Borse, agosto "freddo" per Milano (-2,7%). Nexi maglia nera
Indici europei prudenti nell'ultima seduta del mese, stretti tra l'andamento dell'economia e le prossime mosse delle banche centrali. Delude ancora la manifattura cinese. Euro torna sotto quota 1,09 dollari, in rialzo il prezzo del petrolio
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiudono in ordine sparso le Borse europee l’ultima seduta del mese di agosto. In rosso a Piazza Affari il FTSE MIB, quando a Francoforte il DAX 40, mentre a Parigi il CAC 40. La giornata è stata caratterizzata da una nuova serie di dati macro, quando l’attenzione di fondo resta sempre rivolta alle banche centrali. L’inflazione dell’area euro – secondo la stima flash di Eurostat - è al 5,3% annuo ad agosto 2023 (stabile rispetto al +5,3% annuo a luglio), e su base mensile, in crescita dello 0,6%. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’inflazione Pce (personal consumption expenditures price index), è aumentata a luglio dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,3% rispetto a un anno prima, dopo il 3% di giugno, in linea con le previsioni. Sono aumentati meno delle attese i redditi personali, mentre sono salite più delle stime le spese per consumi. Inferiori alle previsioni, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Nel resto d’Europa, a Londra giù il FT-SE 100, a Madrid l’IBEX 35 e ad Amsterdam l’AEX. Tra i titoli, i bancari sono stati per lo più deboli in tutta Europa, non solo a Milano, a Francoforte ha perso Deutsche Bank, a Parigi Societe Generale con i titoli spagnoli particolarmente penalizzati: Banco Sabadell -5,02%, Caixabank -3,44%, Bankiter -3,11%, Bbva -1,62% e Santander -0,73%. Fa eccezione alla Borsa di Zurigo Ubs (+6,05%), che ha registrato nel trimestre un utile record di 29 miliardi di dollari, dopo l'acquisizione del Credit Suisse.
Considerando il rallentamento del Pil Usa, ora, è praticamente dato per certo (88,5%) dagli analisti che la Federal Reserve manterrà invariati i tassi d'interesse a settembre, mentre calano le probabilità di un aumento di 25 punti base a novembre (al 42%, secondo il FedWatch Tool di Cme Group). Intanto, per quanto riguarda la zona euro, Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo Bce, ha detto che outlook resta incerto e che non si possono prevedere il picco dei tassi e la durata della stretta monetaria. Dai verbali della riunione di luglio è emerso inoltre che il rialzo dei tassi è stato votato all’unanimità e che per settembre potrebbe prevalere la volontà di fare una pausa, anche se qualsiasi decisione verrà presa in base ai dati.
Agosto "freddo" per i listini Ue, Milano perde il 2,7%
Battuta d'arresto per le Borse europee ad agosto. È negativo il bilancio del mese per i principali listini continentali. Lo Stoxx Europe 600 ha perso il 2,8% con l'Eurostoxx in calo del 3,2%. Si è mosso in linea il Ftse Mib di Milano, che ad agosto ha lasciato sul terreno il 2,7% (da inizio anno il bilancio resta positivo del 21,6%). Il Dax40 di Francoforte in un mese ha perso il 3%, il Cac40 di Parigi il 2,4%, l'Ibex35 di Madrid l'1,4%, il Ftse100 di Londra il 3,4% (con il bilancio annuale negativo per lo 0,2%). Maglia nera per l'Aex di Amsterdam che ha perso il 6,1% in un mese, zavorrata dal tonfo della piattaforma per pagamenti Adyen (-54,3% rispetto alla fine di luglio). A livello settoriale, agosto è stato particolarmente negativo per materie prime (-6,9%), auto (-6,8%) e il comparto viaggi (-5,9%). A Milano i migliori titoli del mese tra quelli del Ftse Mib sono stati Tim (+9,2%), Leonardo (+8,1%) e Iveco Group (+6,4%), quando i più penalizzati sono stati Nexi (-15,8%), Bper (-11,4%) e Fineco (-10,3%). Il mese è stato debole anche per Stm (-10,2%) e Stellantis (-7,9%), quando a Francoforte Infineon ha perso il 17,5% e Bmw il 12,3%.
A Piazza Affari tonfo di Saipem, bene Iveco ed Erg
Per quanto riguarda i titoli, a Milano, seduta di forti vendite per Saipem, dopo aver annunciato la chiusura del collocamento di un prestito obbligazionario senior unsecured guaranteed equity-linked convertibile in azioni ordinarie da 500 milioni euro a un prezzo pari a 1,49 euro per azione, a sconto del 5% rispetto al prezzo di chiusura della vigilia. In rosso anche Tenaris, mentre hanno chiuso in testa al Ftse Mib Iveco Group eCnh Industrial. A Milano la seduta è stata debole anche per i bancari, in particolare Banca Mps, seguita da Banca Pop Er e Intesa Sanpaolo, quando Banco Bpm, Mediobanca e Unicredit. In rosso anche Finecobank e Poste Italiane, quando hanno chiuso in positivo gli altri titoli del risparmio gestito:Banca Generali, Banca Mediolanum e Azimut. Sui timori legati a un rallentamento dell’economia cinese, ha perso Moncler, in una giornata di vendite anche per altri titoli del comparto del lusso. Fuori dal segmento principale,Brunello Cucinelli, Salvatore Ferragamo e Tod's, quando a Parigi, Lvmh, Hermes e Kering. In perdita Campari, sulla scia di Pernod Ricard alla Borsa di Parigi. Il gruppo francese, attivo nella produzione e distribuzione di bevande alcoliche, ha visto salire l'utile netto dell'esercizio 2022-2023 (+13% a 2,26 miliardi) e ha messo a segno conti superiori alle stime, ma ha anche suonato il campanello d'allarme per il primo trimestre del nuovo anno fiscale. In particolare, la società - numero due mondiale del settore delle bevande alcoliche - ha fatto sapere che, nel trimestre che si chiude a settembre, il contesto macroeconomico problematico potrà provocare un rallentamento delle vendite in Cina e negli Stati Uniti, due mercati chiave per il gruppo. Tornando al Ftse Mib, hanno chiuso la giornata in terreno positivo anche Diasorin e le utility: Snam Rete Gas, Erg e A2a.
Wall Street in rialzo dopo dati inflazione e lavoro
In rialzo Wall Street dopo che gli indici hanno registrato alla vigilia la quarta seduta consecutiva positiva. Agosto ha segnato un mese nel complesso negativo per gli indici. Indici in rialzo nonostante l'aumento dell'inflazione, anche se in linea con le stime. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è aumentata a luglio dello 0,2% rispetto al mese precedente ed è cresciuta del 3,3% rispetto a un anno prima, dopo il 3% di giugno (confermato). La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 4,2% rispetto a un anno prima, in linea con le attese, dopo il 4,1% del mese precedente (confermato). I redditi personali sono aumentati dello 0,2%, contro attese per un +0,3%, mentre le spese per i consumi sono aumentate dello 0,8% rispetto al mese precedente, il passo più veloce da gennaio, contro attese per un +0,7%. Il numero delle richieste dei sussidi di disoccupazione è diminuito di 4.000 a 228.000 unità, contro attese per un rialzo a 235.000.
Euro scivola sotto quota 1,09 dollari
Sul mercato valutario, l'euro è sceso sui minimi di giornata dopo il dato sull'inflazione dell'Eurozona, oscillando contro il dollaro in un range compreso tra 1,084025 e 1,09299. «Il sentiment di mercato rimane in sordina, poiché gli investitori sembrano combattuti tra i dati macro che mostrano un rallentamento dell'attività economica in Cina, negli Stati Uniti e nell'Ue e la prospettiva di un approccio meno falco da parte delle banche centrali», commentano gli analisti di ActivTrades. «Questo paradosso tra il cattivo andamento dell'economia e l'anticipazione di un allentamento dei rialzi dei tassi d'interesse - aggiungono - probabilmente sosterrà l'appetito al rischio nel breve e medio termine. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare drasticamente se gli investitori iniziassero a notare un impatto negativo significativo sugli utili societari, questi infatti dovranno rimanere forti per sostenere l'attuale trend rialzista dei titoli».
Petrolio torna a salire. Giù il prezzo del gas
Seduta volatile per il prezzo del greggio, che vira al rialzo dopo il calo delle scorte americane comunicato alla vigilia, anche se la contrazione dell'attività manifatturiera in Cina frena l'ottimismo sulla domanda. Inoltre, il mercato scommette che l'Arabia saudita confermi il taglio volontario alla produzione di 1 milione di barili al giorno, oltre ai tagli già decisi dall'Opec+. In discesa il prezzo del gas ad Amsterdam, in area 35 euro al MWh.
Spread chiude poco mosso a 165 punti, rendimento a 4,11%
Chiusura poco mossa per lo spread tra BTp e Bund. A fine giornata il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si attesta a 165 punti base, uno in più rispetto al livello segnato alla chiusura di ieri. In discesa, in una giornata caratterizzata dal calo generale dei rendimenti dei titoli europei, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,11% dal 4,18% del riferimento della vigilia. Il rendimento del Bund è sceso dal 2,53 al 2,47 per cento.
In Cina il Pmi manifatturiero in leggera risalita ad agosto
L'attività manifatturiera cinese si è contratta per il quinto mese consecutivo ad agosto. Lo evidenzia la rilevazione dell'indice ufficiale dei responsabili degli acquisti (Pmi) che, pur risalendo leggermente, a 49,7 punti dai 49,3 punti di luglio, è rimasto comunque al di sotto della soglia dei 50 punti, che delimita la contrazione dall'espansione economica. Secondo la rilevazione, tuttavia, i nuovi ordini sono tornati ad espandersi per la prima volta in cinque mesi e i proprietari delle fabbriche hanno indicato che i prezzi alla produzione sono in miglioramento per la prima volta in sette mesi.
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