Borse, l’Europa naviga a vista e Milano chiude a -0,17%. Tlc in rosso con tonfo Vodafone
Segno meno a Wall Street: Yellen lancia l'allarme default se non si alzerà il tetto del debito. Non convincono i consumi Usa, deludono la produzione industriale in Cina e lo Zew tedesco. A Piazza Affari scatta Mps. Euro sotto quota 1,09 dollari
di Paolo Paronetto
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Ancora una seduta fiacca per le Borse europee , che monitorano i segnali di rallentamento dell'economia e aspettano indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali. I dati macroeconomici deludenti arrivati su tutti i fronti - Cina, Europa e Stati Uniti - confermano l'impatto della stretta di politica monetaria sulla ripresa globale e potrebbero convincere anche gli ultimi falchi della necessità di invertire la rotta sui tassi di interesse. In attesa degli sviluppi, anche sul fronte del tetto al debito Usa dopo l'allarme del segretario al Tesoro Janet Yellen, i listini continentali hanno terminato la giornata in lieve ribasso, non lontani dalla parità. A Piazza Affari il FTSE MIB ha chiuso a -0,17%. Tra i principali titoli milanesi, le vendite hanno colpito Telecom Italia, mentre sembra allontanarsi l'ipotesi di un'offerta unica per la rete. I titoli del gruppo hanno risentito anche la generale debolezza del settore tlc continentale, zavorrato dal tonfo di Vodafone (-7% a Londra) dopo l'annuncio dei risultati di bilancio e del taglio di 11mila posti di lavoro. Deboli anche Amplifon e Cnh Industrial, mentre Banca Mps ha chiuso da maglia rosa grazie ai giudizi degli analisti che valutano positivamente i risultati della ristrutturazione portata avanti dai vertici.
A pesare sul sentiment del mercato ci sono i deludenti dati arrivati dalla Cina, con la produzione industriale salita in aprile molto meno del previsto, segno che la prima economia mondiale sta faticando a ritrovare il passo della crescita. Dall'Europa, segnali di debolezza sono arrivati dallo Zew tedesco, sceso molto più delle attese, mentre il Pil dell'Eurozona segna nel primo trimestre un +0,1% e un +0,2% per l'Ue, dati che indicano una stagnazione dell'economia.
Wall Street in calo, segnali di debolezza dai consumi
Wall Street si muove in calo, in una seduta densa di dati macro. Le vendite al dettaglio intanto sono salite dello 0,4% ad aprile, un rimbalzo rispetto al mese precedente (-0,7%) ma ben sotto le stime che erano di un +0,8%. Un segnale preoccupante per i consumi, che amplifica i timori che già circolavano sul mercato: Home Depot ha tagliato le stime per l'intero anno dopo un calo delle vendite maggiore delle attese nel trimestre, un segnale di rallentamento delle spese private.
Migliore delle attese, invece, il dato sulla produzione industriale in aprile, salita dello 0,5% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,1%.
Nodo tetto debito, Usa a rischio default
L’attenzione degli investitori resta alta poi sulla questione dell’innalzamento al tetto del debito pubblico, pena la chiusura dell’apparato statale, a danno delle imprese e delle famiglie. Secondo il segretario al Tesoro, Janet Yellen, gli Stati Uniti potrebbero dichiarare default l’1 giugno nel caso in cui non fosse alzato il tetto del debito. Attendere fino all’ultimo minuto per agire potrebbe avere serie conseguenze sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. «Stimiamo ancora che il Tesoro probabilmente non sarà più in grado di soddisfare tutti gli obblighi del governo se il Congresso non agirà per alzare o sospendere il limite del debito entro l’inizio di giugno, e potenzialmente già entro il 1 giugno», scrive Yellen, facendo seguito alla lettera già inviata al Congresso il 1 maggio.
Giù Tim, Mps preme sull'acceleratore
Sull'azionario milanese, in vetta al Ftse Mib Banca Mps, che ha accelerato con decisione dopo un avvio debole sulla scia di alcuni report positivi. In particolare, BofA ha alzato il rating a neutral sulle azioni della banca senese. Le vendite pesano invece su Telecom Italia, mentre pare tramontare l'ipotesi di un'offerta congiunta per la rete. Sempre nel settore Tlc, da segnalare che la britannica Vodafone, insieme ai risultati trimestrali, ha annunciato il taglio di 11.000 posti di lavoro in tre anni, il 10% del totale, come parte di un piano di ristrutturazione dopo una performance considerata «non abbastanza buona» dal nuovo amministratore delegato Margherita Della Valle. Corre Stmicroelectronics che beneficia del buon andamento dei tecnologici e dell'annuncio degli investimenti di Apple. Ben intonata Interpump Group dopo la trimestrale. Scende Stellantis, nel giorno in cui è stato ufficializzata l'acquisizione del 33,3% delle azioni (quota paritetica con Faurecia e Michelin) di Symbio , leader nel settore della mobilità a idrogeno a zero emissioni.
Spread cala a 187 punti, rendimento giù
Sull'obbligazionario, chiusura di seduta poco mossa per lo spread tra BTp e Bund con i rendimenti dei bond dell'Eurozona che sono tornati a crescere, invertendo la rotta rispetto alla prima parte di seduta. A fine giornata, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale e il pari scadenza tedesco è indicato a 187 punti base, dai 188 punti base del closing della vigilia. In rialzo il rendimento del decennale benchmark, al 4,21% a fine seduta, dal 4,18% di ieri e dopo il 4,13% fatto segnare in apertura.
Euro sotto 1,09 dollari, scende il petrolio
Sul valutario, euro sempre sotto 1,09 dollari a 1,0859 (da 1,0873 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 148,38 yen (da 148,00), mentre il rapporto dollaro/yen è a 136,65 (136,08). In calo il petrolio dopo i rialzi della vigilia e della notte: il Brent luglio cede lo 0,53% a 74,83 dollari e il Wti giugno lo 0,53% a 70,73 dollari al barile. In calo dell'1,6% il prezzo del gas ad Amsterdam a 31,8 euro al megawattora.
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