Borsa, Moody’s più forte dell'effetto cedole. Piazza Affari chiude positiva, cala lo spread
A Milano è stato il giorno dello stacco dei dividendi da parte di otto big, al netto di questo Ftse Mib in positivo grazie al miglioramento dell'outlook da parte dell'agenzia di rating. Euro verso quota 1,1 dollari, petrolio in rialzo guardando all'Opec+
di Chiara Di Michele e Andrea Fontana
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Prima seduta della settimana poco mossa per le Borse europee, che hanno difeso i guadagni dell’ultima settimana effettuati nella convinzione che i tassi di interesse abbiano ormai raggiunto il picco e che le banche centrali, a partire dalla Federal Reserve, il prossimo anno tornino a tagliare il costo del denaro. A Milano però la chiusura in lieve rialzo del FTSE MIB nasconde in realtà una performance vivace: l'indice è stato appesantito in partenza dallo stacco cedole che incide per un -0,84%. Al netto di questo, l'indice principale di Piazza Affari sarebbe in aumento di circa un punto percentuale: venerdì sera l’agenzia di valutazione Moody’s ha confermato il rating italiano migliorando l’outlook a «stabile» da «negativo». Questo fattore ha sostenuto le banche e limato lo spread calato a 173 punti.
Poco mossi il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, dopo il calo dei prezzi alla produzione (-0,1% a ottobre e -11% su anno), l'AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. Più vivace l'IBEX 35 di Madrid dove spicca Cellnex, gruppo di infrastrutture per le telecomunicazioni partecipato dalla famiglia Benetton che, secondo indiscrezioni, starebbe pensando a cedere attività in Austria e Irlanda.
Milano frenata da stacco cedole, Generali ancora sottotono
Sotto i riflettori in particolare Piazza Affari, dove il Ftse Mib sarebbe in rialzo al netto dell'impatto dello stacco cedole di Banca Mediolanum, Eni, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Poste Italiane, Recordati, Tenaris e Terna, che pesa complessivamente per lo 0,84%. Il listino milanese festeggia il giudizio dell'agenzia Moody's, che venerdì ha confermato il rating sovrano del nostro Paese migliorando l'outlook a "stabile". Una decisione che dà sollievo allo spread BTp-Bund e premia in particolare le banche, con in accelerata Banca Mps, Intesa e Mediobanca (entrambe al netto del dividendo), Banca Pop Er e Banco Bpm. Il rincaro del greggio premia Saipem, mentre resta indietro solo Generali, al secondo giorno di cali dopo la pubblicazione dei conti trimestrali.
Da segnalare che la Borsa tedesca ha risentito del tonfo di Bayer (-19%) dopo lo stop a sorpresa di uno studio su un nuovo farmaco anti coagulante e la condanna a pagare un risarcimento per 1,5 miliardi di dollari deciso da una corte Usa, mentre le cadute di Ashtead nelle attrezzature industriali e di Julius Baer nel settore bancario frenano rispettavamente gli indici di Londra di Zurigo.
Wall Street sale, Microsoft in luce dopo arrivo Altman
Wall Street è in rialzo all'inizio di una settimana corta caratterizzata dal giorno del Ringraziamento, che terrà i mercati chiusi giovedì e li farà restare aperti, venerdì, solo fino alle 13 (le 19 in Italia). Gli indici sono reduci da tre settimane positive di fila soprattutto grazie ai dati macroeconomici che hanno certificato il rallentamento dell'inflazione. Sull'azionario, il titolo di Microsoft è in rialzo e vola verso altri record, dopo quelli inanellati nelle ultime due settimane, grazie alla notizia dell'assunzione di Sam Altman, il cofondatore ed ex numero uno della start-up OpenAI, in cui la stessa Microsoft ha investito miliardi di dollari, da cui è stato licenziato venerdì scorso.
BTp, spread in calo verso 170 punti dopo Moody's
Il miglioramento dell'outlook sul rating Baa3 dell'Italia da parte di Moody's Investors Service a "stabile" da "negativo" favorisce un'ulteriore dinamica di restringimento a breve termine per i titoli di Stato italiani. "Tuttavia, dati gli attuali livelli di scambio, un ulteriore restringimento dello spread BTP-Bund a 10 anni potrebbe essere limitato all'intervallo 160/165 pb», spiegano gli analisti di Morgan Stanley Research. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari durata tedesco si attesta a 173 punti base dai 176 punti base della chiusura di venerdì. Poco movimentato il rendimento del BTp decennale benchmark che si è portato a 4,34% dal 4,35% di venerdì sera.
Euro cerca quota 1,1 dollari, in rialzo petrolio e gas naturale
Sul valutario, l’euro allunga a 1,092 dollari da 1,0879 venerdì in chiusura: la soglia degli 1,1 non viene raggiunta dal luglio scorso. La moneta unica è indicata anche a 162,3 yen (da 162,94), mentre la divisa nipponica si rafforza anche nei confronti del dollaro a 148,46 per un dollaro da 148,3. In rialzo il prezzo del petrolio: il Wti per gennaio passa di mano a 77,8 dollari al barile (+2%), mentre l’analoga consegna sul Brent sale dell 2,3% a 82,3 dollari. In progresso del 2,8% a 46,3 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam.
Argentina, bond e aziende statali in rialzo dopo vittoria Milei
La vittoria dell'ultraliberista di destra Javier Milei alle elezioni presidenziali in Argentina spinge i titoli di Stato in dollari e le quotazioni delle aziende del Paese sudamericano nel pre mercato di Wall Street. In assenza di indicazioni dalla Borsa di Buenos Aires, chiusa per festività, gli asset argentini sembrano comunque reagire positivamente all'affermazione, più ampia del previsto, di un candidato che ha promesso di tagliare la spesa pubblica, di rifondare un'economia che si avvia alla sesta recessione in dieci anni e di sostituire la valuta locale, il peso, con il dollaro americano. I bond in dollari con scadenza 2041 balzano dell'1,9% a 30 centesimi, mettendo a segno la migliore performance intraday da gennaio. A Wall Street, le azioni della compagnia petrolifera pubblica Ypf sono protagoniste di un exploit e quelle delle banche Grupo Financiero Galicia e Banco Macro si mettono in evidenza. La prospettiva di dollarizzazione dell'economia e' destinata d'altra parte a penalizzare il peso nei mercati paralleli utilizzati per aggirare i controlli valutari. Domenica la quotazione era scesa dell'8% a circa mille per un dollaro negli scambi locali in criptovaluta. Quotazioni quasi tre volte superiore al cambio ufficiale, pari a circa 354 peso per un dollaro.
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