Borse, per l'Europa finale in allungo con Wall Street. Piazza Affari chiude a +1,2%
Riflettori sui dati macro della settimana, utili per capire le mosse delle banche centrali. Il mercato punta a uno stop dei rialzi da parte della Fed. Euro in salita sul dollaro. In calo i prezzi del gas, petrolio in altalena
di Chiara Di Cristofaro
Le ultime da Radiocor
***BTp: spread con bund chiude a 175 pb, rendimento stabile al 3,95%
Borsa: Europa frena prima di lavoro Usa, Milano chiude a -0,67% con banche giu'
***Basf: rompe con modello produzione integrata, alza obiettivi redditivita'
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee chiudono sui massimi di giornata, grazie all'allungo di Wall Street, dopo i rialzi della vigilia e di venerdì scorso. Prosegue dunque il trend positivo innescato dalla misura che prevede una riduzione delle imposte di bollo sulle transazioni azionarie in Cina, con i titoli minerari e quelli assicurativi che guidano i guadagni. A favorire gli acquisti, le scommesse di politiche monetarie meno restrittive. Chiudono in rialzo il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi e il DAX 30 di Francoforte. In territorio positivo anche l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e, soprattutto, il FT-SE 100 di Londra, che è tornato agli scambi dopo la pausa della vigilia per una bank holiday e dopo che i dati hanno mostrato il calo dell'inflazione dei beni alimentari ai minimi da un anno in agosto.
Wall Street migliora dopo i dati sul lavoro
Wall Street consolida il rialzo dopo i dati sulle disponibilità di posti di lavoro di luglio, inferiori alle attese e sui minimi dal marzo 2021 che mostrano qualche fragilità nel mercato del lavoro, alimentando le attese per la fine del ciclo dei rialzi dei tassi da parte della Fed. Inoltre, ad agosto, gli statunitensi si stanno dimostrando meno ottimisti sull'economia rispetto al mese precedente. L'indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board è sceso dai 117 di luglio a 106,1 punti, contro attese per un dato a 116 punti. Alla chiusura, il Dow Jones sale dello 0,85% a 34.852,87 punti, il Nasdaq avanza dell’1,74% a 13.943,76 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,45% a 4.497,77 punti.
Gli occhi sono tutti puntati sul quadro macro: è già scattato il conto alla rovescia per i numeri sul Pil, in arrivo mercoledì, e sul mercato del lavoro di agosto, in calendario venerdì. In settimana, inoltre, sono attesi anche i dati sull’andamento dei redditi personali e delle spese per i consumi, oltre che quello sul manifatturiero. Venerdì scorso, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto che l'inflazione è ancora troppo alta e che potrebbero essere necessari altri rialzi dei tassi d'interesse.
Focus su Tim dopo doppio decreto CdM, sprint titoli oil
A Piazza Affari occhi puntati su Telecom Italia, con le azioni che già lunedì si erano mosse in rialzo di oltre il 3%. Il Consiglio dei Ministri ha varato un doppio decreto per attribuire al Mef una dote da 2,2 miliardi per rilevare fino al 20% della rete fissa. La strada per lo scorporo dell’asset, tuttavia, è ancora lunga e forse impervia, considerando la posizione di Vivendi, che in assemblea potrebbe opporsi all’operazione. In testa al listino Erg e Stmicroelectronics in linea con i tech, in coda Nexi. Dopo aver più volte cambiato la direzione di marcia, tutte positive le banche, con Unicredit e Banca Mps tra le migliori, seguite da Banco Bpm e Banca Pop Er. Ben intonale le utility e i titoli oil. Fuori dal paniere principale, Brunello Cucinelli ha chiuso la seduta in netto rialzo, in attesa della semestrale che è stata diffusa a mercati chiusi. La società ha chiuso i sei mesi con un aumento del 32% a 66,7 milioni dell'utile netto nel primo semestre. Rivista al top della forchetta precedente la stima di vendite sul 2023 (+19%).
Spread in calo a 164 punti
Chiusura in lieve calo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si è attestato a 164 punti base, due in meno rispetto al livello segnato alla chiusura di ieri. Calo più sensibile per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato gli scambi al 4,15% dal 4,22% della vigilia.
Sul primario, buona domanda nelle riaperture dei BoT semestrali e annuali. Nel dettaglio è stata collocata la terza tranche del BoT semestrale scadenza 31/01/2024 per 3,5 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a 5,439 miliardi con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,55. Il rendimento lordo semplice si e' attestato al 3,829%. Collocata anche la quinta tranche del BoT annuale scadenza 14/12/2023 (vita residua 3 mesi e mezzo). Alla riapertura il titolo è stato emesso per un importo pari a 2 miliardi a fronte di una domanda pari a 3,487 miliardi, per un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,74. Il rendimento lordo semplice si è attestato al 3,723%.
Dollaro prosegue all'insegna della debolezza
Dopo aver toccato un massimo plurimensile alla fine della scorsa settimana, il dollaro Usa ha iniziato quella attuale continuando a scendere. Tuttavia, le perdite del biglietto verde restano contenute e il dollaro è ancora vicino ai massimi della scorsa settimana con l'euro poco sopra quota 1,08. «Jerome Powell ha lanciato un messaggio chiaro quando ha parlato al simposio di Jackson Hole, affermando che l'inflazione rimane un problema e lasciando la porta aperta a ulteriori aumenti dei tassi di interesse», dicono gli analisti di Activ Trades. «Questo atteggiamento moderatamente falco è positivo per il dollaro - aggiungono - e non dobbiamo trarre troppe conclusioni da questa debolezza di inizio settimana, che probabilmente è il risultato di alcuni trader che stanno prendendo profitto in vista della pubblicazione di importanti dati economici statunitensi questa settimana, tra cui il Pil e l'occupazione».
Petrolio in altalena tra timori forniture e dati macro
In altalena i prezzi del petrolio, che fa i conti con i timori per le forniture a causa dell'uragano che si sta dirigendo verso la Florida e le preoccupazioni per gli effetti sulla domanda di un altro - possibile - rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed. L'uragano Idalia dopo essere passato per Cuba ha preso forza e si dirige verso la Florida e potrebbe provocare interruzioni alle forniture di energia elettrica che potrebbero colpire la produzione di greggio Usa. Il gruppo Chevron ha evacuato il suo staff da tre piattaforme di produzione di petrolio nel Golfo del Messico.
In calo il prezzo del gas, che perde quasi il 7% sotto i 26 euro al Mwh ad Amsterdam.
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