Borse, Piazza Affari (+1,3%) la migliore in Europa. Wall Street riprende tono
Le richieste superiori alle stime dei sussidi di disoccupazione alimentano le preoccupazioni sul mercato del lavoro, in vista del dato chiave di venerdì. L'euro in area 1,09 dollari, oro sempre sopra i 2mila dollari l'oncia
di Chiara Di Cristofaro
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3' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'Europa chiude in rialzo la seduta prima del lungo weekend pasquale, con Milano maglia rosa. Gli acquisti si sono concentrati sulle banche, sui titoli dei viaggi e sulle utility, controbilanciando le preoccupazioni sull'andamento della congiuntura e sugli effetti delle politiche restrittive in particolare sul mercato del lavoro Usa. Dopo i dati deboli degli ultimi giorni, sono arrivati anche i sussidi settimanali superiori alle attese, in attesa del dato sulla disoccupazione di venerdì (in una seduta festiva per i mercati). Se l'Fmi prevede una crescita globale del 3% nel 2023, più che dimezzata rispetto all'anno prima, in Europa qualche segnale positivo è arrivato dagli ordini all'industria tedesca (+0,6% su mese e +2% su anno), mentre il capoeconomista Bce Lane ha confermato la rotta "dipendente dai dati".
In Europa la performance migliore è quella del FTSE MIB di Milano, ma chiudono in deciso rialzo anche il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra.
Wall Street in ripresa. Sussidi disoccupazione oltre le attese
Indici in ripresa a Wall Street, con S&P 500 (+0,36%) e Nasdaq (+0,76%) sopra la parità, per l'ultima seduta della settimana. Venerdì, a mercati chiusi, è atteso il rapporto sull'occupazione di marzo: dopo i 311.000 posti di lavoro creati a febbraio, il consensus è per 238.000, con la disoccupazione attesa stabile al 3,6%. Negli ultimi giorni, i dati stanno mostrando dei segni di rallentamento della crescita economica statunitense: l'ultimo è il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, diminuito, sì, di 18.000 unità a 228.000 (seasonally adjusted), ma con le attese a 200.000 e con il dato della settimana precedente rivisto da 198.000 a 246.000. Inoltre, il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi di disoccupazione – relativo alla settimana terminata il 25 marzo, l'ultima per la quale è disponibile il dato – è aumentato di 6.000 unità a 1.823.000 unità (seasonally adjusted), il numero maggiore dall'11 dicembre 2021.
Ora, la Federal Reserve potrebbe non alzare i tassi d'interesse a maggio, quando è prevista la sua prossima riunione, vista anche la crisi che sta toccando il settore bancario: il mercato assegna il 61,8% di possibilità che la Fed mantenga i tassi d'interesse al 4,75%-5%, secondo i dati di Cme Group. Il timore di una recessione fa scendere i rendimenti dei titoli del Tesoro, con quello a due anni in calo da cinque giorni e il rendimento del decennale in ribasso da sette sedute.
A Milano in luce Leonardo ed Enel. Bene le banche
A Piazza Affari, gli acquisti premiano Leonardo - Finmeccanica dopo una intesa con Siemens per sviluppare soluzioni nella cyber sicurezza ed Enel. Tra i bancari, in evidenza Unicredit, con l'amministratore delegato Andrea Orcel che - in alcune interviste - ha ribadito la solidità della banca. Bene Bper, il cui rating è stato alzato da Fitch in area Investment Grade, e Banco Bpm. In rialzo il comparto utility con Hera, Terna, Snam e A2a . Segno opposto per Moncler, in una seduta di vendite per gran parte del lusso europeo. Fuori dal segmento principale si muovono in leggero progresso i titoli ex Mediaset (Mfe A e Mfe B), mentre resta alta l'apprensione per le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, principale azionista tramite Fininvest
Dollaro si rafforza contro euro e yen dopo sussidi, poi ripiega
Breve tentativo di rafforzamento per il dollaro, contro le principali divise, poi rientrato. A favorire gli acquisti, il dato peggiore delle attese sui sussidi alla disoccupazione che ha confermato un quadro di possibile difficoltà per l'economia Usa. Il dollaro torna quindi a comportarsi come valuta rifugio, in vista di una possibile recessione in arrivo. «D'altro canto - dicono gli analisti di ActivTrades - le prospettive di una contrazione dei principali aggregati macro, potrebbero offrire l’opportunità alla Federal Reserve di rallentare il ritmo dei rialzi del costo del denaro, uno scenario che potrebbe portare ad un ribasso del dollaro. Stretto in questa morsa, il biglietto verde sta faticando a trovare una direzione».
Oro in calo, ma record restano in vista
Dopo il rialzo della vigilia, con punte sopra 2.040 dollari, il prezzo dell'oro scende ma resta sempre saldamente sopra quota 2mila dollari l'oncia, con il record di agosto 2020 a 2.075 dollari che appare sempre a portata.
Spread chiude stabile a 184 punti
Chiusura su livelli invariati per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco si è mantenuto all'interno di una forchetta ristretta e ha segnato un'ultima posizione a 184 punti base, invariato rispetto alla chiusura di mercoledì. In frazionale rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato in aumento al 4,02% dal 4,01% del riferimento precedente.
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