Lo stop al vaccino Astrazeneca spegne le Borse. A Milano (+0,1%) svetta Terna
Il vaccino della casa anglo-svedese è oggi stato sospeso da Olanda, Germania, Italia e Francia . Anche Wall Street, dopo una partenza da record, ha rallentato il passo per chiudere comunque positiva
di Eleonora Micheli e Flavia Carletti
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Le Borse europee hanno frenato sul finale, risentendo della notizia che il vaccino di Astrazeneca è stato sospeso in mattinata in Olanda, poi nel pomeriggio in Germania, Italia e Francia. Gli investitori temono a questo punto che ci siano dei rallentamento nella tabella di marcia del piano vaccinale e dunque anche nella tempistica di ripresa dell’economia. Milano ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,11%. Lo spread si è attestato a 93 punti, stabile sui livelli di venerdì. Hanno chiuso Francoforte e Parigi. Anche Wall Street, dopo un avvio in vivace rialzo su nuovi livelli record, ha rallentato il passo per chiudere poi positiva: il Dow Jones sale dello 0,53% a 32.952,28 punti, il Nasdaq avanza dell'1,05% a 13.459,71 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,64% a 3.968,39 punti. Si sono distinte le Terna, in rialzo di oltre il 4%.
Seduta a doppia faccia, sotto la lente i dati cinesi
La seduta delle Borse europee è stata a due facce. Fino al primo pomeriggio i listini erano ben impostati sospinti in alto dai dati incoraggianti pubblicati in Cina. dove nei primi due mesi del 2021 le vendite al dettaglio sono crescite del 33,8% , mentre la produzione industriale ha fatto segnare +35,1%. Il dato sulla produzione industriale è risultato superiore alle attese degli analisti (+30%). Anche le vendite al dettaglio hanno battuto le aspettative (31,3%) . Per altro sono risultate in crescita del 6,4% anche rispetto allo stesso periodo del 2019.ID'altra parte il rovescio della medaglia continua a essere rappresentato dal rischio che un recupero dell'economia più rapido del previsto porti a un surriscaldamento dell'inflazione e alla fine anticipata delle misure ultra espansive da parte delle banche centrali. Il rendimento del Treasury decennale, pur diminuendo, è rimasto attorno all'1,6%. Ad ogni modo le Borse europee hanno frenato nel pomeriggio dopo le notizie sulla sospensione del vaccino di Astrazeneca. In verità Francoforte è sempre rimasta un passo indietro anche a causa della caduta di consensi dei cristiano democratici nelle elezioni regionali in Baden Wuerttemberg e in Renania Palatinato: una caduta per il partito della cancelliera Angela Merkel che arriva a sei mesi dalle elezioni federali. L'esito, secondo alcuni operatori, ha indotto una generalizzata cautela sui mercati finanziari europei con un ritorno di acquisti sui titoli di Stato europei. Intanto sale l'attesa per le mosse delle banche centrali (BoE, BoJ, ) con gli occhi che saranno puntati sulla Fed. Jerome Powell, il numero uno dell'istituto americano, si trova di fronte ad un sentiero molto stretto, trail lasciare che i tassi salgano indisturbati rischiando di dover correre più in avanti ai ripari se il focolaio inflazionistico non si spegnerà o fare il pompiere richiamando il ruolo della BC nel dover assicurare la stabilità finanziaria. La Fed inoltre pubblicherà le nuove stime su crescita ed inflazione e la nuova “nuvola dei tassi” (i cosiddetti “Dots”, le proiezioni sui tassi dei membri Fed), che l’ultima volta indicava tassi fermi fino a tutto il 2023, mentre il mercato sconta un rialzo nel 2022 e 2 rialzi e mezzo nel 2023".
A Milano spicca Terna, Stellantis stacca dividendo Faurecia
A Milano, tra i titoli, riflettori puntati su Leonardo - Finmeccanicao (+4,17%), che ha avviato l'Ipo al Nyse su 31,9 milioni di azioni della controllata Usa Drs, fissando un range di prezzo tra 20 e 22 dollari per azione, con l'obiettivo di incassare circa 700 milioni di dollari. Forti acquisti su Terna (+4,69%), sull'onda del possibile ingresso del titolo nel paniere S&P Global clean energy index. Tra le azioni milanesi a maggiore capitalizzazione, si sono messe in luce le Stellantis al netto della distribuzione ai soci delle azioni Faurecia e della parte cash prevista (che vale 0,91 euro per azione rispetto alla chiusura di venerdì). «Nonostante la distribuzione Faurecia non cambiamo il nostro target price di 18,4 euro per azione», hanno spiegato gli analisti di Banca Akros, sottolineando che Stellantis quota 7 volte gli utili per azione attesi per il 2021 e 5,5 volte le stime per il 2022, a fronte del multiplo medio di 9,3 volte per i costruttori occidentali (7,8 sugli utili attesi 2022). Hanno emesso un giudizio positivo sulle Stellantis anche gli esperti di Deutsche Bank. Inwit, inoltre, è salita del 3% e e Stmicroelectronics del l'1,85%. Nexi ha chiuso in coda al Ftse Mib con una flessione del 2,56%, in una seduta di vendite anche per il comparto petrolifero:Tenaris -2,48%, Enii -0,81% e Saipem -0,49%. Debole anche Enell (-0,9%) nel giorno in cui la società ha lanciato una offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares di Enel Américas, fino a un massimo di 7.608.631.104 azioni (comprese le Azioni rappresentate da ADS), pari al 10% dell’attuale capitale sociale della medesima società. Per lo più debole il comparto del risparmio gestito: Finecobank ha perso l'1,67%, Azimut l'1,49% e Banca Mediolanumlo 0,26%, mentre Banca Generalii ha guadagnato lo 0,54%. Sottotono anche i bancari: Bper -1,17%,Intesa Sanpaolo-0,68%, Unicreditt -0,45% e Banco Bpm +0,09%.
Astaldi crolla dopo annuncio del concambio con Webuild
A Piazza Affari,Astaldii ha terminato gli scambi in coda al listino con una flessione del 18,15%, mentre Webuild è salita del 3,15%. Questa mattina i cda di Astaldi e di Webuild hanno reso noto il concambio per l'operazione di scissione parziale proporzionale degli asset in continuità di Astaldi in Webuild: ai soci Astaldi saranno assegnati 203 azioni Webuild ogni 1000 possedute. Aspettando la pubblicazione dei conti giovedì, in evidenza Mondadori (+3,75%), con gli analisti che si aspettano buone indicazioni dall'area libri e un impatto positivo dai ristori per le attività museali.
A Parigi spicca Danone, finisce l'era Faber
In Europa, a Parigi (-0,17% il Cac40) in evidenza Danone (+2,89%), dopo che il cda del gruppo «ha posto fine alle funzioni» del presidente e ceo Emmanuel Faber «con effetto immediato». La decisione è arrivata dopo mesi di pressioni da parte di alcuni fondi attivisti che contestano la strategia dell’ormai ex-numero uno del colosso agro-alimentare. Alla Borsa di Francoforte (-0,28% il Dax30),Volkswagen ha messo a segno la migliore performance tra i titoli a maggiore capitalizzazione, salendo del 2,4%, nel giorno in cui ha presentato la strategia sulle batterie per veicoli elettrici al 2030 che prevede l'apertura di 6 fabbriche per produrle in Europa.
Euro sopra 1,19 dollari, giù il petrolio
Sul fronte dei cambi, l'euro passa di mano a 1,1933 dollari (1,1918 in avvio e 1,1933 venerdì in chiusura) e 130,139 yen (130,15 e 130,14), quando il biglietto verde vale 109,056 yen (109,18 e 109,02). Debole, infine, il prezzo del petrolio con il contratto consegna Aprile sul Wti a 65,01 dollari al barile (-0,91%) e quello consegna Maggio sul Brent del Mare del Nord a 68,55 dollari al barile (-0,97%).
L’agenda degli investitori prevede tra gli appuntamenti principali la riunione dei ministri delle finanze dell’Unione europea (in preparazione al Consiglio dei leader dei singoli paesi Ue) e Oltreoceano l’indice Empire della manifatture per la zona di New York. Quando l’Empire Manufacturing è positivo indica un miglioramento, se è negativo una contrazione dell’attività, che è monitorata su 200 aziende dello stato di New York. Il consenso lo stima in rialzo da 12 a 14 punti.
Ma la giornata clou della settimana sarà appunto mercoledì 17, quando si concluderà la riunione del comitato della Federal Reserve. Giovedì scorso la Banca centrale europea ha comunicato l’accelerazione degli acquisti di obbligazioni per calmierare l’inasprimento dell condizioni finanziarie, pur a parità di ammontare del Pepp, il piano anti-pandemico.
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