Borse, Milano scatta sul finale (+0,7%). Treasury Usa a 10 anni oltre il 5% al top dal 2007
Piazza Affari maglia rosa Ue dopo la conferma di rating e outlook da parte di S&P. Bene le banche. Spread chiude a 196 punti
di Stefania Blasioli e Martina Soligo
Le ultime da Radiocor
Auto Italia: +16,19% immatricolazioni novembre, +9,8% per Stellantis (RCO)
Auto Italia: +16,19% immatricolazioni novembre, +9,8% per Stellantis (RCO)
Borsa: dicembre parte con sprint, Milano (+0,6%) resta ai massimi
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Recupero in extremis per le Borse europee, che dopo una settimana di ribassi, chiudono in ordine sparso. A pesare le preoccupazioni che arrivano dal conflitto in Medio Oriente, con i timori di una escalation, e l’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato, con il Treasury Usa a 10 anni che ha superato la soglia del 5%, per la prima volta dal 2007. La conferma del rating e dell'outlook sul debito pubblico italiano da parte di S&P ha rassicurato gli investitori a Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato a +0,74%. Nel resto del Vecchio Continente i mercati hanno terminato le contrattazioni in modo misto: positivi il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Aex di Amsterdam (+0,4%); sulla parità il Dax 40 di Francoforte (+0,02%), in rosso l’Ibex di Madrid (-0,37%) e il Ftse 100 di Londra (-0,37%).
Tra i migliori comparti a livello continentale nella giornata si sono distinti viaggi (con il sottoindice Stoxx 600 di settore a +1,48%), vendita al dettaglio (+1,36%) e media (+1,02%); tra i peggiori materie prime (-0,91%), telecomunicazioni (-0,9%) e Energetici (-0,62%). Gli investitori monitorano inoltre il prosieguo della stagione delle trimestrali su entrambe le sponde dell'Atlantico, oltre alle indicazioni macro attese in settimana: tra gli appuntamenti si segnalano i dati su Pil e inflazione Pce negli Stati Uniti, oltre alla riunione del consiglio direttivo della Bce. In Asia poi i listini hanno toccato i minimi da un anno, anche se la flessione dei corsi di oro e petrolio conferma la parziale riduzione dell'avversione al rischio.
A Piazza Affari banche positive, sale Unicredit
Sull’azionario a Milano registrano una seduta positiva i bancari, con Bper (+4,16%) in testa al listino, seguita da Unicredit (+2,35%), Intesa Sanpaolo (+1,26%) e Banco Bpm (+1,02%). In fondo al listino Nexi (-2,93%) che esaurisce l’effetto speculazione che ha portato il titolo, sulle ipotesi di possibili offerte in arrivo sulla società, a mettere a segno una variazione positiva del 16,8% nell’ottava precedente. In coda anche Pirelli (-3,08%) e Tim (-2,64%).
Wall Street apre in calo su aumento rendimenti
Apertura in calo a Wall Street. Gli indici restano sotto pressione per l'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, con quello del decennale che ha superato il 5% per la prima volta dal 2007. Questa settimana è incentrata sulle trimestrali delle Big Tech: Microsoft e Alphabet (domani), Meta e Ibm (mercoledì), Amazon e Intel (giovedì). Per la trimestrale di Apple, invece, bisognerà aspettare giovedì 2 novembre. L'agenda economica prevede la stima preliminare del Pil del terzo trimestre (giovedì) e i dati sull'inflazione Pce (venerdì). La Fed di Chicago ha pubblicato l'indice sull'attività economica nazionale statunitense, tornato in positivo a settembre, salendo a 0,02 punti dai -0,22 di agosto (rivisto dall'iniziale -0,16). Giovedì scorso, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, si è detto soddisfatto dei progressi sull'inflazione, che però resta troppo alta e per questo non esclude, in futuro, altri rialzi dei tassi d'interesse, se l'economia dovesse rivelarsi troppo forte. Gli analisti non prevedono un ulteriore rialzo dei tassi alla riunione in programma la prossima settimana, ma è meno chiaro quale sarà il percorso sul lungo periodo.
Volkswagen scende a Francoforte dopo taglio della guidance
Volkswagen in retromarcia alla Borsa di Francoforte, dopo il taglio delle previsioni sull’utile operativo dell’esercizio . La quotazione è scesa fino a 99,78 euro, il minimo dall'aprile 2020. Venerdì, dopo la chiusura della seduta, Volkswagen ha annunciato che nel 2023 verrà raggiunto un risultato operativo rettificato della stessa entità dell'anno precedente, cioè circa 22,5 miliardi di euro. Secondo gli operatori questo equivale a un margine del 7-7,3% contro il 7,5 e l’8,5% indicato in precedenza. La società spiega che l'aumento delle vendite ha dato sostegno alla performance del gruppo, ma c’è stato un impatto negativo dalla perdita di produzione da parte di un fornitore a causa delle inondazioni in Slovenia e dall’aumento dei costi dei prodotti, in particolare nel Brand Group Core. Sono state confermate le restanti previsioni per il 2023 che puntano a consegne tra 9 e 9,5 milioni di veicoli, a ricavi in aumento del 10-15% sul 2022 e a una liquidità netta dell’Automotive tra 35 e 40 miliardi di euro.
Spread sotto 200 punti, rendimento decennale a 4,83%
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund che scende sotto i 200
punti base. A fine giornata, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco si attesta a 196 punti dai 204 punti della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del BTp decennale benchmark in chiusura viene indicato al 4,83% dal 4,92% di venerdì sera.
In calo i prezzi di gas e petrolio
Sul mercato valutario, l'euro aggancia quota 1,06 dollari. Deboli le materie prime maggiormente sensibili alle evoluzioni in Medio Oriente. In calo il prezzo del petrolio con il future dicembre sul Wti che si aggira intorno agli 87 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent che supera soglia 91 dollari. In calo il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam, che supera i 50 euro al megawattora.
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