Piazza Affari chiude a +0,5% e mette nel mirino quota 30mila. A luglio guadagna il 5%
In Italia Istat stima Pil -0,3% congiunturale nel secondo trimestre, +0,6% tendenziale. Anche Wall Street chiude positiva
di Flavia Carletti
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Chiusura positiva a Piazza Affari grazie a bancari ed energetici, mentre il resto d’Europa si è mosso contrastato nell’ultima seduta del mese di luglio. Il Ftse Mib è salito dello 0,49%, a Parigi il Cac40 dello 0,28%, a Francoforte il Dax40 è scivolato dello 0,1% e ad Amsterdam l’Aex dello 0,29%, zavorrato dal calo di Heineken (-8%) dopo risultati semestrali deludenti. La settimana si è aperta con la notizia di nuove misure di stimolo all’economia in programma in Cina, mentre l’attività manifatturiera del paese continua a essere debole, mentre nella zona euro il Pil è salito nel secondo trimestre dell’anno dello 0,3% (-0,3% in Italia) e l’inflazione ha mostrato un rallentamento a luglio al 5,3% annuo (6% in Italia). Gli investitori intanto restano sempre attenti alle trimestrali – giovedì in calendario quelle dei colossi Apple e Amazon - quando venerdì arriverà l’atteso rapporto sul mercato del lavoro Usa.
Wall Street chiude in leggero rialzo la prima seduta della settimana. Alla Borsa di New York, al termine degli scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,28% a 35.559,53 punti, mentre il Nasdaq avanza dello 0,21% a 14.346,02 punti. Per l’indice l’S&P 500 si segnala una chiusura sopra la parità a +0,15% a 4.588,99 punti. Questa settimana i mercati saranno affollati da un’altra serie di utili societari: Pfizer, Starbucks, CVS Health, Amazon, Apple e Airbnb pubblicheranno i risultati finanziari nei prossimi giorni.
Ftse Mib +5% a luglio e consolida il +25% da inizio anno
Si chiude positivamente per le Borse europee il mese di luglio, con Piazza Affari che consolida il ruolo di maglia rosa da inizio anno tra i principali listini continentali. Nel mese di luglio lo Stoxx 600 Europe ha guadagnato il 2% e l'Eurostoxx l'1,9%, quando il Ftse Mib in un mese ha registrato un rialzo del 5% (+25% da inizio anno), facendo meglio del Dax40 di Francoforte (+1,9% a luglio e +18,1% da inizio anno), del Cac40 di Parigi (+1,3% e +15,8%), dell'Ibex35 di Madrid (+0,5% e +17,2%), dell'Aex di Amsterdam (+2,3% e +14,9%) e del Ftse100 di Londra (+2,2% e +3,3%). Tra i titoli, il mese di luglio ha visto la corsa di Leonardo (+18,5%), Stellantis (+15,9%), Finecobank (+14,6%), Saipem (+14,2%) e Banca Mps (+14%), quando hanno tirato il freno a mano Amplifon (-8,3%) e Inwit (-5,5%).
Eurozona: inflazione cala a luglio, Pil +0,3% nel secondo trimestre
A luglio nell'area dell'euro l'inflazione si è attestata al 5,3% annuo, in calo rispetto al 5,5% di giugno. Lo stima Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Osservando le principali componenti dell'inflazione nell'area dell'euro, Eurostat segnala che cibo, alcol e tabacco evidenziano il tasso annuo più elevato a luglio (10,8%, rispetto all'11,6% di giugno), seguiti dai servizi (5,6%, rispetto al 5,4% di giugno), beni industriali non energetici (5,0%, rispetto al 5,5% di giugno) ed energia (-6,1%, rispetto al -5,6% di giugno).
Nel secondo trimestre del 2023 il Pil destagionalizzato dell'area euro è aumentato dello 0,3% ed è rimasto stabile nell'Ue, rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2023 il Pil era rimasto stabile nell'area dell'euro ed era aumentato dello 0,2% nell'Ue. Su base tendenziale, invece, nell'area dell'euro il Pil ha registrato un aumento dello 0,6% mentre, nella Ue, l'incremento è stato dello 0,5 per cento.
A Milano bene le banche, Leonardo in testa al Ftse Mib
Guardando ai titoli, a Milano in evidenza Erg (+1,87%) e A2A (+1,91%) con i bancari guidati da Unicredit (+2,5%), dopo il superamento degli stress test Eba. Tutti gli istituti italiani, infatti, sono usciti indenni dalle “prove” che servono a calcolare la tenuta delle banche europee di fronte a scenari avversi. Segno opposto per Saipem (-1,6%), che nell’ultimo mese ha registrato un progresso di oltre il 20 per cento. Dopo una iniziale reazione negativa ai conti – che sono stati in linea con le attese - Leonardo (+3,66%) ha invertito la rotta per poi chiudere in testa al Ftse Mib. Il gruppo ha riportato ricavi pari a 6,89 miliardi di euro, in incremento rispetto al primo semestre del 2022 (+4,8% sul dato “reported”, +6,4% sul dato rettificato), con un Ebita di 430 milioni (+2,9% e +5,7%) e un risultato netto a 208 milioni (-22,1%) che riflette, rispetto al risultato netto ordinario, la plusvalenza di 11 mln legata alla cessione del ramo Atm da parte di Selex. Confermate le stime per l’intero anno. Per quanto riguarda i bancari, hanno chiuso alle spalle di Unicredit, Banco Bpm +1,34%, Banca Mps +1,2% Intesa Sanpaolo +0,75% e Bper +0,38 per cento. Hanno terminato la seduta in calo Amplifon -2,07%, Inwit -1,76%, Interpump -1,43% e Pirelli (-1,36%), nel giorno dell’assemblea che ha nominato il consiglio di amministrazione per il triennio 2023-25 frutto del nuovo patto parasociale tra Sinochem e Camfin su cui il governo italiano ha esercitato i poteri di golden power. Jiao Jian è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione.
BTp, spread poco mosso a 161 punti base, rendimento al 4,1%
Seduta priva di spunti di rilievo per il secondario telematico dei titoli di Stato. I BTp nella seconda parte della giornata si solo leggermente apprezzati e lo spread con i bund ha registrato un frazionale ribasso. Al closing il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark novembre 2033 e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 161 punti base (162 in apertura) stesso livello del finale di venerdì. Il rendimento del decennale italiano è al 4,1% dal 4,13% di stamani (4,09% il finale di venerdì scorso).
Euro/dollaro torna sopra 1,10, sale il petrolio
Sul mercato valutario, l'euro passa di mano a 1,1026 dollari (1,1010 in avvio e 1,1031 venerdì in chiusura) e a 156,721 yen (156,41 e 154,90). Il cambio dollaro/yen è a 142,145 (142,07 e 140,42). È in rialzo il prezzo del greggio: il contratto consegna Settembre sul Brent sale dello 0,62% a 85,52 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti dell'1,01% a 80,99 dollari al barile. Il prezzo del gas ad Amsterdam, infine, guadagna il 7% a 28,7 euro al megawattora.
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