Borse in altalena nel giorno della Bce. Milano limita i danni (-0,6%)
L'euro scende e torna sulla soglia di 1,10. Lagarde avverte che le prospettive per l'inflazione sono elevate e ammonisce che continuerà il percorso sulle strette sui tassi, anche se con occhi ai dati macro. Negli Usa sale la preoccupazione per la banca regionale PacWest. Trimestrali in focus: corre Ferrari, giù Leonardo
di Eleonora Micheli e Chiara Di Cristofaro
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4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta di vendite sulle Borse europee, nel giorno in cui la Banca centrale europea ha alzato come atteso i tassi di 25 punti base, rallentando il passo della stretta ma lasciando le porte aperte a ulteriori rialzi.
Gli investitori hanno scelto la cautela anche alla luce delle incertezze sull'economia e della tenuta del sistema bancario regionale americano, dopo la nuova crisi che ha colpito PacWest. In calo media, banche, materie prime, assicurazioni e auto. Focus anche sulle trimestrali.
In chiusura, in rosso ma sopra i minimi il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 30 Francoforte, l'AEX di Amsterdam e l'IBEX 35 di Madrid.
L'euro p scivolato finendo anche sotto la soglia di 1,10 dollari mentre Lo spread è peggiorato a 19e punti (da 187 punti della vigilia) . Ha registrato un andamento volatile il rendimento dei Btp a dieci anni che dopo essere salito oltre il 4,2%ha chiuso al 4,09% (dal 4,12%).
La seduta delle banche centrali
Dopo una Fed che ha confermato le attese ma ha aperto a una possibile pausa nella stretta, vista la situazione del settore bancario e dell'andamento dell'economia, con i rischi di recessione che potrebbero concretizzarsi nella seconda parte dell'anno, la Bce ha tenuto conto dell'inflazione ancora troppo elevata e «dell’evidenza che la politica monetaria sta avendo i primi effetti con inasprimento delle condizioni di finanziamento», trovando così - dicono gli analisti di Mps Capital Services - una soluzione di compromesso».
Con le decisioni di oggi, «lo schieramento delle colombe ha ottenuto un rialzo più contenuto da 25 pb dopo tre rialzi da 50 pb e lo schieramento dei falchi, lo stop ai reinvestimenti App». Nel suo intervento, la presidente Christine Lagarde ha detto che non vede pause a breve nei rialzi dei tassi e ha ribadito l'obiettivo di inflazione al 2%.
Wall Street debole, occhi sulle banche regionali
Wall Street chiude in calo. Il Dow Jones perde lo 0,72% 33.127,94 punti, il Nasdaq cede lo 0,49% a 11.966,40 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,72% a 4.061,37 punti, dopo l'ultima decisione della Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse di 25 punti e nell'attesa dei conti del colosso tecnologico, Apple, che doffonderà la trimestrale a mercati chiusi. In più gli investitori sono guardinghi di fronte allo stress sempre crescente del settore bancario regionale con perdite superiori al 40% per alcuni istituti, nonostante Jerome Powell abbia dichiarato che il settore è sano e resiliente. I mercati valutano con una probabilità del 98% che la Fed lascerà i tassi di interesse invariati in un intervallo compreso tra il 5% e il 5,25% dopo la prossima riunione del 14 giugno, secondo lo strumento CME FedWatch.
Sono sotto i riflettori le PacWest, che stanno capitolando di oltre il 50%, sulle notizie di crisi dell'istituto, che sta valutando tra le varie opzioni anche quella di una possibile vendita. PacWest, comunque, è stato precisato non ha assistito ad alcuna corsa ai depositi da quando la First Republic Bank è stata venduta a JPMorgan Chase all'inizio di questa settimana. Sono in caduta libera, giù di oltre il 60%, anche le Western Alliance.
Sul fronte macro, invece, è emerso che nell primo trimestre 2023 la produttività è scesa oltre le attesementre il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 29 aprile, è cresciuto di 13.000 unità a 242.000 (seasonally adjusted), più delle stime.
A Piazza Affari scatta Ferrari dopo i conti, male Leonardo e St
A Piazza Affari Ferrari è rimasta sotto la lente, che ha vantato la performance migliore dell'indice principale (+4,7%), nel giorno della diffusione dei conti del primo trimestre 2023, risultati sopra le attese degli analisti.
La casa auto ha battuto le attese del mercato in tutte le metriche: ricavi, Ebitda, Ebit e utile netto, con il margine Ebitda salito al 37,6%, un livello definito «da record» dall'amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna. in coda al listino Leonardo - Finmeccanica (-5,8%), dopo la diffusione della trimestrale, con un utile operativo che è risultato inferiore alle attese.
Sono stati di poco conforto i dati solidi degli ordini. Sono inoltre andate giù le Stmicroelectronics (-2,3%), risentendo delle indicazioni negative del gruppo Usa dei processori Qualcomm sui prodotti tecnologici.
Giù le banche, debole anche Poste dopo i conti
A Milano, come nel resto d'Europa, male le azioni delle banche, soprattutto quelle di dimensioni più contenute come Banca Mps (-3,7%) e Banco Bpm (-2,48%).Il nuovo allarme proveniente dagli Usa, con la vicenda di PacWest, ha incoraggiato un atteggiamento di prudenza tra gli investitori.
D'altra parte nel pomeriggio Intesa Sanpaolo (-0,99%) e Unicredit ( -1,2%) hanno ridotto le perdite, con la banca di Piazza Gae Aulenti che ha provato anche a salire, ancora spinta dai conti del primo trimestre annunciati la vigilia. Invece sin dalle prime battute hanno limitato i cali i titoli petroliferi. Saipem (-0,2%), Tenaris (-1,39%) ed Eni (-0,49%) . Poste Italiane ha ceduto oltre l'1% dopo la trimestrale che ha visto un utile netto pari a 540 milioni con un incremento del 9,4%. Il risultato operativo si è attestato su 767 milioni in crescita dell'11,2%. I ricavi, in progressione dell'8,1%, hanno raggiunto i 3 miliardi di euro.
Nel resto d'Europa da segnalare il tonfo di Zalando, sull'onda dei conti del primo trimestre che non hanno convinto gli analisti.
Euro frena in area 1,10 dollari dopo decisione Bce
Sul mercato valutario, frenata dell'euro nei confronti delle principali valute dopo gli annunci della Bce che ha alzato il tasso di interesse di 25 punti base.
Un intervento «dovish - spiega Altaf Kassam, EMEA Head of Investment Strategy & Research di State Street Global Advisors - in linea con le attuali previsioni del mercato: il primo calo dell'inflazione core da giugno dello scorso anno, nonché l'ultima rilevazione trimestrale delle banche che ha mostrato il maggior irrigidimento degli standard creditizi dalla crisi del debito del 2011, sembrano aver influenzato la decisione». Il cambio tra euro e dollaro, che viaggiava a 1,1080 prima dell'annuncio, è scivolato fino a oscillare in area 1,10.
Petrolio in calo, pesano timori domanda
I timori crescenti sulla domanda continuano a penalizzare il petrolio, con il Brent che è sceso anche sotto il supporto dei 72 dollari al barile.
«Durante la notte c’è stato un flash crash sul Wti sulla scia della debolezza delle banche regionali in after-hour,anche se il movimento è rientrato dopo le rassicurazioni di PacWest», riferiscono gli analisti di Mps Capital Services. Andamento opposto per l’oro, questa notte salito al massimo da un anno non distante dal massimo storico dei 2075 dollari l'oncia.
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