ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Wall Street positiva in attesa delle trimestrali. A Milano torna il risiko bancario

Nuovi rumors su aggregazioni sostengono Banco Bpm e Mps a Piazza Affari I tassi dei Btp continuano a salire

di Eleonora Micheli e Enrico Miele

Aggiornato il 17 aprile alle 22:30

La Borsa, gli indici del 17 aprile 2023

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Seduta sottotono per le Borse europee. Dopo la corsa della scorsa settimana, è tornata a prevalere la cautela, mentre gli investitori si interrogano sul futuro dell’economia, vista in rallentamento nei mesi venturi. Rimane il rebus sulle future mosse delle banche centrali, soprattutto dopo che il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel , ha fatto tremare i polsi, mettendo in guardia che «non abbiamo ancora ucciso la bestia dell'inflazione». Gli investitori, inoltre, preferiscono tirare i remi in barca anche nell’attesa delle trimestrali, con la stagione inaugurata venerdì scorso negli States dai conti di Wells Fargo e Jp Morgan. Milano ha terminato in calo dello 0,62%, dopo che la scorsa settimana, al rientro dal Ponte pasquale, il listino milanese era salito del 2,4%, portando al 17,4% i guadagni da inizio anno. Lo spread si è attestato sul finale a 184 punti (da 185,77 punti) e il rendimento dei Btp a dieci anni in risalita al 4,32% (dal 4,28%).

A Wall Street è focus sulle trimestrali. Occhi su Alphabet

Wall Street è poco mossa all'inizio di una settimana che ha in calendario decine di trimestrali. Alla fine, però, la chiusura è in rialzo, con il Dow Jones che guadagna lo 0,30%, il Nasdaq che sale dello 0,28% e lo S&P 500 che cresce dello 0,33%.

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Tra le trimestrali più attese, quelle di Johnson & Johnson, Bank of America e Goldman Sachs (domani 18 aprile 2023, prima dell'apertura dei mercati), Netflix e United Airlines (domani, dopo la chiusura), Morgan Stanley (mercoledì, prima dell'apertura), Ibm e Tesla (mercoledì, dopo la chiusura), AT&T e Alaska Air (giovedì, prima dell'apertura), Procter & Gamble (venerdì, prima dell'apertura). Il Dow Jones è reduce dal quarto rialzo settimanale consecutivo (+1,2%); per lo S&P 500 (+0,8%) e il Nasdaq (+0,3%), quarto rialzo nelle ultime cinque settimane. La scorsa settimana, gli investitori hanno ricevuto notizie confortanti sull'inflazione: i prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,5% rispetto al mese precedente, con un rallentamento del dato annuale dal 4,9% al 2,7%. I prezzi al consumo a marzo (+5% annuale) si sono dimostrati ai minimi dal maggio 2021; l'inflazione di fondo, quella cioè depurata dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, resta però ancora alta. Intanto oggi è emerso che ad aprile, l'indice Empire State - che misura l'andamento dell'attività manifatturiera nell'area di New York - è tornato sopra la parità, dopo quattro cali consecutivi, registrando il terzo dato positivo negli ultimi 12 mesi e la lettura migliore da luglio. Un dato sopra lo zero indica un'attività in espansione. Alla luce degli ultimi dati economici, gli investitori danno l'85,8% di possibilità (dati Cme Group) a un altro rialzo dei tassi d'interesse, da parte della Fed, di 25 punti base al 5%-5,25% alla prossima riunione di maggio; solo il 14,2%, ora, crede che la Banca centrale statunitense possa tenere fermi i tassi. Da evidenziare che le azioni di Alphabet registrano una delle performance peggiori dell' S&P 500, dopo che il New York Times ha scritto che Samsung è in trattative con Microsoft per usare Bing come motore di ricerca preimpostato sui suoi dispositivi, visti i recenti progressi nell'intelligenza artificiale, sostituendo quindi Google.

Rumors di M&A accendono Banco Bpm, male Saipem e Fineco

A Piazza Affari le ipotesi di risiko bancario hanno sostenuto le quotazioni di Banco Bpm(+3%), che secondo indiscrezioni potrebbe di nuovo essere nel mirino diUnicredit (-1,7%). Gli analisti di Equita ritengono che l'operazione «avrebbe un forte razionale industriale e in più spingerebbe l'utile per azione, oltre il 15% post sinergie». Allo stesso tempo, però, temono che risulti complicata, considerando le incertezze sull'evoluzione dello scenario macro e alla luce della presenza di Credit Agricole come primo azionista di Banco Bpm, nonché partner nel credito al consumo e nell'assicurazione. L'acquisizione di Banco Bpm da parte di UniCredit, hanno in più evidenziato gli esperti di Intermonte, «chiuderebbe la questione Mps-Banco Bpm, con probabile disaccordo del governo».Quanto a Banca Mps, inizialmente sugli scudi, ha chiuso invariata, anche se il mercato continua a interrogarsi sul futuro della banca senese, dal cui capitale il Tesoro dovrà uscire entro metà 2024. Sono salite anche le Nexi (+1,4%), pur chiudendo sotto i massimi di giornata. I titoli hanno beneficiato del prezzo messo sul piatto da i fondi di private equity che vorrebbero acquistare la concorrente britannica Network International: Cvc e Francisco Partners sono pronti a pagare 387 pence per azione, per un totale di 2,6 miliardi di dollari, con un premio del 28% rispetto alla chiusura di venerdì. . In coda al Ftse Mib Saipem e Finecobank, entrambi giù di oltre il 4%. Hanno perso quota anche le Stmicroelectronics (-0,8%), insieme al comparto tecnologico. In più a pesare sulle azioni del gruppo italo-francese è stata anche la prospettiva di una riduzione degli investimenti del colosso taiwanese Tsmc. Ha invece chiuso in rialzo Telecom Italia (+0,6%) alla vigilia della decisiva scadenza per le due cordate concorrenti per presentare un’offerta migliorativa non vincolante sulla rete.


Euro torna sotto 1,10 dollari, petrolio in discesa

Sul mercato valutario l’euro vale 1,09217 dollari (da 1,0988 di venerdì in chiusura) e 146,86 yen (146,91), mentre il rapporto dollaro/yen è a 134,47 (133,67). E’ in retromarcia il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti segna un calo dell’1,4%, attestandosi a 81,35 dollari al barile, il Brent giugno dell’1% a 85,25 dollari. E’ stabile il prezzo del gas: sulla piattaforma Ttf di Amsterdam lima dello 0,18% a 41 euro al megawattora.


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