Sollievo per il debito Usa in Borsa, Milano chiude di slancio a +2%
Via libera della Camera Usa all'accordo sull'innalzamento del tetto del debito. Euro torna sopra 1,07 dollari. Petrolio in rialzo, prezzi del gas in calo. Spread a 174 punti
di Flavia Carletti
3' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura positiva per le Borse europee con Milano maglia rosa. A Piazza Affari il Ftse Mib è salito del 2,01%, spinto da Recordati e dai bancari, a Parigi il Cac40 dello 0,55%, a Francoforte il Dax40 dell'1,21%, Londra il Ftse100 ha guadagnato lo 0,59%, a Madrid l'Ibex35 l'1,3%, ad Amsterdam l'Aex l'1% e, tornando a Milano, il Ftse All Share l'1,89 per cento.
L’accordo sul tetto al debito Usa – approvato dalla Camera e che ora passerà al Senato – e dati incoraggianti dalla Cina hanno permesso ai listini continentali di tentare un recupero dopo la recente debolezza. Mentre in Europa, dopo che l'inflazione dell'Eurozona è scesa al 6,1% in maggio, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha ammesso che i tassi sono vicini «all'altitudine di crociera» pur confermando la necessità di continuare la stretta, dall’altra parte dell’Oceano, sono arrivate dichiarazioni accomodanti da alcuni membri della Federal Reserve: Philip Jefferson ha ammesso che la banca centrale è orientata a mantenere il riferimento invariato in giugno, mentre il presidente della Fed di Filadelfia, Patrick Harker, si è detto convinto che si possa «fare una pausa» al rialzo dei tassi. In questo quadro, i dati macro Usa sono apparsi a luce e ombre: i sussidi di disoccupazione sono aumentati ma meno delle attese, la produttività nel primo trimestre è scesa ma meno di quanto previsto, l’Ism e il Pmi manifatturiero sono scesi più delle stime mentre le spese per costruzioni sono salite più delle attese.
Wall Street chiude positiva. Il Dow Jones sale dello 0,47% a 33.062,36 punti, il Nasdaq avanza dell’1,28% a 13.100,98 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,99% a 4.221,09 punti.
In Cina l'indice sull'attività manifatturiera diffuso da Caixin in maggio è tornato in territorio espansivo per la prima volta da febbraio. Indicazione che arriva all'indomani del rilevamento ufficiale, che era invece risultato inferiore alle previsioni e ancora in contrazione.
Scatto di Recordati, in evidenza le banche
A Milano spunto di Recordati (+4,78%): ha contribuito agli acquisti il giudizio degli analisti di Equita, che hanno inserito la società farmaceutica tra le "best pick". Bene soprattutto le banche con Unicredit (+4,57%) e Intesa Sanpaolo (+3,46%), Mediobanca (+3,21%), seguita da Bper (+2,64%), Banco Bpm (+2,52%) e Banca Mps (+2,47%), su cui l’agenzia di rating Moody’s Investors Service ha migliorato l’outlook su long-term deposit e senior unsecured debt rating da stabile a positivo, dopo il rialzo a febbraio di due notch al long-term deposit rating e di tre notch al long-term senior unsecured rating. Tra gli industriali, giornata di acquisti per Prysmian (+3,23%), che ha annunciato un nuovo investimento di circa 120 milioni di euro nel proprio stabilimento strategico di Pikkala in Finlandia, con Leonardo (+2,99%) e nel comparto tech St (+2,91%) con le azioni Nvidia che sul Nasdaq tornano a salire (+3,7%). Con il rialzo del petrolio, bene anche i titoli del comparto: Eni +2,71%, Tenaris +2,10% e Saipem +1,94 per cento. Segno opposto per Moncler (-2,27%), in una seduta di debolezza per molti titoli del lusso europeo.
Spread in calo a 174 punti, decennale sotto 4%
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di generale flessione dei rendimenti dopo gli ultimi dati che suggeriscono un rallentamento dell'inflazione nell'Eurozona. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco e' indicato a 174 punti base, in netto calo dai 180 punti del closing di ieri. Deciso ribasso anche per il rendimento del BTp decennale benchmark che si riaffaccia sotto la soglia del 4%, chiudendo al 3,99%, dal 4,07% del riferimento precedente.
Euro sopra 1,07 dollari, gas in calo e petrolio in rialzo
Sul valutario, l'euro vale 1,0740 dollari (1,0683 in avvio e 1,0663 ieri in chiusura) e 149,0755 yen (149,35 e 148,96), mentre il rapporto dollaro/yen è 138,8005 (139,81 e 139,71). In rialzo il prezzo del petrolio nonostante i dati sulle scorte Usa salite oltre le attese: il Wti, scadenza Luglio, guadagna il 3,38% a 70,4 dollari al barile, mentre il Brent Agosto sale del 2,77% a 74,61 dollari. Ad Amsterdam il prezzo del gas naturale sul future luglio cede il 13,4% a 23,26 euro per megawattora.
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