L’inflazione Usa rassicura le Borse, Piazza Affari chiude a +0,9% al traino di Tim e Moncler
I prezzi al consumo a luglio sono saliti dello 0,2% su mese, in linea con le attese, e del 3,2% su anno, sotto le previsioni. Il lusso torna alla ribalta con maxi deal Capri-Tapestry
di Flavia Carletti
3' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La crescita dell’inflazione Usa inferiore alle attese a luglio ha rasserenato il clima sui mercati e le Borse europee, partite già con il piede giusto, hanno chiuso in rialzo. A Piazza Affari il Ftse Mib è salito dello 0,94%, a Francoforte il Dax40 dello 0,9% e a Parigi il Cac40 dell'1,5%. A luglio, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati mensilmente in linea con le attese dello 0,2%, mentre il dato annuale è cresciuto del 3,2%, meno del previsto (+3,3%). «Il dato è compatibile con l’ipotesi pausa Fed a settembre», segnalano gli analisti di Intermonte, ricordando che comunque, prima della riunione di settembre del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, sarà pubblicato un altro dato sull’inflazione, quella di agosto.
A livello settoriale in Europa, buoni progressi per i titoli del lusso e moda dopo che la Cina ha eliminato le restrizioni sui viaggi di gruppo, eredità del Covid, e la notizia che il gruppo Tapestry - che ha in portafoglio marchi come Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman - ha annunciato l'acquisto di Capri Holdings - la società dei brand Versace, Jimmy Choo e Michael Kors - per 8,5 miliardi di dollari.
Wall Street chiude positiva dopo i dati sull'inflazione
Wall Street chiude positiva dopo un aumento dell'inflazione annuale inferiore alle attese. Il Dow Jones guadagna lo 0,15% a 35.175,75 punti, il Nasdaq avanza dello 0,12%% a 13.737,99 punti mentre lo S&P 500 aumenta dello 0,03% a 4.468,91 punti.
Nella seduta di venerdì saranno da seguire i numeri sui prezzi alla produzione, per capire se sarà confermata o meno una pressione sui prezzi via via in diminuzione. Intanto, prosegue la stagione delle trimestrali: oltre il 90% delle società sullo S&P 500 ha pubblicato i conti; di queste, circa l'80% ha battuto le attese di Wall Street. Il titolo di Disney guadagna lo 0,8% nel premercato, dopo che il colosso dell'intrattenimento ha annunciato un aumento dei prezzi per gli abbonamenti alla piattaforma Disney+ senza pubblicità, registrando poi conti superiori alle attese. Il titolo di Alibaba guadagna il 4,7% nel premercato, dopo una trimestrale superiore alle attese e la crescita dei ricavi rispetto a un anno prima (+14%) migliore dal 2021.
A Milano sotto i riflettori Moncler, bene Tim
Moncler a Milano è balzata del 3,6%, con le banche che in parte hanno continuato a recuperare terreno dopo il sell-off di martedì con Banco Bpm +2,94% e Intesa Sanpaolo +1,9%. In evidenza anche Tim (+2,75%), quando si delinea il quadro dell’offerta per NetCo. Le quotazioni sono state sostenute dalla possibile chiusura di un memorandum of understanding tra Kkr, Cdp, F2i e ministero delle Finanze in questi giorni, mentre sono emersi nuovi dettagli sull'accordo. Il Sole 24 ore scrive che per la firma del Mef servirà un decreto e il prossimo consiglio dei ministri è in calendario per il 28 agosto, che è anche la data di scadenza di Kkr per chiudere il finanziamento con le banche, mentre entro il 30 settembre dovrà arrivare l'offerta vincolante. Per Tim sono stati decisamente sostenuti gli scambi: sono passati di mano oltre 389 milioni titoli, ben oltre la media a 30 giorni di 108 milioni e sopra i volumi della vigilia di quasi 220 mln di pezzi scambiati.
Frena il prezzo del petrolio. Euro ri rafforza sopra 1,1 dollari
Sul mercato valutario, la moneta unica si è rafforzata contro le principali valute con il biglietto verde in calo. In chiusura delle Borse europee l’euro passa di mano a 1,1018 dollari (1,099 in avvio e 1,0981 ieri in chiusura), e a 159,119 yen (158,29 in avvio), quando il cambio dollaro/yen si attesta a 144,399 (143,95 e 143,61). In calo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Ottobre sul Brent scivola dello 0,42% a 87,18 dollari al barile e quello scadenza Settembre sul Wti perde lo 0,79% a 83,73 dollari al barile. Dopo l’impennata della vigilia, torna a scendere il prezzo del gas ad Amsterdam: -7,9% a 36,7 euro al megawattora.
Spread chiude in calo a 162 pb, rendimento al 4,14%
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund che si è mantenuto all'interno di un range ristretto nel corso della seduta. A conclusione degli scambi il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata è a 162 punti, due in meno rispetto al closing di mercoledì. Sale leggermente il rendimento del BTp decennale benchmark che si è attestato al 4,14% dal 4,13% precedente.
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