Borse europee in rialzo con Lagarde "colomba", euro sotto pressione. Milano (+2%) ai massimi dal 2008
L'Eurotower ha alzato i tassi di altri 25 punti base, dopo l’analoga decisione della Fed. La presidente apre a una pausa nella manovra restrittiva nella riunione di settembre. Petrolio in rialzo. Nel secondo trimestre 2023, il Pil Usa è salito del 2,4% ma Wall Street chiude in calo
di Flavia Carletti
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura in netto rialzo per le Borse europee nel giorno della Bce e di fronte alla pubblicazione delle trimestrali che continua a ritmo continuo. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso sui massimi di giornata (+2,13%), al top da giugno 2008 e allargando il bilancio positivo da inizio anno a un progresso di oltre il 26%, a Francoforte il Dax40 è salito dell'1,7% e a Parigi il Cac40 del 2 per cento. All'indomani della Federal Reserve, oggi la Banca centrale europea ha alzato - come previsto e già scontato dal mercato - i tassi di interesse di 25 punti base con la presidente Christine Lagarde che ha lasciato la porta aperta a una pausa nella strategia restrittiva nella prossima riunione in calendario per settembre e le sue parole sono state interpretate accomodanti dal mercato. Lagarde ha ribadito che l'obiettivo resta fermare l'inflazione e ha indicato che restano alte le incertezze sull'andamento dell'economia. Ad ogni modo qualsiasi decisione sarà basata sui dati, per questo non è ancora chiaro quale decisione sarà presa a settembre. In questo quadro, le Borse hanno accelerato il passo, mentre l'euro si è indebolito verso il dollaro, che invece è stato sostenuto da una nuova serie di dati macro. In particolare il Pil Usa del secondo trimestre è salito del 2,4%, battendo le attese e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazioni sono state inferiori alle attese. Quotazioni in rialzo anche Wall Street, fino a circa un’ora dalla chiusura, quando la Borsa Usa ha invertito la marcia per poi chiudere la giornata in negativo, con il Dow Jones che cede lo 0,67%, il Nasdaq lo 0,55% mentre lo S&P 500 perde lo 0,64%.
Bce aumenta i tassi di 25 punti base come previsto
La Bce ha nuovamente alzato i tassi di interesse di 25 punti base, come largamente atteso dal mercato. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale salgono pertanto rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75 per cento. Si tratta del nono rialzo consecutivo nell'ambito del ciclo restrittivo avviato nel luglio 2022. I tassi sono ora al livello massimo dal luglio 2007. «L'inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo ancora che rimanga troppo alta per troppo tempo - si legge nel comunicato dell'Eurotower -. Il consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l'inflazione torni tempestivamente al target di medio termine del 2%».
Lagarde: «In base a dati decideremo se pausa o altro rialzo»
«L'outlook economico a breve termine per l'Eurozona si è deteriorato» a causa di un «indebolimento della domanda interna», che sconta l'impatto dell'inflazione. Lo ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle decisioni del Consiglio direttivo, aggiungendo che «l'outlook su economia e inflazione resta molto incerto». Per quanto riguarda la riunione di settembre, Lagarde ha spiegato che «in base ai dati decideremo se alzeremo ancora i tassi o faremo una pausa. Quello che posso assicurarvi è che non taglieremo, questo è sicuramente un "no"». Inoltre, ha aggiunto che «per il resto potrebbe essere un rialzo o una pausa - ha ribadito - e se sarà una pausa non sarà necessariamente per un lungo periodo di tempo, perché le decisioni saranno prese di vertice in vertice in base ai dati».
St e Moncler premiate dopo i conti, contrastate le banche
Tra i titoli, a Milano protagonisti i titoli di società che hanno pubblicato le trimestrali a partire da St (+8,99%) e Moncler (+6,77%). Sottotono i bancari, frenati dalla decisione del Consiglio direttivo della Bce di azzerare la remunerazione delle riserve depositate presso l'istituto centrale. Bper ha perso l'1,61%, in coda al segmento principale. Stellantis ha esteso i guadagni della vigilia e ha registrato un progresso del 5,33%. Ieri prima dell'apertura dei mercati il gruppo automobilistico ha pubblicato risultati del primo semestre 2023 migliori delle attese degli analisti. Dopo i conti semestrali e la conferma della guidance, Diasorin è salita del 4,94%. Spinta dai conti in crescita e dalla conferma dei target per l'intero anno anche Azimut (+4,14%). Prysmian (+4,10%) ha beneficiato dei risultati del primo semestre in netta crescita e del conseguente rialzo della guidance 2023. Dopo i conti dell'esercizio 2022-2023, chiuso con un utile netto annuo record di 1,027 miliardi di euro (+13%), oltre le stime di piano e leggermente sopra il consensus del mercato che si fermava a 1 miliardo, Mediobanca ha terminato le contrattazioni in progresso del 3,64%. Contrastato il resto del comparto bancario. Intesa Sanpaolo è salita dell'1,34%, mentre Banca Mps ha perso l'1,15%, Banco Bpm ha segnato un +0,07% e Unicredit +0,16 per cento.
Euro sotto 1,10 dollari, petrolio in rialzo
Sul mercato valutario, l'euro passa di mano a 1,0997 dollari (1,11 in avvio e 1,105 alla chiusura di ieri) e 155,103 yen (155,401 e 155,3). Il cambio dollaro/yen è a 141,068 (139,92 e 140,105). In rialzo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Settembre sul Brent guadagna l'1,27% a 83,97 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti l'1,57% a 80,02 dollari al barile. Ad Amsterdam, infine, il prezzo del gas scende del 2,7% a 28,5 euro al megawattora.
Spread in calo a 160 pb, rendimento scende al 4,06%
BTp sugli scudi nella seconda parte di seduta sul secondario telematico MTs. L'apprezzamento dei corsi del reddito fisso, in particolare dei titoli italiani, riduce lo spread con i Bund e consente un ritracciamento ai rendimenti rispetto alla vigilia. Nel finale il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 160 punti base dai 162 del closing della vigilia. In calo il rendimento del BTp decennale benchmark al 4,06% (4,08% in avvio) rispetto al finale di mercoledì al 4,11 per cento.
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