Borse d’autore firmate Tissa Fontaneda
Brand in crescita del 30% anno su anno e in espansione attraverso monomarca a Londra e Madrid, e presto in Italia
di Paola Dezza
3' di lettura
Una esperienza nel mondo della moda e degli accessori, da Swarovski a Louis Vuitton e poi a Loewe, dove è rimasta sei anni. Tissa Fontaneda ha avuto una vita, tra studi e lavoro, vissuta in giro per l’Europa. Tedesca di Monaco di Baviera, ha studiato a Torino e poi si è trasferita a Parigi per lavoro per approdare negli ultimi anni a Madrid, dove vive attualmente.
«Il mio brand nasce nel corso del 2010 - racconta -. E devo tutto il mio successo a una particolare interpretazione della nappa Cordero, nappa molto leggera che viene realizzata interamente in Spagna». Si tratta di un materiale difficile da produrre proprio per la conformazione a “bolle”, “bubble” che Tissa Fontaneda ha ideato e che ha conquistato la clientela: «La fabbrica che produce questa particolare pelle è una delle più famose in Spagna - prosegue -, e proprio con il loro team abbiamo sviluppato questo disegno innovativo con una tecnica particolare che è stata poi registrata».
Il brand si fonda su una collezione “core” molto forte, ricca di modelli che vengono riprodotti ogni anno. Ma anche di nuove borse introdotte grazie alla forte creatività della stilista.
«È proprio per i nostri prodotti classici e continuativi che siamo conosciuti» dice Tissa, che racconta come ogni anno la produzione viaggi intorno a 10mila –12mila pezzi: «Siamo ancora un brand piccolo, ma in grande crescita».
Le borse vanno dalla Simple matter, una borsa grande, dalla quale sono poi nate derivazioni come la Uptown, che ha un accessorio di corno e viene fatta da una ditta italiana. «Poi abbiamo un modello più piccolo con due pon pon - dice Tissa -. Ogni anno aggiungiamo qualche modello nuovo. Ne introduco troppi, mi dicono dalla produzione!».
Anche se i tempi per la produzione sono più lunghi di una borsa classica perché per realizzare il materiale Bubble ci vogliono almeno tre mesi: «Un operaio da noi realizza la borsa intera, non abbiamo personale specializzato solo per singoli pezzi del prodotto» spiega.
La collezione appena lanciata, ispirata alle Quattro Stagioni di Vivaldi, è disponibile in bellissimi colori che vanno dalle sfumature del verde e del marrone al rosa ciclamino e al turchese. Alle borse si affiancano piccole capsule collection di cappotti e di capi in cachemire.
Intanto procede spedita l’apertura dei negozi monomarca in Europa. Solo qualche week end fa è stato inaugurato il negozio di Belgravia, a Londra, e a seguire la boutique nel centro di Madrid. Nel mirino c’è anche l’Italia, ma «bisogna studiare bene dove aprire - dice l’intervistata -, vendiamo bene a Venezia da Macri, a Bolzano allo Studio Rilly e in generale dove c’è molto turismo».
Anche se l’e-commerce ha avuto successo, la borsa per la sua particolarità rimane un oggetto da vedere e toccare. Le bolle morbide al tatto vanno viste e accarezzate, fanno sapere dal team.
«Siamo una ditta indipendente, con una ottima crescita organica - conclude Tissa -. L’anno scorso siamo cresciuti del 30%. Il fatturato è intorno ai 4 milioni con otto dipendenti in ufficio e showroom, ai quali bisogna aggiungere il personale dei negozi (tre dipendenti). Ci sono poi i collaboratori esterni». La crescita sale anche lontano dall’Europa dove ci sono oggi due showroom in Sud America.
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