ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Conti Goldman frenano entusiasmi, Milano chiude a +0,7% ma non sfonda i 28mila punti

A Piazza Affari protagoniste le banche. L'attenzione è sempre rivolta agli istituti centrali e sull'inflazione. Gas in rialzo e petrolio torna a salire

di Flavia Carletti e Andrea Fontana

La Borsa, gli indice del 18 aprile 2023

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta all'insegna delle banche per le Borse europee, che chiudono in rialzo anche se la delusione della trimestrale di Goldman Sachs (-1,8% a Wall Street) tiene lontani gli indici dai massimi di giornata. Piazza Affari chiude da prima della classe, con un incremento dello 0,69%, ma il Ftse Mib non riesce a sfondare i 28mila punti, quota non registrata in chiusura da gennaio 2022. A Parigi il Cac40 è salito dello 0,47%, a Francoforte il Dax40 dello 0,59%, a Londra il Ftse100 dello 0,38% e ad Amsterdam l'Aex dello 0,61%, mentre è debole Wall Street. Sugli indici non ha pesato il calo dell'indice Zew sull'economia tedesca (4,1 punti ad aprile, da 13 in marzo e sotto le stime): il dato indica che non ci sono aspettative di un significativo miglioramento della situazione economica nei prossimi sei mesi, ma il mercato sembra avere già scontato questo scenario.

L’attenzione è sempre alta sulle prossime mosse delle banche centrali, ma a favorire l’ottimismo ci sono i dati migliori delle attese sul Pil cinese (cresciuto del 4,5% nel primo trimestre) dopo il 2,9) del trimestre precedente. «La Cina è la seconda economia mondiale, con il 19% del PIL globale, ed è l'unica grande economia che si prevede crescerà di più quest'anno rispetto al precedente. Si tratta di una grande polizza assicurativa contro una recessione globale», dicono gli analisti di eToro.

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Wall Street scivola in rosso, cade Goldman dopo i conti

Wall Street in progressiva flessione.Calendario fitto di trimestrali, a partire da quelle - già pubblicate - di Johnson & Johnson, Bank of America, Goldman Sachs e Lockheed Martin; dopo la chiusura dei mercati sarà il turno di Netflix e United Airlines. Gli investitori reagiscono anche agli ultimi dati, dopo le notizie confortanti sull'inflazione della scorsa settimana: gli investitori danno l'89,4% di possibilità (dati Cme Group) a un altro rialzo dei tassi d'interesse, da parte della Fed, di 25 punti base al 5%-5,25% alla prossima riunione di maggio; solo il 10,6%, ora, crede che la Banca centrale statunitense possa tenere fermi i tassi. Il titolo di Goldman Sachs (-4% circa) è il peggiore sullo S&P 500 dopo la trimestrale, bene invece Bank of America e Johnson & Johnson perde il 2,5 per cento. In rialzo Lockheed Martin dopo aver realizzato nel primo trimestre dell'anno un utile netto di 1,69 miliardi di dollari, in calo del 2,5 per cento.

BofA sopra stime, Goldman Sachs delude su ricavi

Nel primo trimestre Bank of America ha visto salire utile e ricavi, superando le previsioni e «ulteriormente rafforzando il bilancio e mantenendo una solida liquidità», come ha sottolineato l'amministratore delegato Brian Moynihan. Nei tre mesi a marzo la banca di Charlotte, in North Carolina, ha messo a segno profitti per 8,2 miliardi di dollari, in aumento del 15% e i ricavi sono saliti del 13% a 26,3 miliardi. Gli analisti attendevano in media profitti per 82 centesimi per azione su un fatturato di 25,14 miliardi. I risultati «sono stati solidi nonostante un contesto economico difficile, caratterizzato dalla volatilità del mercato e del settore bancario», ha detto il Cfo Alastair Borthwick.

Goldman Sachs, invece, ha visto calare i profitti del 18%, ma ha comunque superato le previsioni degli analisti, mentre i ricavi sono scesi del 5%, soprattutto a causa della debolezza delle attività di trading obbligazionario e in questo caso deludendo le attese. Nei tre mesi a marzo, la banca newyorkese ha riportato un utile netto di 3,23 miliardi di dollari e i ricavi si sono attestati a 12,22 miliardi. Gli analisti attendevano in media profitti per 8,1 dollari con un giro d'affari di 12,76 miliardi. «Gli eventi del primo trimestre sono stati uno stress test nella vita reale, dimostrando la resilienza di Goldman Sachs e delle maggiori istituzioni finanziarie della nazione», ha detto l'amministratore delegato David Solomon, mettendo a segno «una performance solida».

Banche protagoniste a Piazza Affari, Mps +,5,6%

Sul listino milanese l'attesa per i conti delle banche unita alla ripresa delle ipotesi di risiko bancario hanno alimentato gli acquisti: +5,6% Mps, +4% Bpoer, +2,2% Unicredit e +2% Banco Bpm. In luce Mediobanca (+2%) dopo che uno degli azionisti, Massimo Doris di Banca Mediolanum, ha ricordato la razionalità industriale di una eventuale combinazione tra Banca Generali (+2,3%) e Piazzetta Cuccia. Tra i titoli industriali in evidenza Pirelli (+1,6%), con BofA ottimista sui conti trimestrali in ragione della frenata dei costi delle materie prime, e Prysmian (+1,7%), grazie alla raccomandazione "overweight" da parte di Morgan Stanley. Sul Ftse Mib si sono distinte anche Amplifon (+2%), che ha sfruttato la corsa a Copenhagen della società danese di apparecchi acustici Demant (+10%) dovuto al miglioramento della guidance sull'esercizio 2023, e Telecom Italia (+1,3%) nel giorno della scadenza per le nuove offerte del fondo Kkr e della cordata Cdp-Macquarie per l'infrastruttura di rete. Tra i titoli in rosso, Leonardo è stata la peggiore del Ftse Mib (-1,8%) insieme ad Erg (-1,6%) e Saipem (-1,33%).

Andamento dello spread Btp / Bund
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BTp, spread in calo, scende anche rendimento decennale

Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di generale ripiegamento dei rendimenti sulla curva europea. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato infatti a 182 punti base, dai 184 punti del closing della vigilia. In flessione anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato la seduta a quota 4,28% dal 4,32% della vigilia.


Il cambio euro / dollaro
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Euro si rafforza sul dollaro, petrolio stabile e gas in rialzo

Sul valutario, il cambio tra euro e dollaro è salito in area 1,0958 da 1,0919 di ieri in chiusura. Il rapporto euro/yen si attesta a 146,987 (da 146,85), e quello dollaro/yen a 134,091 (da 134,5). Petrolio stabile a 80,9 dollari al barile per quanto riguarda il contratto sul Wti consegna Maggio e a 84,8 dollari al barile per il Brent scadenza Giugno. Il gas naturale si riporta a 43 euro al megawattora (+4%).

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