Borse, Milano fa +1,2% nella settimana. Piazze europee e Wall Street in rosso
Il Ftse Mib tira dritto e prosegue sulla via del recupero anche in un’ottava debole per gli altri indici del Vecchio Continente. Milano porta il suo guadagno da inizio anno a un rotondo +15%
di Enrico Miele
Le ultime da Radiocor
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4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il Ftse Mib di Milano tira dritto e prosegue sulla via del recupero anche in una settimana debole per tutti gli altri indici europei. Piazza Affari, infatti, guadagna in cinque sedute l’1,2% (unica in positivo tra le big) e porta così il suo saldo da inizio anno a un rotondo +15%. Non così le altre principali Borse del Vecchio Continente, che nella settimana vedono Parigi perdere l’1,4%, assieme a Madrid (-1,2%), Francoforte (-1,1%) e Londra (-0,2%).
Il titolo migliore della settimana sul listino principale milanese è Iveco grazie all’exploit finale sui conti sopra le attese (+17,1%), seguita dalla coppia di petroliferi Saipem (+8,6%) ed Eni (+6,5%). Flop invece del lusso con Moncler (-5,9%), assieme all’auto con Pirelli (-5,5%) e il medicale di Amplifon (-4,5%). Tra le curiosità, nell'ottava appena conclusa il gruppo Eni si è piazzato primo in classifica nell’indice Euro Stoxx 50.
Ma nell'ultima seduta si riaffaccia lo spettro dei tassi
Il timore che le Banche centrali possano alzare i tassi più delle attese, nonostante i venti di recessione in agguato, ha invece spaventato le Borse europee, che sono scivolate nella seduta del 10 febbraio, cedendo in media oltre un punto percentuale a testa. Al centro restano sempre i dubbi degli investitori sugli effetti della stretta monetaria sull’economia, anche se da Wall Street è arrivato a sorpresa un segnale di ottimismo grazie al dato sulla fiducia dei consumatori ai massimi da quasi un anno. Intanto, a mettere in guardia gli investitori europei è anche Isabel Schnabel della Bce che spiega come per l’Eurotower sia necessario «aumentare ulteriormente i tassi» e la necessità di un ritocco di altri 50 punti «dipenderà dai dati in arrivo e dalla nostra valutazione delle prospettive di inflazione». Al centro delle vendite a livello continentale, oltre a viaggi e materie prime, è finito il settore retailer.
A fine seduta, segna "rosso" il FTSE MIB di Piazza Affari, così come il DAX 40 di Francoforte, con il tonfo di Adidas che ha stimato possibili perdite operative fino a 700 milioni nel 2023 nello scenario peggiore relativo alle conseguenze della rottura del contratto di partnership con il rapper Kanye West. Chiudono in territorio negativo anche il FT-SE 100 di Londra, il CAC 40 di Parigi, l'IBEX 35 di Madrid e l'AEX ad Amsterdam.
Schnabel (Bce), rialzo maggio dipenderà da dati e inflazione
Intanto i mercati registrano la presa di posizione di Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo Bce, che durante una sessione di q/a su Twitter ha spiegato: «Non possiamo ancora rivendicare la vittoria nel domare l'inflazione. Ecco perché dobbiamo mantenere la rotta e aumentare ulteriormente i tassi in modo significativo. La necessità di un altro aumento di 50 punti base dipenderà dai dati in arrivo e dalla nostra valutazione delle prospettive di inflazione».
Wall Street mista, fiducia consumatori al top da 11 mesi
Dopo una partenza in calo, Dow Jones e S&P 500 sono passati sopra la parità. A incidere è la fiducia dei consumatori calcolata dall'Università del Michigan che ha toccato, in via preliminare a febbraio, i massimi degli ultimi undici mesi. A fine seduta Wall Street ha visto l’S&P 500 salire dello 0,2%, il il Dow Jones chiudere in rialzo dello 0,5% e il Nasdaq composite perdere lo 0,6% a causa della debolezza dei titoli tecnologici. Complessivamente, comunque, si è trattato della peggiore settimana da dicembre.
Rally Iveco dopo i conti, vendite sul risparmio gestito
A Piazza Affari, a fine seduta il Ftse Mib perde lo 0,86% nonostante l’exploit di Iveco Group che ha battuto sui conti le attese degli analisti. In rialzo, tra le poche eccezioni, i petroliferi (Eni e Tenaris) in scia al rialzo del greggio. Bene Enel dopo un ebitda ordinario di 19,7 miliardi nel 2022, superiore alle previsioni. In forte “rosso” il risparmio gestito con Finecobank e Azimut, così come perdono quota auto, banche e tecnologici. Fuori dal listino principale, vede "rosso" la Banca Mps dopo che Andrea Orcel di Unicredit ha di nuovo chiuso la porta a un possibile M&A.
Eurogroup sbarca a Milano, esordio piatto per il titolo
Debutto piatto invece per Eurogroup Laminations a Piazza Affari che chiude a 5,5 euro ad azione (dopo aver toccato fino a un massimo di 5,9 euro). I titoli della società, «leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di statori e rotori per motori e generatori elettrici» hanno raccolto 432 milioni lordi in fase di Ipo, di cui 250 con aumento di capitale. Lo sbarco in Borsa è avvenuto a 5,5 euro, stesso valore della chiusura odierna, per una capitalizzazione iniziale di 922 milioni. Si tratta della «prima grande quotazione dell’anno in Europa», ha commentato l'a.d. di Borsa Italiana Fabrizio Testa nel corso della cerimonia del suono della campanella a Piazza Affari.
Spread chiude in rialzo a 184 punti, rendimento al 4,21%
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund che asseconda la traslazione verso l'alto della curva europea dei rendimenti. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 184 punti base dai 182 punti base registrati al closing del 9 febbraio. In netto aumento anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,21% dal 4,13% del riferimento della vigilia.
BoT: Tesoro assegna titoli annuali per 7 mld
Buona domanda e rendimento in rialzo per la prima tranche dei BoT annuali, scadenza 14-02-2024, in asta venerdì. Il Tesoro ha assegnato l'importo totale offerto, pari a 7 miliardi, a fronte di una richiesta di 9,6 miliardi (per un rapporto di copertura di 1,38). Il rendimento dei BoT annuali è salito di 9 punti base al 3,179 per cento.
Euro perde quota, risale il prezzo del petrolio
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0685 dollari (da 1,0771 in chiusura il 9 febbraio) e 140,41 yen (140,80). Il biglietto verde passa di mano a 131,44 contro la divisa nipponica. Ritocco al rialzo per il prezzo del gas sulla piattaforma di Amsterdam a 53,9 euro al MWh (+2,2%) mentre il petrolio riparte con il Wti di marzo scambiato a 79,4 dollari al barile (+1,7%) e il Brent del Mare del Nord a 86,1 dollari (+1,9 per cento).
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