ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Borse europee in rialzo. Wall Street chiude negativa dopo decisioni Fed

Dopo la mossa a sorpresa della Svezia, Powell alza i tassi di 75 punti base. Russia annuncia mobilitazione parziale dei cittadini in età militare, a Milano scatta Leonardo

di Andrea Fontana

La Borsa, gli indici del 21 settembre 2022

5' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il Federal Open Market Committee (Fomc), l'organismo della Federal Reserve responsabile della politica monetaria degli Stati Uniti, ha annunciato un aumento dei tassi d’interesse di 75 punti base al 3-3,25%, livello che non veniva raggiunto dal 2008. Si tratta del quinto rialzo dei tassi consecutivo, il terzo di fila da 75 punti base. A marzo, la Banca centrale statunitense aveva annunciato il primo rialzo dei tassi d’interesse (di 25 punti base) dal dicembre 2018. Rialzi decisi per contrastare l’inflazione, che si è confermata sopra le stime. I tassi d’interesse erano stati abbassati allo 0-0,25% nel marzo del 2020, per contrastare gli effetti negativi della pandemia di coronavirus sull’economia statunitense.
La stretta della Federal Reserve sul costo del denaro negli Stati Uniti e il timore di un'escalation ulteriore della crisi ucraina dopo la chiamata del presidente russo Putin alla mobilitazione dei riservisti hanno così spinto in rosso le Borse europee per gran parte della mattinata, ma gli acquisti sul settore dell'energia e delle materie prime insieme all'appeal dell'industria della difesa, proprio a causa della situazione nell'Est Europa, ha portato gli indici in positivo e in accelerazione sul finale, con Wall Street in netto rialzo. Seduta di recupero quindi per Francoforte (DAX 40) e Parigi (CAC 40) mentre Piazza Affari (FTSE MIB) è stata la migliore insieme ad Amsterdam, sgrazie al balzo di Leonardo - Finmeccanica e dei titoli energetici. La Borsa di Mosca perde oltre il 4% nell'indice Rts.

Dopo Svezia e Usa, altre banche centrali pronte a muovere

L'alta sensibilità dei mercati al tema tassi in questa fase è emersa da ultimo con la decisione a sorpresa della Banca centrale svedese di aumentare il costo del denaro di 100 punti base e questo si è tradotto in una sessione negativa dei mercati finanziari con vendite sull'azionario e anche sui titoli di Stato da entrambe le parti dell'Atlantico: il decennale Usa è arrivato a superare il 3,5%, quello italiano a sfiorare il 4,2%.

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Domani giovedì 22 settembre è prevista la riunione della Banca d’Inghilterra, anch’essa determinata a combattere l’inflazione, che nel Regno Unito è arrivata al 9,4%: il mese scorso la Bank of England ha aumentato i tassi di mezzo punto percentuale - come non faceva da 27 anni - e li ha portati all’1,75%. Anche la Banca del Giappone terrà il suo comitato monetario; però l’inflazione nipponica, salita al 2,8%, è ancora sotto controllo e la politica monetaria della Bank of Japan è tuttora accomodante.

Wall Street in rosso dopo decisione Fed

Dopo una brusca inversione di rotta per gli indici a Wall Street, passati in negativo dopo le decisioni e le previsioni della Federal Reserve, c’è stato poi un recupero e il ritorno in terreno positivo. Ma sul finire di seduta gli indici sono tornati in rosso. Il Dow Jones perde l’1,70% a 30.183,71 punti, il Nasdaq cede l’1,79% a 11.220,19 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,71% a 3.789,82 punti.

Sul fronte macro, meglio delle attese il dato sulle vendite delle case esistenti, comunque sui minimi dal maggio 2020. Ad agosto, l'indicatore è sceso dello 0,4% rispetto al mese precedente a un tasso annualizzato di 4,80 milioni di unità, contro stime per un dato in calo del 2,7%. Si è trattato del settimo calo mensile consecutivo.

A Milano bene Leonardo e Tenaris, Niel accende le telco

A Piazza Affari in grande evidenza Leonardo , in linea con l'attenzione degli investitori per il settore della difesa vista la situazione ad altissima tensione in Ucraina e Russia, e salgono i petroliferi (Eni e Tenaris, quest'ultima sfrutta anche la corsa della concorrente Vallourec a Parigi dopo un contratto in Arabia Saudita) a causa dell'impennata del greggio che sale di oltre il 2% sia nel Brent novembre (93 dollari al barile) sia nel Wti novembre (86 dollari al barile). Bene le utility a cominciare da Italgas, Terna e Snam Rete Gas. Acquisti su Telecom Italia in un settore tlc vivace dopo l'annuncio del veicolo di investimento di Xavier Niel (Atlas) di aver rilevato il 2,5% di Vodafone. Bene anche Unicredit dopo l'avvio della seconda tranche di acquisti di azioni proprie da parte della banca con un impegno da 1 miliardo di euro. Tra gli industriali arretrano soprattutto Pirelli & C e Saipem.

Fuori dal Ftse Mib balzo di Ovs grazie ai conti semestrali con un utile salito a circa 32 milioni di euro e alle buone indicazioni fornite dal management sulla seconda parte dell'esercizio.

Dollaro super, gas torna sotto i 200 euro al MWh

Sul mercato valutario l'euro viaggia ben sotto la parità con il dollaro (è sceso sotto quota 0,99). «L'indice del dollaro Usa ha toccato un nuovo massimo pluriennale durante le contrattazioni di mercoledì» ha commentato ActivTrades evidenziando che le tensioni sulla Russia stanno portando gli investitori ulteriormente a puntare sul dollaro mentre resta la scommessa di una parte del mercato su una stretta Fed superiore ai 75 punti base.

Sul fronte dell'energia, si allenta la pressione sui prezzi registrata in mattinata. Il prezzo del gas torna sotto i 200 euro al megawattora mentre il prezzo del petrolio ha invertito la rotta dopo l'avvio di Wall Street, passando in territorio negativo.

In rialzo lo spread BTp-Bund . Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005494239) e il pari scadenza tedesco e' indicato a 226 punti base dai 225 punti di ieri. In flessione il rendimento del BTp decennale a quota 4,13% dal 4,19% della vigilia. L'ultima seduta e' stata pesante per l'obbligazionario europeo in generale con i titoli sovrani dell'Eurozona in retromarcia per la decisione del Fomc della Fed che arriverà alle 20.

Putin, «mobilitare» 300mila riservisti

I primi due giorni della settimana sui mercati finanziari sono stati dominati dal pessimismo degli investitori, piegati da notizie sconfortanti sia dal fronte geopolitico, sia da quello macroeconomico.

In Russia, il referendum per l’annessione del Donbass e di altri territori ucraini dove prevale la popolazione di origine russa ha alzato la tensione internazionale e ha fatto crollare il listino azionario di Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una "mobilitazione parziale" dei russi in età militare, aprendo la strada a una grande escalation del conflitto in Ucraina. "Ritengo necessario sostenere la proposta del ministero della Difesa per la mobilitazione parziale dei cittadini in riserva, coloro che hanno gia' prestato servizio e che hanno esperienza rilevante", ha detto Putin in un discorso alla televisione. La Russia e' pronta a usare "tutti i mezzi" di difesa, compreso il nucleare, per "proteggersi" , ha aggiunto: "Utilizzeremo sicuramente tutti i mezzi a nostra disposizione per proteggere la Russia e il nostro popolo. Non e' un bluff", ha avvertito, dopo aver accusato l'Occidente di voler "distruggere" la Russia.

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