I sussidi Usa e il piano Biden danno fiato alle Borse. Milano la migliore (+1,1%), chiude sopra 25mila
Listini continentali positivi, solo Francoforte resta indietro. Riflettori sulla crescita statunitense. Petrolio torna a salire, spread in calo a 111 punti. Bitcoin recupera, in area 40.000 dollari
di Stefania Arcudi ed Enrico Miele
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I dati americani, che hanno visto i sussidi alla disoccupazione su nuovi minimi dalla pandemia e il Pil del primo trimestre balzare del 6,4%, ma anche le indiscrezioni sul maxi budget americano da 6.000 miliardi di dollari su cui il presidente Biden si prepara a chiedere il via libera del Congresso hanno dato fiato alle Borse europee, che però hanno ridotto i guadagni e hanno chiuso contrastate.
La migliore è stata Piazza Affari, che si è idealmente gettata alla spalle un anno e mezzo di pandemia con il FTSE MIB che è tornato sopra quota 25.000 punti, soglia che aveva toccato nell'intraday martedì e il 18 maggio, ma che non vedeva in chiusura dal 20 febbraio 2020. L'indice milanese ha finito la sua corsa a quota 25.056 punti, vicino al picco dei 25.483 di febbraio 2020.
Bene anche il CAC 40 di Parigi, mentre sono rimasti più indietro il DAX 30 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e il Ftse 100 di Londra. E l’attenzione è già rivolta al 28 maggio, quando in calendario ci sarà il dato sulle spese per consumi americani, importante per valutare le pressioni inflazionistiche. In questo clima, gli acquisti in Europa si sono concentrati – in scia con Wall Street – su materie prime, auto e banche.
Bene Wall Street con dato sussidi e maxi budget Biden
Andamento positivo per la Borsa americana, dopo che negli Stati Uniti, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione è diminuito di 38.000 unità a 406.000. Si tratta del miglior dato dall'inizio della pandemia (ovvero dal 14 marzo 2020), con le attese che erano per un dato a 425.000. La seconda lettura del Pil, del primo trimestre, invece, è risultata inferiore alle stime, confermando il dato preliminare di una crescita del 6,4%, le attese erano per un +6,6%. Delude anche il dato sugli ordini di beni durevoli, scesi dell'1,3% mentre ci si aspettava un aumento dello 0,9%. Si è trattato del secondo calo negli ultimi dodici mesi. E poi c'è il maxi piano Biden che sarà incentrato sulla classe media e prevede ingenti fondi per la sanità, le infrastrutture e l'istruzione, porterebbe le spese federali a livelli mai più visti dopo la Seconda guerra mondiale, con un deficit sopra i 1.300 miliardi di dollari nel corso del prossimo decennio.
Banche sempre in focus tra gli scenari di risiko bancario
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, gli acquisti hanno sostenuto tutto il comparto auto, in scia a quello europeo, con Cnh Industrial, Stellantis e Pirelli in vetta al listino. Sotto i riflettori Banco Bpm, sempre al centro degli scenari sul consolidamento del settore, così come Bper, con le ipotesi di un matrimonio con la Popolare di Sondrio, dopo la salita di Unipol nell'istituto valtellinese, pesano sulle azioni della banca, che vede allontanarsi l'altro candidato per un possibile merger, il Banco Bpm. In coda Recordati e le utility.
Il calcio quotato corre con il toto-panchine, rally per la Roma
Il valzer degli allenatori scatena l'euforia sul calcio quotato con Juventus Fc e soprattutto Roma in rialzo a Piazza Affari ormai da diverse sedute. La notizia più fresca, che dovrebbe essere ufficializzata a breve, è il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera dopo due anni in cui Maurizio Sarri prima e Andrea Pirlo poi non si sono in buona sostanza dimostrati all'altezza del tecnico livornese, che con la Juventus ha conquistato cinque scudetti e disputato due finali di Champions League. Anche il nuovo arrivo sulla panchina della Roma, con Jose Mourinho, ha scatenato non soltanto l'immaginario dei tifosi giallorossi ma anche gli operatori di Piazza Affari, anche se - va ricordato - il titolo ha un flottante limitato. Dallo scorso 4 maggio, giorno in cui è stato annunciato l'arrivo dello «Special One», il titolo ha guadagnato il 73% e 100 milioni esatti di capitalizzazione.
Bitcoin prosegue il recupero, viaggia in area 40.000 dollari
Prosegue il recupero del bitcoin che oggi viaggia intorno ai 40 mila dollari. La regina delle criptovalute, attualmente, si attesta a 40.172 dollari, in progressione del 2,09% nelle ultime 24 ore.
BoT, assegnati semestrali per 6 mld, rendimento scende
Rendimento in calo per i BoT semestrali assegnati dal Tesoro. Sono stati emessi 6 miliardi di Buoni a 6 mesi scadenza 30/11/2021 spuntando un rendimento pari a -0,504%, in flessione di 2 centesimi rispetto all'asta del mese precedente. Non brillante la domanda che si è attestata a 8,013 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,34. Il regolamento dell'asta cade sul prossimo 31 maggio.
Spread chiude in calo a 111 punti
Chiusura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund sul secondario telematico Mts. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005422891) e il pari scadenza tedesco è indicato a 111 punti base, uno in meno della vigilia. Il rendimento dei titoli decennali italiani chiude allo 0,94%, in leggero rialzo rispetto allo 0,92% dell'ultimo riferimento.
Piatto il petrolio, l'oro resta sui massimi da 4 mesi
Piatto il greggio, con la prospettiva che la produzione iraniana possa tornare sul mercato se le sanzioni su Teheran saranno ritirate.
Oro stabile vicino ai massimi dall'8 gennaio. «Il tentativo di ripresa del dollaro non ha frenato la forza dell'oro vista negli ultimi giorni - dicono gli analisti di ActivTrades - il prezzo sta sfidando la zona di resistenza a 1.900 dollari, mentre la tendenza principale sembra ancora positiva per il lingotto». Da un punto di vista tecnico, l'oro sembra «sulla buona strada per continuare la sua ripresa, con un potenziale obiettivo nell'area di 1.940- 1.950 dollari. Viceversa, un calo sotto i 1.870 dollari sarebbe il primo segno di debolezza», sottolineano.
La fiducia delle imprese e dei consumatori ai livelli pre-Covid
A maggio il clima di fiducia delle imprese accelera fortemente rispetto alla tendenza positiva in atto da dicembre 2020, raggiungendo il livello più elevato da febbraio 2018. L’indice di fiducia dei consumatori, in risalita per il secondo mese consecutivo, si avvicina al livello di febbraio 2020 segnalando un recupero completo rispetto alla caduta dovuta all’emergenza sanitaria. A maggio, dunque, l'Istat stima in Italia un marcato aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 102,3 a 110,6) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 97,9 a 106,7). In miglioramento, ma meno delle attese, invece la fiducia dei consumatori tedeschi.
(Il Sole 24 ore Radiocor)
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