ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Borse, caos banche arriva in Ue con Deutsche Bank nel mirino. Milano chiude a -2,2% ed è maglia nera

La banca di Berlino perde quasi il 9% ma tutto il settore finisce nel mirino dopo che due altri istituti tedeschi hanno deciso di non richiamare in anticipo dei bond in modo da non doverli sostituire con altri più costosi sul mercato. Ma la settimana dei listini nel complesso è stata positiva

di Stefania Arcudi e Andrea Fontana

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5' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le banche in profondo rosso (-4,2% l'Euro Stoxx 600 di settore), con Deutsche Bank nel mirino, hanno tenuto in scacco le Borse europee. Gli indici, vittime dell'ansia sulla tenuta del sistema finanziario, hanno chiuso la settimana in netto ribasso, pur riducendo i cali rispetto ai minimi della sessione: Milano ha ceduto il 2,23%, finendo comunque la settimana con un aumento complessivo di circa un punto e mezzo, Parigi l'1,74%, Francoforte l'1,66%, Londra l'1,26%, Madrid l'1,98% e Amsterdam l'1,58%. Gli indici di Wall Street recuperano in chiusura: il Dow Jones guadagna lo 0,41%% a 32.238,15 punti, il Nasdaq avanza dello 0,31% a 11.823,96 punti, mentre lo S&P 500 cresce dello 0,57% a 3.971,18 punti. .

Traballano altre banche Usa

Gli investitori, nonostante le "corsa alla rassicurazione" di autorità di regolamentazione, istituzioni e Governi, sono andati a caccia degli anelli deboli della catena. E' successo negli Stati Uniti - dove traballano altri istituti come Comerica e Keyport e la segretaria al Tesoro Janet Yellen ha convocato una riunione di urgenza del Consiglio di supervisione sulla stabilità finanziaria - e in Europa, dove sotto tiro sono finite appunto Deutsche Bank (-8,6%), che riscatterà in anticipo i titoli Tier 2 subordinati da 1,5 miliardi di dollari a tasso fisso con scadenza al 2028, e due altre banche tedesche, che non rimborseranno i titoli AT1 che avevano l’opzione «call» in arrivo: una scelta a discrezione degli istituti ma che sorprende il mercato perché continuando a tenere in vita quei titoli gli istituti dovranno riconoscere ai possessori rendimenti nettamente più elevati. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha comunque voluto ribadire la stabilità di Deutsche Bank e dell'intero sistema bancario ma le sue parole non hanno sopito il malumore delle piazze finanziarie.

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Wall Street debole, banche in discesa. Svetta Activision

E' tornata dunque in equilibrio la seduta di Wall Street dopo la debolezza iniziale dovuta alle nuove turbolenze nel settore bancario causate da Deutsche Bank. I timori sulla tenuta del sistema bancario e sulla crescita dell'economia sono tornati in primo piano anche sulla sponda americana dell'Atlantico, nonostante le rassicurazioni arrivate dalla segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, che ha detto che il piano di aiuti d'emergenza a garanzia dei depositi dei clienti di Silicon Valley Bank e Signature Bank, le due banche chiuse due settimane fa, potrebbe essere garantito in futuro anche ad altre banche, se necessario. "Il sistema bancario negli Stati Uniti e' ancora molto forte e resiliente, ed e' in ottima forma", ha detto oggi il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard. Sull'azionario, in calo molti titoli delle banche statunitensi: Morgan Stanley, JPMorgan Chase, Bank of America. In forte calo anche i titoli energetici, visto il deciso calo del prezzo del petrolio Wti. Il titolo di Activision Blizzard guadagna oltre il 5% ed e' il migliore sullo S&P 500, dopo che l'autorità per la concorrenza del Regno Unito ha detto di non credere più che l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft possa portare a una riduzione della concorrenza nel settore dei videogiochi.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Banche colpite dalle vendite, si salvano i farmaceutici

Cosi', anche a Piazza Affari, le banche hanno pagato il conto più salato, con ribassi arrivati durante la seduta anche oltre il 6% (alla chiusura Banco Bpm, Banca Pop Er e Unicredit registrano i cali maggiori). I finanziari hanno trascinato al ribasso anche il resto del Ftse Mib, che ha visto solo Diasorin registrare guadagni di una certa entità, rimbalzando dopo il calo della vigilia. Ha retto anche Recordati, con il comparto farmaceutico. Su Unicredit l'attenzione degli analisti e del mercato, visto il turbine di notizie riguardanti i titoli Additional Tier 1 degli altri istituti, ha riguardato l'arrivo nei prossimi mesi della prima finestra utile per il richiamo anticipato dei titoli. Secondo quanto circolato sul mercato, Unicredit resta intenzionata a richiamare il prestito perpetuo "Additional Tier 1" collocato a maggio 2017 alla prima finestra utile che scatta il 3 giugno prossimo. L'At1 di Unicredit, emesso per un ammontare di 1,25 miliardi, paga una cedola a tasso fisso per i primi 6 anni pari a 6,625% all'anno pagata su base semestrale. Se non venisse esercitata la facolta' di rimborso anticipato, la cedola verrebbe ridefinita a partire da giugno 2023 e a intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento maggiorato di 638,7 punti base, calcolato su base annuale e ricalcolato su base semestrale in conformità con le convenzioni di mercato.

A Francoforte, pioggia di vendite su Deutsche Bank

Deutsche Bank è caduta del 9% alla Borsa di Francoforte, mentre i Credit default swap (i derivati di copertura contro il rischio di default dell'emittente) della banca sono schizzati verso l'alto, in un mercato che torna a concentrarsi sulle preoccupazioni per lo stato di salute del settore, puntando i riflettori in particolare sulla principale banca tedesca. Nel mese di marzo la quotazione della banca è calata di quasi il 32 per cento. I Credit default swaps a 5 anni di Deutsche Bank sono saliti a 198 punti base nella mattinata - livelli record secondo gli operatori - dopo avere chiuso a 141 punti base.

Per listini settimana dai due volti: Milano recupera 1,6%

E' stata una settimana a due facce per le Borse europee: le prove di rimbalzo delle prime due sedute della settimana, con gli indici in forte aumento, hanno ceduto il passo al caos che ha travolto le banche, prima Credit Suisse e poi Deutsche Bank (quest'ultima sotto tiro dei venditori venerdì). Le rassicurazioni delle autorità di regolamentazione, delle istituzioni europee e dei Governi non sono bastate a placare il panico degli investitori nel finale di ottava, ma sufficienti a evitare un tonfo totale dei listini. Così Piazza Affari, che ha chiuso la seduta di venerdì in discesa del 2,2%, nell’ottava ha registrato un rialzo dell'1,6% per il Ftse Mib, cosa che porta l'aumento da inizio anno al 9,2%. Ottava positiva anche per il resto del Vecchio Continente: Parigi +1,3% nella settimana e +8,4% da inizio anno, Francoforte +1,3% nei 5 giorni e -7,3% nel 2023, Londra +1% nell’ottava e -0,6% da inizio anno e Madrid -+0,8% nella settimana e +6,8% da inizio anno.

BTp, spread chiude a 189, rendimento 10 anni resta sopra 4%

Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di generale ribasso per i rendimenti della curva euro favoriti dal flight-to-quality innescato dai timori per una diffusione della crisi bancaria agli istituti europei. A fine seduta, complice la migliore performance sul mercato secondario del titolo guida tedesco, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco e' indicato a 189 punti, in aumento rispetto ai 186 punti del closing della vigilia. In flessione, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato in flessione al 4,01% dal 4,04% della vigilia.

Andamento dello spread Btp / Bund
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Euro torna sotto 1,08 dollari, petrolio e gas in calo

Sul mercato dei cambi, l'euro passa di mano a 1,076 dollari (precedente chiusura a 1,089 dollari) e a 140,78 yen (142,565), mentre il rapporto dollaro/yen è a 130,8 (130,998). È debole il greggio: il contratto consegna Maggio sul Brent del mare del Nord perde l'1% circa a 75 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti è in calo dell'1% a 69 dollari al barile. Ad Amsterdam il gas, contratto di Aprile, cede il 4% attestandosi a 41,4 euro.


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