ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Borse vedono stretta monetaria al capolinea: Milano chiude a +1,4%

Francoforte alza il costo del denaro, come previsto e stima un'inflazione sopra il 3% nel 2024, ma dovrebbe essere l'ultimo rialzo per questa fase. Acquisti sui titoli di Stato, euro sotto 1,07 dollari. A Wall Street debutto al rialzo per Arm

di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi

La borsa gli indici del 14 settembre 2023

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee hanno chiuso in netto rialzo dopo la decisione della Bce sui tassi d'interesse di alzare il costo del denaro di 25 punti base, acquisti anche sui titoli di Stato e vendite sull'euro che scende ai minimi dal mese di marzo sul dollaro: il mercato scommette che la stretta monetaria decisa da Francoforte sarà l'ultima di questo ciclo.•La Bce ha risolto il compromesso tra falchi e colombe concedendo ai falchi il rialzo dei tassi e concedendo però alle colombe il richiamo esplicito ad una guidance molto vicina all’ipotesi di ultimo rialzo accompagnato da tassi fermi per un periodo di tempo lungo" ha commentato Antonio Cesarano di Intermonte.

Il FTSE MIB di Milano è arrivato a guadagnare oltre un punto percentuale, in scia il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, il FT-SE 100 di Londra e l'AEX di Amsterdam.

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Wall Street chiude positiva. Il Dow Jones sale dello 0,96% a 34.907,51 punti, il Nasdaq avanza dello 0,81% a 13.926,05 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,84% a 4.505,18 punti.

Bce alza tassi di 25 pb, inflazione cala ma ancora troppo alta

Il consiglio direttivo Bce ha deciso di alzare i tassi di interesse di 25 punti base. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente saranno innalzati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%, con effetto dal 20 settembre 2023. «L’inflazione continua a diminuire - si legge nel comunicato di fine vertice - ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato». Francoforte stima un'inflazione al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025.

Diodovich (IG Italia), «è rialzo dovish, si aspetta fine stretta»

«Il mercato sta reagendo bene a quello che potremmo chiamare 'rialzo dovish' dei tassi da parte della Bce: nell’ultima parte del comunicato la Bce lascia intendere che questo può essere l’ultimo dei cicli di rialzi e questo è stato preso molto bene dal mercato nell’aspettativa che non ci saranno ulteriori rialzi. Per questo motivo sia l'azionario sia l'obbligazionario stanno salendo». E' quanto sottolinea Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, dopo la decisione della Bce di alzare ancora il costo del denaro.

Bce: Lagarde, non si può dire di essere al picco

"Il focus si sposta ora maggiormente sulla durata della stretta monetaria ma non possiamo dire di essere al picco" ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte.

Arm al debutto: +10% all'esordio per il gruppo Uk dei chip

Debutto in netto rialzo a Wall Street per Arm,. Le azioni del gruppo britannico dei chip sono salite di oltre il 10% a oltre 56 dollari dopo aver fissato il prezzo del collocamento a 51 dollari per azione, contro la forchetta tra 47 e 51 dollari ipotizzata in precedenza e le indiscrezioni per un valore fino a 52 dollari. Il prezzo di collocamento valuta il gruppo a 54,5 miliardi di dollari, su base completamente diluita, in quella che è la maggiore quotazione dell'anno sulla Borsa americana.

Si tratta comunque di una valutazione inferiore a quella da 64 miliardi di dollari ipotizzata da SoftBank Group, la holding giapponese che controlla Arm, quando ha di recente acquisito la partecipazione detenuta dal suo Vision Fund. Le contrattazioni inizieranno oggi al Nasdaq, dove la società è quotata con il ticker "Arm". SoftBank, l'unico venditore dell'offerta, dovrebbe raccogliere circa 5 miliardi di dollari. L'investitore tecnologico giapponese aveva previsto di vendere le azioni a un prezzo compreso tra 47 e 51 dollari l'una.

Mps la migliore delle banche, male Tim. Salgono le utility

Sull'azionario milanese, le banche e le utility sono i settori di maggiore supporto al listino. I titoli del credito hanno vissuto una mattinata in altalena all'indomani della bocciatura della tassa extra profitti da parte della Bce e della presa di posizione della presidente Meloni, che ha detto che l'introito per lo Stato non potrà cambiare anche con eventuali modifiche. tra i migliori nel pomeriggio Banca Mps. Male Telecom Italia, mentre si aspettano novità sul dossier rete: secondo indiscrezioni potrebbe slittare la data del 30 settembre per la presentazione dell'offerta vincolante da parte di Kkr per NetCo. Segno meno per Stellantis mentre si guarda agli Stati Uniti per la scadenza del contratto di lavoro, mentre ad Amsterdam Exor sale dopo i dati e l'annuncio del piano di buyback da 1 mld. Tra le utility spicca Enel.

Wti sopra i 90 dlr per la prima volta dal novembre 2022

Il petrolio Wti supera al Nymex i 90 dollari al barile per la prima volta dal novembre 2022. I recenti rialzi sono dovuti al taglio della produzione annunciato la scorsa settimana da Arabia Saudita e Russia e alla domanda, che si mantiene forte. Sempre sui massimi da 10 mesi anche il Brent, sopra i 93 dollari al barile.

Euro ai minimi da marzo sul dollaro

La moneta unica europea è scesa fino a un minimo di 1,0655 dollari subito dopo l'annuncio dell'aumento dei tassi da parte della Bce, per poi recuperare leggermente. Si tratta dei valori comunque minimi dal marzo scorso.

BTp, spread scende a 174, rendimento in calo al 4,32%

In calo lo spread tra BTp e Bund. ma soprattutto il rendimento del decennale, che si muove in misura opposta all'andamento dei prezzi dei titoli. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si attesta a 174 punti, sei in meno rispetto alla chiusura precedente. In calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark che vale il 4,32% rispetto al 4,45% della vigilia.


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