Borse, quinto rialzo di fila grazie al lavoro Usa. A Wall Street la migliore settimana del 2023
Piazza Affari chiude la settimana migliore da fine marzo mentre gli investitori scommettono sulla fine dei rialzi dei tassi . Si rafforza l'euro e sfiora 1,07 dollari (+1,64% nell'ultima settimana)
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Mettono a segno il quinto rialzo consecutivo le Borse europee nell'ultima seduta della settimana, con il FTSE MIB di Milano che si attesta la migliore al termine delle contrattazioni. Seduta prevalentemente positiva anche per gli altri principali indici del Vecchio Continente: buona performance per il DAX 40 di Francoforte e per l’IBEX 35 di Madrid; più indietro l’AEX di Amsterdam, mentre chiudono sotto la parità Londra (FT-SE 100) e Parigi (CAC 40). Già positivi in avvio, i dati sul lavoro americano che hanno poi spinto nuovamente in allungo i listini continentali: da oltreoceano arrivano indicazioni di una occupazione peggiore delle stime che rassicura i mercati in vista delle prossime decisioni della Fed quando, per gli analisti di Ig italia, «sono crollate le possibilità che possa tornare nuovamente a rialzare il costo del denaro a dicembre», mentre lo scenario base è quello di «un'ulteriore conferma dei tassi attuali che mantengono un posizionamento abbastanza restrittivo per riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%». Tra i comparti a livello europeo, a registrare la performance migliore sono le auto, con il sottoindice Stoxx 600 di settore a +1,8%. Buon andamento anche per vendita al dettaglio (+1,66%), viaggi (+1,59%) e banche (+1,19%). Seduta pesante invece per energia (-2,35%), farmaceutici (-0,87%) e assicurazioni (-0,51%).
Milano chiude settimana migliore da fine marzo a +5,1%
Si conclude una settimana che segna per la maggior parte delle Borse europee i guadagni più consistenti almeno dalla fine di marzo, con le speranze di un allentamento della politica monetaria dopo lo stop al rialzo dei tassi da parte di Federal Reserve e Banca d'Inghilterra: tra gli indici si distingue il Ftse Mib di Milano che archivia nell’ultima ottava un progresso del 5,1%, mentre nelle prime sedute del mese di novembre avanza del 3,4%. Nella settimana registrano ottime performance anche gli altri indici continentali, dall’Ibex 35 di Madrid in progresso del 4,7% (+0,36% nella seduta odierna e +3,1% a novembre), al Cac 40 di Parigi del 3,7% (-0,19% in giornata ma +2,4% questo mese), al Dax di Francoforte del 3,4% (+0,3% in giornata e +2,6% a novembre). Nelle cinque sedute guadagnano anche l'Aex di Amsterrdam il 3,1% (+0,04% in seduta e +2,5% a novembre) e il Ft-se 100 di Londra l’1,7% (-0,39%- in giornata e +1,3% nel mese in corso). La settimana fotografa un buon andamento di tutti i settori nel Vecchio Continente. Tra i migliori il real estate (con un rialzo settimanale del sottoindice Stoxx 600 del 12,4% e del 9,1% nelle prime sedute del mese), le auto (+6,1% nella settimana e +5,6% a novembre), costruzioni (+5,8% nella settimana e +4,1% a novembre), vendite al dettaglio (+5,6% nella settimana e +4,1% a novembre), e tecnologia (+5,3% nella settimana e +4,7% a novembre). Tra i peggiori figurano l’energia (-1,2% nella settimana e invariato nelle ultime tre sedute) e i media (+1,5% nella settimana e +0,2% a novembre). Per quanto riguarda i titoli, vanno meglio le utility (+6,1% in una settimana), seguite dalle small cap (+5,7% il Ftse Italia Small Cap Index, e +4,1% nelle prime sedute del mese), e le banche (4,9%).
A Milano Iveco -10% in settimana, si rafforza l'euro (+1,64%)
Sul Ftse Mib, in luce Nexi che nell’ultima settimana consolida un guadagno del 14% grazie allo sprint delle ultime sedute (in seduta +6,1%, nel mese +11,8%), seguita da Tenaris +10,2% con la diffusione della trimestrale, nonostante la debolezza della seduta odierna che lo ha visto terminare gli scambi a –0,26%. Premiate dai conti anche Diasorin (+9,5% in settimana) e Ferrari (+9,2%). Vendite su Iveco (-10,2% nella settimana). Sul fronte dei cambi, l’euro rafforzato la sua posizione sul biglietto verde, con un rialzo dell’1,64% nella settimana, e dell’1,52% nelle ultime tre sedute.
A Wall Street miglior settimana del 2023
Wall Street chiude positiva con il Dow Jones che guadagna lo 0,66% a 334.061,32 punti, il Nasdaq in rialzo dell’1,38% a 13.478 punti e lo S&P 500 che avanza dello 0,94% a 4358,34 punti. Wall Street registra così la migliore settimana dell'anno con rialzi di circa il 5%. La spinta agli indici è data dal rapporto sull'occupazione, dopo un premercato in cui aveva invece pesato il calo di Apple che ha registrato vendite in calo per il quarto trimestre di fila e ha fornito una guidance debole. La creazione di un minor numero di posti di lavoro del previsto, a ottobre, e l'aumento della disoccupazione hanno impresso uno slancio positivo alla giornata, sostenuto poi dal deciso calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro. Giovedì è stata una seduta in deciso rialzo a Wall Street, in scia ai guadagni del giorno precedente grazie alla decisione della Federal Reserve, come previsto, di mantenere i tassi d'interesse al 5,25%-5,50%, il livello più alto dal 2001, per la seconda volta consecutiva. Ora, gli investitori scommettono sulla fine dei rialzi dei tassi: secondo il FedWatch Tool di Cme Group, le possibilità di un rialzo di 25 punti base sono del 4,6% per la riunione di dicembre, del 12% per quella di gennaio e del 9% per quella di marzo, quando invece la possibilità di un taglio dei tassi è data al 22,8%.
Negli Usa creati meno posti di lavoro rispetto alle stime
Il mese scorso negli Usa sono stati creati 150.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 170.000. Il dato di settembre è stato rivisto da 336.000 a 297.000, quello di agosto da 227.000 a 165.000. La disoccupazione è salita dal 3,8% (dato confermato) al 3,9%, contro attese per una conferma al 3,8%. I salari orari medi sono aumentati di 7 centesimi, lo 0,21%, a 34 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 4,10%.
Prosegue cavalcata di Nexi, bene Stellantis e Ferrari
Tra i titoli a Piazza Affari venerdì svetta Nexi, che si conferma la migliore in cima al Ftse Mib, sostenuta dallo status quo adottato da Federal Reserve e Banca d'Inghilterra che incoraggia i consumi, e dalle speculazioni relative a possibili pretendenti interessati a presentare un'offerta sulla società. Positivo il comparto bancario, guidato da Intesa Sanpaolo dopo la diffusione dei conti, in una seduta in cui gli acquisti premiano anche il risparmio gestito con Finecobank, Banca Mediolanum e Anima Holding, anch’essa alla prova dei conti. Tra i titoli migliori anche Diasorin dopo la trimestrale. Scivolano in fondo al listino i petroliferi con il calo del greggio sui persistenti timori di una escalation in Medio Oriente: Eni, Saipem e Tenaris, la migliore alla vigilia a seguito dei conti. In scia al movimento del settore autmotive e ai buoni buoni risultati di periodo registrati da Ferrari e Stellantis, terminano in progresso Pirelli & C e Piaggio, mentre è ancora debole Iveco Group dalla trimestrale diffusa mercoledì. Seduta in altalena per Telecom Italia nel fine settimana decisivo per l’offerta del fondo americano Kkr sulla rete.
Spread flette ancora dopo Fed e chiude a 180 punti
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund, in un contesto di sensibile traslazione verso il basso della curva europea dei rendimenti dopo le ultime decisione delle banche centrali di Usa e Uk. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari durata tedesco si è attestato a 180 punti base, in calo rispetto ai 186 punti del closing di giovedì. Decisa flessione anche per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato la seduta al 4,44% al 4,57% registrato mercoledì sera.
Dollaro più debole, cala il prezzo del petrolio
Sul mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro sale ancora a 1,0736 (1,0615 alla vigilia) sui massimi da metà settembre. In calo il prezzo del petrolio di circa un punto percentuale: il Brent gennaio si attesta intorno a 86 dollari al barile, il Wti di pari scadenza segna 81,4 dollari. Stabile sugli 48 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam.
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