Borse, Europa supera senza scosse Bce e Pil Usa, a Milano (+0,3%) ko Saipem e Nexi
Sulla crescita americana pesa la carenza dei semiconduttori. Fiammata dello spread che tocca il top da un anno, poi rientra. Euro sui massimi da un mese sul dollaro
di Chiara Di Cristofaro e Andrea Fontana
Le ultime da Radiocor
Borsa: Europa parte prudente in attesa delle banche centrali, Milano +0,1% (RCO)
BTp: spread col Bund apre poco mosso a 182 pb, sale il rendimento al 4,06%
*** Spagna: Pil +0,2% nel IV trim. e +2,7% annuo, al 5,5% nel 2022 (RCO)
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La Bce non sorprende i mercati, ma il riferimento all'inflazione elevata «più a lungo» ha provocato una fiammata sullo spread, poi rientrata. Le Borse europee chiudono in ordine sparso una seduta intensa: dopo aver sfiorato quota 27mila punti, il FTSE MIB archivia la giornata a 26.890 in rialzo dello 0,31%. Le vendite sui Bond dell'Eurozona, con l'eccezione dei Bund tedeschi, si sono tradotte in una fiammata dello spread sui massimi da un anno a 127 punti e il rendimento del decennale salito oltre l'1%, il movimento poi è rientrato. Da Oltreoceano, non ha scosso i mercati il dato peggiore delle attese del Pil Usa, salito solo del 2% nel III trimestre, il dato peggiore dall'inizio della ripresa, con Wall Street in positivo concentrata più che altro sulle trimestrali.
La seduta si è giocata sull'attesa delle decisioni della Banca centrale europea che ha lasciato i tassi invariati, come previsto, e ha confermato la dotazione Pepp e un ritmo moderatamente più basso acquisti. L'Eurotower si è detta anche pronta ad adeguare gli strumenti per conseguire i target sull'inflazione che, per Christine Lagarde sta registrando un rialzo «più lungo del previsto» ma comunque temporaneo e calerà nel 2022.
Corre St, tonfo di Saipem e Nexi. Pesante anche Tim
A Piazza Affari il FTSE MIB si è avvicinato a quota 27mila punti, sostenuto da Stmicroelectronics dopo la trimestrale sopra le stime con utile in aumento del 95,6% e ricavi in crescita del 19,9%, grazie in particolare alla forte domanda globale e nonostante «i ricavi inferiori alle previsioni nell'automotive, causati da una riduzione delle attività più marcata delle attese nell'impianto produttivo in Malesia, dovuta alla pandemia», come ha spiegato l'amministratore delegato Jean-Marc Chery.
Tonfo per Saipem che ha annunciato un piano al 2025 prevedendo un incremento medio annuo dei ricavi del 15% e di riportare nel 2023 il margine operativo lordo ai livelli pre-Covid: nei nove mesi il gruppo ha perso 1,1 miliardi di euro. Perdite pesanti anche per Nexi, crollata sul finale di giornata, che archivia così la seconda seduta nera consecutiva. Male anche Telecom Italia dopo i numeri in calo della trimestrale e la revisione delle stime per i risultati di fine anno. Tra le altre big che hanno diffuso i conti, Unicredit ha riportato un utile di 3 miliardi nei nove mesi e di 1,06 miliardi nel trimestre (+55,6%): sull'intero esercizio il gruppo stima i profitti a oltre 3,7 miliardi di euro. Nel corso della conference call il ceo Andrea Orcel ha detto che «la finestra» per un matrimonio con Banca Mps è definitivamente chiusa.
Stellantis ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 32,6 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto ai risultati pro forma del 2020 (anno in cui Fca e Psa erano ancora due società separate). A pesare sull'andamento del titolo la seduta debole di tutto il comparto auto, penalizzato dallo shortage dei semiconduttori. Aggiornano invece i massimi storici sia Ferrari cheExor, in netto rialzo.
Wall Street chiude positiva, focus trimestrali
Wall Street ha chiuso la seduta in rialzo (Dj +0,67%, Nasdaq +1,39% e S&P 500 +0,98%) nonostante il dato deludente sul Pil, mentre la stagione delle trimestrali prosegue in modo più che positivo: finora, oltre l'80% delle società che hanno pubblicato le trimestrali (quasi il 40% di quelle quotate sullo S&P 500) ha registrato un utile per azione superiore alle stime, secondo Refinitiv, che stima una crescita dei profitti nel terzo trimestre dell'anno di circa il 37,6%. Corre il NASDAQ COMP, che ha aggiornato il suo record intraday. In calendario le trimestrali di Apple e Amazon dopo la chiusura dei mercati. Passando all'azionario, continua il rally di Alphabet e Microsoft, dopo i record della vigilia, grazie a trimestrali superiori alle attese. Tra le società che hanno già pubblicato i conti ci sono Comcast, Caterpillar e Merck, tutte con risultati positivi e un andamento in rialzo. Bene anche Ford, dopo un utile per azione di 51 centesimi, contro attese per 27 centesimi; inoltre, la casa automobilistica ha alzato la guidance per l'intero anno grazie a una domanda robusta, nonostante l'impatto negativo della carenza di chip su tutto il settore.
Pil Usa sotto le stime, peggior dato da inizio ripresa
Il Prodotto interno lordo statunitense è cresciuto nel terzo trimestre del 2021 al tasso annualizzato del 2% rispetto ai tre mesi precedenti, secondo la lettura preliminare diffusa dal dipartimento del Commercio. Nel secondo trimestre, registrato un +6,7%, dopo il +6,3% dei primi tre mesi dell'anno. Le attese per la prima lettura del terzo trimestre erano per un +2,8%. A pesare, è stato un insieme di fattori: l'aumento dei casi di Covid-19, le strozzature nelle catene di approvvigionamento, i consumatori frenati dai prezzi più alti, la difficoltà per i disoccupati di trovare lavoro. Si tratta del dato peggiore dall'inizio della ripresa. Prosegue invece il calo delle richieste di sussidi alla disoccupazione, scese di 10mila unità nell'ultima settimana a 281mila, aggiornando il minimo da inizio pandemia
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BTp, rendimento torna a 1%. Spread scatta a 127. poi ripiega
Vendite sui bond dell'Eurozona, con l'eccezione dei Bund tedeschi, dopo le decisioni della Bce e la conferenza stampa di Christine Lagarde. I più penalizzati sono i Paesi periferici e lo spread BTp/Bund già in forte rialzo prima della riunione schizza al record da un anno a 127 punti base (dai 111 della chiusura di ieri), per poi ritornare sul finale sotto quota 120 punti.
Nel giorno in cui i decennali italiani in asta sono stati collocati con un rendimento sopra l'1% per la prima volta dopo oltre due anni, il differenziale Italia-Germania è arrivato fino a 119,2 punti base (dai 109,7 della chiusura precedente). In forte rialzo, come succede anche se in misura minore a tutti gli altri bond dei paesi periferici dell'area euro, anche il rendimento del BTp decennale benchmark che resta sopra la soglia dell'1%
Euro torna sopra 1,16 dollari. Petrolio giù dopo le scorte Usa
Sul mercato valutario, il dollaro perde terreno e l'euro torna sopra la soglia degli 1,16 dollari e sui massimi da un mese, fino a un top a 1,1687. Petrolio in calo dopo il forte rialzo delle scorte statunitensi di greggio e alle voci di riapertura del dialogo sul nucleare iraniano e dei timori sulla domanda, visto l'aumento dei casi di Covid-19 in Europa e Cina: il Brent dicembre scambia in area 83,8 dollari al barile, il Wti dicembre in area 82 dollari. La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate per la quarta volta nelle ultime 5 settimane e lo hanno fatto più di quanto atteso dagli esperti.
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