, arrivati alla vigilia ai massimi dal 2007. Il rialzo del prezzo del petrolio, +11% nelle ultime tre settimane, potrebbe complicare la lotta delle Banche centrali contro l'inflazione.
A Milano scatta Amplifon, focus su Tim e Mediobanca
A Piazza Affari in testa al listino Amplifon (+5,64% a 30,35 euro), con Hsbc che ha alzato la valutazione da "hold" a "buy", con obiettivo di prezzo passato da 30 a 35 euro per azione. Gli analisti parlano di «un business model resiliente, capacità di crescita per acquisizioni e capacità di gestire i prezzi con i produttori». Nel comparto bancario, alle spalle di Unicredit che ha registrato la performance migliore dopo l’annuncio dell'anticipo del maxi buyback e la conferma dei target di distribuzione del capitale da parte dell’amministratore delegato Andrea Orcel, hanno chiuso Intesa Sanpaolo (+2,95%), Bper (+2,57%), Banco Bpm (+2,23%) con Banca Mps (+0,74%) quando sono emerse indiscrezioni di stampa sull'ipotesi di cessione di una quota del 15%.
Alta l’attenzione su Tim (+1,56%): questa mattina indiscrezioni di stampa riportavano che Vivendi avrebbe inviato una lettera per chiedere al Tesoro un incontro, non avendo finora ricevuto alcuna convocazione ufficiale. Nel pomeriggio, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accettato, secondo quanto risulta a Radiocor, di incontrare i vertici del gruppo francese primo socio di Tim, in vista dell'operazione sulla Netco, la società della rete, per cui si aspetta l'offerta vincolante da parte del fondo Kkr. Occhi puntati anche su Mediobanca (+0,85%), nel giorno del cda per l'approvazione della lista dei candidati al board definita dal Comitato nomine. Nel comparto petrolifero, oltre a Saipem in calo anche Tenaris (-0,46%) ed Eni (-0,42%).
Euro recupera la soglia di 1,07 dlr
Sul mercato valutario, l'euro recupera qualche posizione rispetto al biglietto verde e riaggancia la soglia di 1,07 dollari in attesa della Fed, spicca il dollaro canadese in scia ai dati sull’inflazione della vigilia più forti delle attese. Si registra invece una certa debolezza della sterlina sui minimi da maggio dopo la frenata dell’inflazione. Il mercato scommette che la Bank of England sia vicina alla fine del ciclo di rialzi dei tassi.
Petrolio riprende a salire con calo scorte Usa
Recupera terreno dopo aver passato in rosso buona parte della seduta il petrolio,dopo il dato sulle scorte americane scese più del previsto (-2,136 milioni di barili a 418,456 milioni di unità, secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia, contro attese per un ribasso di 1 milione di barili).
Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato le previsioni per il greggio a tre cifre, in seguito all'aumento della domanda dopo l'estensione dei tagli alla produzione da parte di Arabia Saudita e Russia. «Interessante notare come, approfittando dei prezzi elevati, la Russia starebbe esportando un quantitativo maggiore di quanto promesso (l’ammontare medio delle ultime quattro settimane è salito al massimo da tre mesi)», dicono gli analisti di Mps.Prosegue in moderato rialzo il prezzo del gas TTF in scia alla notizia della chiusura totale della piattaforma norvegese Troll.
Spread in lieve discesa a 175 punti, giù rendimento decennale
BTp in evidenza nella seconda parte di seduta sul secondario telematico Mts. Il progresso dei corsi si registra per tutti i sovrani dell'eurozona ma i titoli italiani sovraperformano rispetto agli altri titoli del debito delle consorelle europee con la conseguenza che lo spread dei BTp con i Bund continua a restringersi. Nel finale il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata viene indicato a 175 punti base rispetto a una prima posizione, stamani, di 177 punti base (178 punti il closing della vigilia. All'apprezzamento dei corsi fa da contraltare il calo del rendimento del decennale benchmark italiano: al 4,45% (4,50% in avvio e 4,52% all'ultimo riferimento della vigilia.
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