ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Inflazione Usa accelera e gela l’Europa e Wall Street (-1%). A Milano (-1%) riflettori su Tim

Gli investitori cercano indicazioni sulle prossime mosse della Fed. Euro resta sotto 1,06 dollari. Spread chiude abbastanza stabile a 190 punti base. Ottava negativa per l'Europa, Ftse Mib maglia nera

di Flavia Carletti

Aggiornato alle 17.55

La Borsa, gli indici del 24 febbraio 2023

5' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'inflazione Usa superiore alle attese a gennaio ha mandato ko le Borse europee , partite caute in mattinata attesa di questo dato. A Piazza Affari il Ftse Mib ha perso l'1,07%, a Parigi il Ca40 l'1,78% e a Francoforte il Dax40 l'1,81%, nel giorno in cui è stata rivista al ribasso la crescita del Pil tedesco del quarto trimestre 2022 (+0,9% annuo da +1,1%), nell'ultima seduta di una settimana negativa in generale per i listini continentali.

Nel mese di gennaio, negli Stati Uniti l'inflazione Pce (personal consumption expenditures price index), il dato preferito dalla Federal Reserve per valutare l'andamento dei prezzi negli Usa, è aumentata dello 0,6% rispetto al mese precedente, contro attese per un rialzo dello 0,5%, ed è cresciuta del 5,4% rispetto a un anno prima, dopo il 5,3% di dicembre (rivisto dall'iniziale 5%), contro attese per un dato al 5 per cento. Questo, unito ad altri dati macro positivi per l'economia Usa (sopra le attese le vendite di case nuove e la fiducia dei consumatori al top da 13 mesi), alimenta i timori degli investitori sulla politica aggressiva della Federal Reserve sui tassi.

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A irrigidire il clima hanno contribuito le tensioni geopolitiche tra Pechino e Washington, nel giorno dell'anniversario dell'invasione russa in Ucraina. Wall Street ha chiuso venerdì in ribasso tutti e tre gli indici: Dow Jones ha perso l’1,02% a 32.817,35 a punti, il Nasdaq ha lasciato l’1,64% a 11.400,67 punti e lo S&P 500 ha registrato un calo dell’1,04% a 3.970,56 punti.

Ottava in rosso per l'Europa, Milano maglia nera (-2,8%)

Settimana negativa per le Borse europee con Milano maglia nera tra i principali listini continentali. Il Ftse Mib che ha perso il 2,8% rispetto a venerdì scorso (+13,8% da inizio anno), quando lo Stoxx 600 ha perso l'1,4%. Il Dax40 di Francoforte è sceso dell'1,8% nella settimana (+9,2% da inizio anno), con il Cac40 di Parigi in calo del 2,2% (+11%), l'Aex di Amsterdam del 2,4% (+8,3%), l'Ibex35 di Madrid dell'1,4% (+11,85) e il Ftse100 di Londra l'1,6% (+5,7%). La settimana è stata negativa per quasi tutti i comparti con quello delle Materie prime (-5,4%) che è stato il più penalizzato, seguito da Tech e Real estate, entrambi in rosso del 3,9%. Tra i titoli, a Milano spicca la performance di Stellantis (+3,1%), tra i migliori anche in Europa nell'Eurostoxx 50, nella settimana dei conti 2022, giudicati "da record" dal gruppo automobilistico, che si è mosso in controtendenza rispetto al comparto europeo (-2,3%). I risultati del 2022 e il nuovo piano al 2026 hanno invece affondato Eni (-7,7% nell'ottava).

Redditi e spese Usa sopra le stime, inflazione accelera

A gennaio, i redditi personali negli Stati Uniti sono aumentati meno delle attese, mentre le spese per i consumi sono cresciute più del previsto. I redditi sono aumentati di 131,1 miliardi di dollari, +0,6% rispetto al mese precedente, con il consensus a +1,2 per cento. Il dipartimento del Commercio ha poi riportato che le spese per i consumi sono aumentate di 312,5 miliardi di dollari, +1,8% rispetto al mese precedente, contro attese per un +1,4 per cento. I dati di dicembre sono stati rivisti da +0,3% a +0,2% per i redditi e da -0,2% a -0,1% per le spese. Inoltre, l'inflazione ha accelerato il passo a gennaio, dopo i rallentamenti dei due mesi precedenti. La misura preferita dalla Fed per calcolarla, il dato Pce, è aumentata dello 0,6% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,5% ed è cresciuta del 5,4% rispetto a un anno prima, dopo il 5% di dicembre, contro attese per una conferma al 5 per cento. La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,6% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,4%, e del 4,7% rispetto a un anno prima, contro attese per una conferma del 4,4% di dicembre.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Tim sotto i riflettori nel giorno del Cda, bene Saipem

A Piazza Affari seduta sotto i riflettori Tim (+1,36%), nel giorno in cui il cda ha esaminato l'offerta di Kkr. In una nota, il consiglio ha dichiarato di apprezzare l'interessamento del fondo Usa ma la proposta è stata giudicata migliorabile economicamente. In fondo al Ftse Mib, i realizzi hanno colpito Pirelli (-3,76%), in una giornata debole nel complesso per la maggior parte dei comparti, a partire da auto e finanziari. seduta di acquisti per Erg (+1,71%) e Saipem (+1,95%) all’indomani dell’annuncio di un accordo con Seaway7 su futuri progetti eolici offshore. Hanno retto le utility con Terna (+0,395) e A2A (+0,33%). Hanno chiuso in rosso Interpump (-3,59%), con i bancari Bper (-2,31%) e Banco Bpm (-1,87%). Deboli Inveco Group -2,56%, Cnh Industrial -1,93% e Stellantis -2,11%, con Ferrari -0,89%, che ha recuperato sul finale dai minimi di seduta dopo aver annunciato la proposta del cda di distribuire un dividendo di 1,81 euro per azione (+33%) per un importo complessivo di 329 milioni di euro. Vendite anche su Tenaris (-2,12%), Diasorin (-2,37%) e Campari (-2,14%).

Andamento dello spread Btp / Bund
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Spread chiude a 190 punti, rendimento decennale al 4,43%

Chiusura poco mossa per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato a 190 punti base dai 189 punti dell'ultimo riferimento di ieri. Risale il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,43% dal 4,37% del closing della vigilia.

BTp: assegnati 3,5 mld a 10 anni, rendimento sale al 4,34%

Buona domanda e rendimenti in rialzo per i BTp e CcTeu assegnati in asta dal Tesoro. Nel dettaglio il Tesoro ha emesso la quarta tranche del BTp a 5 anni scadenza 01/04/2028 per 2,5 miliardi a fronte di una richiesta pari a 3,869 miliardi. Il rendimento è salito di 14 centesimi attestandosi al 3,84%. Collocata anche la settima tranche del BTp a 10 anni scadenza 01/05/2033: a fronte di richieste per 4,7 miliardi l'importo emesso e' stato pari a 3,5 miliardi mentre il rendimento, in aumento di 6 centesimi sull'asta del mese scorso, si è attestato al 4,34%. Infine, la prima tranche del CcTeu scadenza 15/1072028, assegnata per 3,5 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 4,748 miliardi, ha spuntato un rendimento lordo del 2,97%. Il regolamento dell'asta cade sul prossimo 1 marzo.

Euro resta sotto 1,06 dollari, in calo il greggio, piatto il gas

Sul mercato dei cambi , l'euro passa di mano a 1,0558 dollari (1,0591 in avvio e 1,0593 ieri in chiusura) e a 143,842 yen (142,78 e 142,64). Il cambio dollaro/yen è a 136,235 (134,80 e 134,63). Per quanto riguarda il petrolio, il contratto consegna Aprile sul Brent scivola dello 0,35% a 81,92 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti dello 0,49% a 75,02 dollari al barile. Infine, il prezzo del gas ad Amsterdam è praticamente piatto a 50,85 euro al megawattora (+0,13%).

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