Borse, settimana in rosso con timori su tassi. Milano (-1,5%) la peggiore
Europa chiude la giornata in rialzo dopo una sequenza sottotono. In attesa del nuovo meeting della Bce sulla politica monetaria, pesano i timori di recessione e il balzo del prezzo del petrolio.Corre il gas
di Andrea Fontana e Stefania Blasioli
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4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Riescono nel recupero le Borse europee dopo una settimana di ribassi dovuti alle preoccupazioni che arrivano da più fronti: Piazza Affari, a lungo in calo, ha chiuso le contrattazioni con il FTSE MIB a +0,28%, Parigi (CAC 40) è stata la migliore insieme a Londra (FT-SE 100) con un incremento di mezzo punto percentuale. Piatte Francoforte (DAX 40) e Amsterdam (AEX). Tra i settori migliori ci sono viaggi e media, buona performance anche delle utilities. Alla base della cautela degli operatori, a una settimana dal nuovo meeting della Bce sulla politica monetaria ci sono diversi elementi: i timori di recessione dopo le indicazioni arrivate martedì dal settore dei servizi in Europa e in Cina, dove l’attività ha segnato ad agosto i livelli minimi da otto mesi; l'aumento dei prezzi del petrolio, dopo la decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare i tagli alla produzione fino a fine anno; le ricadute degli aumenti dell'energia sulle decisioni delle banche centrali a cominciare dalla Federal Reserve americana. I listini fanno dunque i conti anche con le ipotesi di un ennesimo rialzo dei tassi da parte della Fed a novembre, probabilità che è oggi al 37,2%, in rialzo di quasi 4 punti percentuali rispetto a una settimana fa, secondo il Cme Group. Per diversi analisti, c'è il 93% di probabilità che tra due settimane, invece, i tassi siano mantenuti all'attuale livello.
Milano maglia nera di settimana (-1,5%), pesano cali banche
Le performance negative del settore bancario - che dopo aver beneficiato del rialzo dei tassi dovrà fare i conti con la frenata dell'economia in corso - hanno portato Piazza Affari ad essere la più penalizzata delle Borse europee nell'ultima settimana: il Ftse Mib ha ceduto complessivamente l'1,5% a causa delle pesanti correzioni segnate da Mps (-8,8%), Unicredit (-7,2%), Finecobank (-6,8%) e Banco Bpm (-6,3%). Gli altri indici europei sono arretrati tutti di meno di un punto percentuale, mentre Londra ha recuperato lo 0,2%. Guardando ai diversi settori, banche a parte, hanno sofferto le materie prime e le società di beni per uso personale. In controtendenza i media. Da inizio anno comunque Piazza Affari resta la migliore con +19,1%.
Wall Street in rialzo dopo settimana negativa su timori tassi
In rialzo Wall Street: alla chiusura il Dow Jones sale dello 0,22% a 34.577,28 punti, il Nasdaq avanza dello 0,09% a 13.761,53 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,14% a 4.457,58 punti. Gli indici chiudono comunque negativamente la settimana - corta, vista la chiusura di lunedì per la festa del Lavoro - a causa dei rinnovati timori su altri rialzi dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, visti la forza dei dati economici e del prezzo del petrolio, che mercoledì ha toccato i massimi da novembre a causa della decisione di Arabia Saudita e Russia di estendere i tagli alla produzione. Ora, la probabilità che la Fed alzi i tassi d'interesse di 25 punti, a novembre, è al 37,2%, in rialzo di quasi 4 punti percentuali rispetto a una settimana fa, secondo il Cme Group. Per gli analisti, c'è il 93% di probabilità che tra due settimane, invece, i tassi siano mantenuti all'attuale livello (5,25%-5,50%). L'aumento dei prezzi del petrolio, combinato con un'economia più forte del previsto, peserà sulle decisioni della Fed. Sull'azionario, rialza la testa il titolo di Apple, il migliore sul Dow Jones in progresso. Negli ultimi due giorni, ha perso il 6,4%, spazzando via quasi 200 miliardi di dollari di valore di mercato, a causa dei divieti in Cina sull'iPhone.
A Piazza Affari si salva Saipem, nuovo ko per Fineco
A Piazza Affari domina Saipem, che prima dell’apertura dei mercati ha annunciato di essersi aggiudicata due nuove commesse per attività offshore in Costa D’Avorio e in Italia, per un valore complessivo di 850 milioni di euro, portando gli analisti ad essere fiduciosi che la raccolta ordini 2023 possa superare il risultato dell’anno scorso. L'ultima sessione settimanale ha visto un recupero dei titoli bancari (+0,5% il sottoindice di settore) dopo alcune sedute in discesa e un buon andamento dei titoli petroliferi sostenuti dalle quotazioni del greggio: oltre a Saipem, Tenaris è salita così come Eni, dopo una seduta precedente caratterizzata dagli effetti tecnici legati all'emissione di un bond convertibile in azioni da 1 miliardo di euro. Tra i bancari, è in recupero Banca Mps, a seguito di una settimana sotto pressione per le ipotesi di una cessione di parte della quota del Tesoro, primo azionista di Siena. Da segnalare anche il risultato positivo di Intesa Sanpaolo, di Banco Bpm e di Banca Pop Er. Risparmio gestito sotto i riflettori vista la pubblicazione da parte dei principali gestori patrimoniali dei dati sulla raccolta di agosto e dopo il tonfo segnato da Finecobank. Banca Mediolanum, che alla vigilia aveva diffuso i numeri di agosto, ha guadagnato, mentre Banca Generali ha chiuso poco mossa nonostante un incremento del 20% della raccolta netta ad agosto rispetto al mese precedente. Fuori dal Ftse Mib acquisti su Visibilia Editore e sul suo socio di riferimento Sif Italia (+16%).
Euro torna a 1,07 dollari, corre il prezzo del gas
Prosegue in salita il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam, seppure in misura più contenuta dopo aver toccato un rialzo del 10%, e si assesta a 34,4 euro al megawattora(+5,02%). In rialzo anche il prezzo del petrolio: Il Brent novembre scambia a 90,9 dollari al barile (+1,03%), il Wti ottobre a 87,66 dollari al barile (+0,86%). Il rapporto euro/dollaro prosegue a 1,072.
Spread su in chiusura a 174 punti, rendimento al 4,33%
Chiusura in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si e' attestato a 174 punti, uno in più rispetto al closing di ieri. Calo frazionale per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,33% dal 4,34% del riferimento della vigilia.
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