Borse, il rally si ferma per lo spettro della Fed. Bce: entro l’estate fine rialzi tassi
Le minute dell'ultima riunione della banca centrale americana confermano l'approccio aggressivo sui tassi e i dati sull'occupazione in Usa vanno nella stessa direzione
di Enrico Miele e Andrea Fontana
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - S’interrompe di colpo il rally di inizio anno dei listini europei, che devono fare i conti con i verbali Fed dal tono più che aggressivo e, soprattutto, con la conferma della tenuta dei posti di lavoro negli Usa, che potrebbe indurre la Banca centrale a proseguire nella sua stretta monetaria. Mentre le Borse si prendono così una pausa, l’attenzione degli investitori si sposta sull'ultima sessione settimanale, quando dagli Stati Uniti arriveranno i dati sul numero complessivo dei posti di lavoro creati a dicembre e le statistiche sui salari dei lavoratori, altra spia di come l’economia a stelle e strisce stia reagendo al rapido rialzo dei tassi d’interesse (visto lo stretto legame inflazione-buste paga). Né l’annunciato cessate in Ucraina da parte di Putin per due giorni, fino al 7 gennaio, sembra aver scosso i mercati. Piazza Affari (FTSE MIB) ha chiuso piatta e anche gli altri indici azionari sono stati poco mossi (DAX 40, CAC 40, AEX, FT-SE 100).
La Bce, intanto, dovrebbe completare il suo ciclo rialzista “entro l’estate”, quando i tassi toccheranno il loro picco, e poi mantenere la ’cinghia’ monetaria tirata per tutto il tempo “necessario” a riportare l’inflazione verso il target del 2%. E’ quanto ha affermato il componente del comitato direttivo della Bce, Francois Villeroy de Galhau, in un discorso ai rappresentanti dell’industria finanziaria a Parigi, secondo quanto riferisce Bloomberg.
L'inflazione resta osservata speciale in Europa: dopo i dati incoraggianti arrivati da Francia, Spagna e Germania. In Italia, i prezzi al consumo a dicembre sono saliti dello 0,3% mensile e dell''11,6% annuo, portando a +8,1% la media 2022. In attesa dei prezzi al consumo in Europa (in calendario venerdì 6 gennaio), quelli alla produzione nel mese di novembre sono calati dello 0,9% rispetto a ottobre (-3%); stesso andamento nella Ue (a ottobre -2,6%). Rispetto a novembre 2021 sono aumentati del 27,1% e del 27,4%.
Dai verbali dell'ultima riunione della Fed invece, è emerso che, per i banchieri, sarà necessario alzare i tassi d'interesse "per un po' di tempo" per contrastare l'inflazione e che non c'è nessuna intenzione di tagliarli nel corso del 2023. In occasione dell'ultima riunione, il Fomc ha annunciato un aumento dei tassi d'interesse di 50 punti base al 4,25%-4,5%, il livello più alto dal 2007, dopo quattro rialzo consecutivi di 75 punti base.
Quanto al mercato del lavoro americano, nel mese di dicembre nel settore privato sono stati creati 235mila nuovi posti rispetto a novembre - secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l'agenzia che si occupa di preparare le buste paga - mentre le previsioni erano per +153mila. Intanto nella scorsa settimana le richieste di sussidio sono scese di 19mila a 204mila a fronte di una previsione di 223mila
A Piazza Affari bene Tenaris e le banche, calano le utility
Piazza Affari rifiata e termina una seduta incolore poco sotto la parità. Riscatto dei petroliferi con Tenaris, bersagliata fin qui dalla vendite in questo inizio del 2023. Bene anche l'automotive con Cnh Industrial e Stellantis all'indomani del lancio della sfida a Tesla, mentre si piazzano in coda le utility, alle prese con i dubbi sul futuro contesto regolatorio. Tra le peggiori Hera, seguono Prysmian e Snam.
Wall Street sotto pressione, giù Walgreens
Wall Street chiude negativa. Il Dow Jones perde l’1,02% a 32.929,72 punti, il Nasdaq cede l’1,47% a 10.305,24 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,17% a 3.807,99 punti. Wall Street torna così a scendere complici i dati sul mercato del lavoro Usa e la prospettiva di una Federal Reserve sempre aggressiva sui tassi per frenare l'inflazione. Sull'azionario, il titolo di Walgreens Boots Alliance perde oltre il 7% ed e' tra i peggiori sullo S&P 500, dopo la pubblicazione dei conti. Nel primo trimestre, registrata una perdita di 3,7 miliardi di dollari, 4,31 dollari per azione Tra i peggiori c'e' anche Tesla dopo aver registrato un calo del 20% delle consegne in Cina. Sul Dow Jones, il migliore è Chevron. Il titolo di Amazon è in calo, dopo che la società ha annunciato che taglierà oltre 18.000 posti di lavoro, più del previsto.
BTp in calo, spread sulla soglia dei 200 punti base
Si muove in leggero calo lo spread BTp/Bund. Il rendimento tra il BTp benchmark decennale (IsinIT0005494239) e il pari scadenza tedesco è indicato a 202 punti base dai 201 punti base dell'ultimo riferimento registrato ieri. In aumento anche il rendimento del BTp decennale benchmark indicato al 4,32% dal 4,29% dal closing della vigilia.
In rialzo il petrolio, gas rimbalza a 69 euro. Dollaro in rimonta
Sul fronte energetico, il petrolio recupera posizioni dopo il tonfo della vigilia: in due sedute i prezzi sono calati di oltre il 9%, il calo più forte dal 1991. La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate più delle attese: si è registrato un rialzo di 1,694 milioni di barili a 420,646 milioni di unità, contro attese per un rialzo di 0,4 milioni. Secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia, gli stock di benzina sono diminuiti di 0,346 milioni di barili a 222,662 milioni di barili, contro attese per un +0,2 milioni.
Si muove incerto sulla direzione da prendere il ga s che ad Amsterdam rimbalza del 6% a 69 euro. I prezzi restano comunque ai minimi dal pre-guerra e hanno azzerato i rialzi del 2022. Sul valutario, i dati Usa favoriscono il rafforzamento del biglietto verde americano che torna a 1,05 per un euro e che torna a 1,19 per una sterlina britannica.
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