Wall Street chiude contrastata, Milano rialza la testa. Gas verso 40 euro
Resta forte il mercato del lavoro Usa: si aspetta il rapporto di venerdì. Spread BTp/bund in calo a 177 punti. Euro sotto 1,06 dollari e prezzo del petrolio in ribasso
di Flavia Carletti
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le parole più morbide sui tassi del presidente della Federal Reserve hanno permesso un recupero alle Borse europee che chiudono così in positivo una seduta incerta. A Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,54%, a Francoforte il Dax40 lo 0,46% quando a Parigi il Cac40 (-0,2%) è rimasto al palo, l'Aex di Amsterdam è salito dello 0,24%, il Ftse100 di Londra dello 0,13% e l'Ibex35 di Madrid di quasi lo 0,6 per cento. Davanti alla commissione Finanze della Camera degli Stati Uniti, Jerome Powell ha detto che «nessuna decisione è stata presa sul rialzo dei tassi d'interesse di marzo. Non siamo su un percorso prestabilito, saremo guidati dai prossimi dati. Prima della prossima riunione, saranno pubblicati dei dati importanti». Ieri, invece, davanti alla commissione Bancaria del Senato, era stato più netto, anticipando una politica monetaria potenzialmente più aggressiva del previsto, dicendo che «il picco dei tassi d'interesse sarà probabilmente più alto di quanto precedentemente previsto» e che la Fed «è pronta ad accelerare sul rialzo dei tassi d'interesse, se giustificato dai dati». Tanto che, dopo l’intervento di ieri, da parte degli analisti veniva dato per scontato un aumento dei tassi di 50 punti base, contro una ipotesi di 25. In questo quadro, il mercato del lavoro Usa resta forte: secondo l'agenzia Adp a febbraio sono stati creati più posti di lavoro del previsto. Ora l’attesa è per il rapporto del dipartimento del Lavoro che sarà pubblicato venerdì. Sul fronte europeo, il Pil dell'Eurozona è rimasto stabile nel quarto trimestre, un livello inferiore al +0,1% precedentemente stimato, segnalando un rallentamento a causa dell'elevata inflazione e dell'aumento dei tassi d'interesse, quando in Germania le vendite al dettaglio a gennaio hanno registrato un calo dello 0,3% congiunturale e del 6,9% su anno mentre la produzione industriale è salita del 3,5% su base mensile ma è diminuita dell’1,6% su anno.
Debole Wall Street, focus dati lavoro e Beige Book
Ancora una seduta di debolezza per Wall Street all'indomani del brusco scivolone innescato dalle parole di Jerome Powell. Dopo che la Fed e il suo presidente, Jerome Powell, hanno dichiarato che gli aumenti dei prezzi resteranno moderati nel corso dell’anno il Dow Jones ha chiuso perdendo lo 0,16%, il Nasdaq, per contro, ha fatto segnare +0,38% e lo S&P 500 +0,14%.
Intanto si guarda a importanti indicazioni sull'economia e sul lavoro. Infatti, negli Stati Uniti il rapporto Adp sul mercato del lavoro nel settore privato nel mese di febbraio ha messo in luce che sono stati creati 242.000 posti, più delle attese. Il dato preannuncia le statistiche ufficiali che saranno diffuse venerdì: la tenuta del mercato del lavoro è uno dei criteri osservati dalla banca centrale statunitense per decidere il tenore dell’inasprimento del costo del denaro. In serata è stato pubblicato il Beige Book, ossia il rapporto sull’economia stilato dalla Fed, secondo il quale l'attività economica è «aumentata leggermente» a inizio 2023.
Inwit chiude in testa al Ftse Mib, bene St e le banche
Guardando al Ftse Mib, giornata di acquisti per Inwit (+4,07%), spinta da indiscrezioni su una possibile offerta in arrivo, e per St (+3,36%), dopo che Moody's ha confermato il rating "Baa2", a livello investimento e "supportato dalla solida crescita dei ricavi dal 2017 in poi, accelerata dal 2020", e ha alzato l'outlook da stabile a positivo. Segno opposto per Tenaris (-2,11%). È stata una seduta positiva per Diasorin (+2,59%), Prysmian (+1,8%), Iveco Group (+1,35%) e Amplifon (+1,16%). Bene anche le banche con Bper +2,54%, Unicredit +1,67% e Banco Bpm +1,39%. Secondo gli analisti il settore creditizio si confronta con una situazione ideale: una congiuntura in espansione e tassi di interesse in rialzo. I dati macro, infatti, testimoniamo che l’Europa dovrebbe scampare il rischio della recessione, come si temeva fino a qualche mese fa. I principali istituti di credito dovrebbero così vedere aumentare i propri margini di interesse grazie alla prospettiva che il costo del denaro continuerà a salire, come indicato dai banchieri centrali. Ha chiuso in rialzo anche Tim (+0,96%) al termine di una giornata volatile, in attesa di ulteriori indicazioni dopo l'offerta di Cdp-Macquarie su NetCo, in risposta a quella di Kkr.
Spread in calo a 177 punti , rendimento al 4,41%
Chiusura in calo per lo spread BTp/Bund in un contesto di appiattimento della curva euro dove le scadenze brevi hanno aggiornato i massimi degli ultimi 10 anni toccati martedì scorso dopo l'intervento del presidente della Fed Jerome Powell mentre le scadenze lunghe hanno registrato un calo diffuso dei rendimenti. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco si è attestato a 177 punti base dai 184 punti del riferimento della vigilia. In calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,41% rispetto al 4,53% della vigilia.
Euro resta sotto 1,06 dollari, a minimi da dicembre 2022
Sul fronte dei cambi l’euro vale 1,0551 dollari (1,0541 in avvio e 1,057 ieri in chiusura) e 144,635 yen (144,93 in apertura), mentre il dollaro-yen è pari a 137,073 (137,48 in avvio). Per quanto riguarda il prezzo del petrolio: il contratto consegna Maggio sul Brent perde l'1,34% a 82,16 dollari al barile e quello scadenza Aprile sul Wti l'1,64% a 76,31 dollari al barile. Il prezzo del gas ad Amsterdam, infine, scende del 3% a 42 euro al megawattora.
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