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Le Borse rimbalzano dopo la paura per Omicron, Milano chiude a +1,8% con oil e banche. Wall Street si riscatta

Riscatto dei listini che hanno recuperato terreno spinti dai petroliferi. A Piazza Affari brillano Saipem (+4,1%) ed Eni (+2,9%). Fermento nel settore del credito con UniCredit (+3,5%) e Banco Bpm (+3,3%). Nuovi record per i prezzi del gas in Europa

di Enrico Miele e Paolo Paronetto

Aggiornato alle 17:35

La Borsa, gli indici del 21 dicembre 2021

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Rimbalzo riuscito per le Borse europee, che si sono messe alle spalle la difficile giornata della vigilia e hanno recuperato terreno, nella seduta del 21 dicembre, spinte dagli acquisti sui titoli del petrolio e sul comparto bancario. Non così il giorno prima quando i listini avevano risentito dei timori legati alla diffusione della variante Omicron del coronavirus, che rimane comunque al centro dell'attenzione degli investitori, nonché dello stop la maxi-piano Usa su clima e welfare "Build back better". A Piazza Affari il FTSE MIB ha così chiuso con un netto rialzo ed è l'indice migliore a livello continentale. Seduta positiva anche per Madrid (IBEX 35), Francoforte (DAX 30) e Parigi (CAC 40).

Wall Street rimbalza dopo tre giorni di vendite

In rialzo anche Wall Street dopo i recenti sell-off dovuti alla diffusione della variante Omicron. Il Dow Jones chiude in progresso dell’1,61%, l’S&P 500 segna +1,78%, il Nasdaq +2,4 per cento. Il cauto ottimismo sui mercati è legato all'apertura del senatore Joe Manchin a discutere ancora con il presidente Joe Biden del piano di spesa "Build Back Better" (i due hanno parlato al telefono). Sul fronte Covid, Biden parlerà alla nazione alle 20:30 (ora italiana) per annunciare alcune novità per contrastare la diffusione del contagio. Nella prima parte di seduta il Dow Jones ha guadagnato circa 355 punti (+1%), lo S&P 500 circa 42 punti (+0,9%) e il Nasdaq ha raggiunto quota 156 punti (+1%).

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Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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A Piazza Affari al top Saipem e UniCredit

Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, il prezzo del petrolio in deciso recupero ha sostenuto i titoli del settore energetico, a partire da Saipem ed Eni. Bene anche le banche, mentre il mercato continua a interrogarsi sul destino dei due principali dossier aperti nel comparto: Banca Mps e Bca Carige. In luce in particolare Unicredit, Banco Bpm e Banca Pop Er. Proprio il consiglio di amministrazione dell'istituto modenese in queste ore valuterà che strategia adottare sull'istituto ligure dopo il "no" del Fondo interbancario all'offerta presentata la scorsa settimana. In calo invece Davide Campari, Moncler e Generali con l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone che continua a comprare azioni della compagnia assicurativa e ha superato l'8%.

«L'incertezza globale rimane elevata - dicono gli analisti di ActivTrades - poiché gli investitori faticano a valutare in che modo questa nuova ondata influenzerà le economie, soprattutto in un momento in cui le politiche monetarie di alcuni paesi si fanno più aggressive». Questa situazione, notano, fornisce un forte supporto per i rifugi sicuri come l'oro con gli investitori che comunque riducono la loro esposizione alle azioni, «interrompendo il rally di Babbo Natale che tutti stavano aspettando».

Petrolio in salita, non si ferma la corsa del gas

Il petrolio recupera parte delle perdite della seduta di lunedì 20 dicembre, dovute all'accelerazione dei contagi e allo stop al maxi-piano di investimenti Usa che sono alla radice della discesa. Intanto, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, non si ferma la corsa del gas che super i 160 euro al megawattora su nuovi record dopo che la quantità di gas nella stazione tedesca di Mallnow, dove termina il gasdotto Yamal Europe, è scesa a zero nelle prime ore di stamattina secondo i dati dell'operatore Gascade. Una situazione che costringerebbe l'Europa a far ricorso alle riserve in un periodo di basse temperature e elevati consumi a cui le fonti rinnovabili non possono far fronte in maniera sufficiente. Non sono chiare, secondo gli analisti citati da Bloomberg, le ragioni alla base di questa minore fornitura russa nel gasdotto che va dalla Siberia nord-occidentale alla Germania attraverso Bielorussia e Polonia.

Spread chiude a 130 punti, tasso oltre soglia 1%

Chiusura, infine, in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il titolo di pari durata tedesco è indicato a fine seduta a 130 punti base, dai 129 punti del closing del 20 dicembre. In salita più netta il rendimento del BTp decennale benchmark, che si riaffaccia oltre la soglia dell'1%, all'1,01%, dallo 0,94% del riferimento finale della vigilia.


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