Settembre si apre all'insegna delle vendite, Milano chiude sui minimi a -0,6%
Bene Wall Street dopo i dati sul lavoro. Attenzione alle prossime mosse della Fed, che potrebbe essere più accomodante visto il rialzo del tasso di disoccupazione. Spread in rialzo, in aumento prezzi del petrolio
di Enrico Miele e Stefania Arcudi
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3' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee, fiacche e volatili fin dalle prime battute, hanno chiuso contrastate, con Milano tra le peggiori e sui minimi di seduta. Gli indici non hanno dato troppo peso all'attesissimo dato Usa sul mercato del lavoro di agosto, cartina tornasole per comprendere l’andamento dell’economia e le conseguenti mosse della Federal Reserve che potrebbe essere indotta a maggiore prudenza visto il rialzo della disoccupazione. Infatti, il mese scorso sono stati creati più posti di lavoro del previsto (187.000, contro i 170.000 attesi) ma la disoccupazione è salita al 3,8%, dal 3,5%, mentre le stime erano per un dato invariato.
Così, mentreWall Street è in rialzo sulla speranza di una Fed più accomodante, il FTSE MIB di Milano, dopo aver chiuso il mese di agosto con un “rosso” del 2,7%, ha finito in discesa. Contrastati il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra.
I listini del Vecchio Continente soffrono soprattutto per le consistenti vendite sul comparto auto, uno dei più esposti verso la Cina e gli States. Né dal canto suo l’economia europea sembra dare segnali confortanti, con l’attività manifatturiera che, pur migliorando, ad agosto è rimasta in contrazione, mentre l’Istat ha rivisto al ribasso la stima del secondo trimestre del Pil italiano (ha frenato dello 0,3% su base trimestrale ed è salito solamente dello 0,4% su base annua).
A Milano occhi su Tim, debole Stellantis
A Piazza Affari, tra i pochi titoli a salvarsi Telecom Italia, riconquistando i livelli di aprile. Il mercato si interroga sulle evoluzioni della partita Netco, mentre è scattato il conto alla rovescia per l'offerta che il fondo Kkr dovrà presentare al board della compagnia entro fine mese, per rilevare il 65% dell'asset. Nei giorni scorsi, inoltre, lo stato ha stanziato 2,2 miliardi per rilevare una partecipazione nella società fino al 20%. In calo Stellantis, pagando dazio alle tensioni negli Stato Uniti tra le case auto e i sindacati, sul piede di guerra in vista della scadenza dei contratti, prevista il 14 settembre. Gli analisti temono che siano indetti anche scioperi. Di casa Agnelli, vanno male anche le Ferrari, nell’attesa del Gran Premio di Monza. Sono vendute le Recordati.
Spread in lieve rialzo, rendimento decennale in aumento
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund. A fine giornata il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si è attestato a 168 punti base, tre in più rispetto al riferimento precedente. In netto aumento il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,23% dal 4,11% del closing della vigilia.
Euro in calo sotto la soglia degli 1,08 dollari
Sul mercato valutario, l’euro-dollaro è tornato a scendere in scia alla debolezza generalizzata della moneta unica dopo le dichiarazioni della Schnabel e dopo il rallentamento dell’inflazione. Così l'euro è in calo a 1,0790 dollari (da 1,0844 giovedì in chiusura). Vale inoltre 157,76 yen (157,993), mentre il biglietto verde è pari a 146,19 yen (145,689). Tra le valute dei G10, in evidenza l’apprezzamento dello yen supportatodai flussi di ribilanciamento di fine mese. Infine, sul fronte emergente, forte apprezzamento dello yuan dopo che la PBoC ha ridotto l'importo dei depositi in valuta estera che le banche sono tenute a detenere come riserve.
Prezzi di petrolio e gas in rialzo
Dopo le vendite sul mercato delle materie prime della vigilia, con l’unica eccezione del petrolio ed i suoi derivati, anche venerdì 1 settembre il prezzo del petrolio è in salita. A supportare il movimento è stata la notizia secondo cui la Russia ha raggiunto un accordo con i partner OPEC+ per estendere il taglio delle esportazioni (maggiori dettagli verranno comunicati la prossima settimana). Ad agosto il taglio russo era stato di 500.000 b/g e per settembre era stato ridotto a 300.000 b/g. Così, il contratto consegna ottobre del Wti è pari a 85 dollari al barile (+1,7%), quello del Brent di novembre a 88,1 dollari (+1,4%). Intanto, ad Amsterdam il prezzo del gas è stabile a 36,3 euro al megawattora (+3,6%).
Tokyo: Nikkei chiude in modesto rialzo a +0,3%
Chiusura in modesto rialzo per la Borsa di Tokyo che ha messo a punto un rialzo dello 0,3% a 32710,62 punti. La piazza finanziaria nipponica, dopo aver aperto in rosso sulla scia dell'indecisione di Wall Street del giorno prima, si è poi ben orientata. Gli occhi degli investitori sono puntati sull'occupazione statunitense in attesa dei dati che saranno diffusi in giornata. Alla vigilia la Borsa di New York ha registrato una chiusura mista, dopo la pubblicazione del dato sull'inflazione Pce, in linea con le attese, e proprio in vista del rapporto sulla creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti.
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