Neppure Wall Street risveglia l'Europa. Piazza Affari frenata dall'effetto cedole
Con Francoforte e Zurigo chiuse per festività, gli indici chiudono la seduta in lieve rialzo. Su Milano (-0,34%) pesa il maxi stacco dei dividendi
di Cheo Condina ed Enrico Miele
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L’onda lunga delle riaperture e delle campagne vaccinali anti-Covid, che sta migliorando le prospettive di ripresa dell’economia, continua a far sentire i suoi effetti sui listini europei, che chiudono in rialzo, ma senza troppa convinzione, la prima seduta della settimana (la migliore è Amsterdam a +0,5%).
Orfani dei mercati tedeschi e svizzeri, chiusi per festività, gli investitori si sono concentrati soprattutto sui titoli legati al comparto dei viaggi e a quello tecnologico (in scia al Nasdaq). A dare una mano il rimbalzo del petrolio, dopo i timori legati a un eccesso di offerta, mentre la Cina si è detta pronta a intervenire per stoppare l’aumento dei prezzi delle materie prime (e regolamentare le criptovalute) e gli operatori attendono indicazioni dalla due giorni del Consiglio europeo iniziata a Bruxelles.
In questo clima, il FTSE MIB chiude con un passivo dello 0,34% dovendo tuttavia fare i conti con lo stacco delle cedole di molte big, che pesano per uno 0,89% sull’indice. Frenati dalle cedole, in fondo al listino Italgas (-4,6%), Generali (-4,3%) e Unipol (-3,2%). All’opposto le migliori sono Bper (+4,3%) e Amplifon (+2,5%). Fuori dal paniere principale, sale la Juventus Fc (+1,6%) che festeggia così la qualificazione per la prossima Champions League.
Sul mercato dei cambi, l'euro si rafforza e passa di mano a 1,2219 dollari (contro 1,2187 venerdì in chiusura) e 132,87 yen (132,76), mentre il biglietto verde vale 108,73 yen (108,94). Balzo il petrolio con il contratto sul Wti consegna luglio a 65,3 dollari al barile (+2,7%) e quello di pari scadenza sul Brent a 68 dollari (+2,4 per cento).
Secondo gli analisti di Unicredit, l'attività è stata ridotta su tutti i listini continentali proprio per la festività. In assenza di dati macro rilevanti, parte l'attesa per la prossima riunione della Banca centrale europea, prevista per il 10 giugno prossimo. Resta sempre alta l'attenzione all'evoluzione della pandemia con i principali produttori di vaccini contro il Covid-19, i Paesi del G20 e il Fondo monetario internazionale che venerdì si sono impegnati per accelerare la vaccinazione anche nei Paesi più poveri, per poter dare slancio alla ripresa economica mondiale. Parte anche una due giorni di meeting per il Consiglio europeo a Bruxelles, con al centro temi legati al clima, alla pandemia, alle relazioni con la Russia e ai rapporti commerciali con il Regno Unito post-Brexit.
Wall Street inizia bene la settimana, balzo del Nasdaq
Viaggia in rialzo Wall Street, trascinata dal Nasdaq. Gli investitori sono confortati dal passo della ripresa economica e dal calo dei casi di Covid-19 negli Stati Uniti e sono anche meno spaventati dall'inflazione. S&P 500 e Dow Jones sono reduci da due settimane consecutive in calo, mentre il Nasdaq, spinto dai tech, ha chiuso l'ultima settimana in rialzo. Sul fronte macroeconomico, oggi ha deluso il dato sull'attivita' economica nazionale statunitense ad aprile, misurato dalla Federal Reserve di Chicago, sceso da 1,71 (dato di marzo confermato) a 0,24 punti, contro attese per un dato a 1,1 punti, restando comunque in espansione. L'indice che misura la media degli ultimi tre mesi e' sceso da 0,35 a 0,07.
A Milano «effetto cedola» per 18 Big
L'andamento del listino principale di Milano è influenzato dallo stacco cedola di 18 big, ovvero A2a (0,08 euro), Amplifon (0,22 euro), Azimut (1 euro), Bper (0,04 euro), Banca Mediolanum (0,0267 euro), Buzzi Unicem (0,25 euro), Diasorin (1 euro), Eni (0,24 euro), Generali (1,01 euro), Interpump Group (0,26 euro), Intesa Sanpaolo (0,0357 euro), Inwit (0,3 euro), Italgas (0,277 euro), Moncler (0,45 euro), Prysmian (0,5 euro), Recordati (0,55 euro), Unipol (0,28 euro) e Tenaris (0,1149 euro). In generale, buon andamento dei titoli bancari, con Bper in cima al Ftse Mib nonostante lo stacco cedola, e Banco Bpm che segue a ruota, tra le peggiori invece Italgas, Generali e Unipol. Andamento positivo anche per Saipem, che approfitta dell'accelerata del petrolio.
La Juve brinda alla Champions, balzano le popolari
Nel listino principale, si sono messe in luce anche Poste Italiane (+1,7%) e tra gli istituti di credito Banco Bpm (+1,7%) in attesa di novità sul fronte delle possibili fusioni bancarie. Bene il risparmio gestito con Banca Generali (+1,6%) e Banca Mediolanum (+1,1% con cedola). Beneficia dello sprint dei tecnologici a livello europeo anche la italo-francese Stmicroelectron (+0,9%) mentre più indietro si trovano la holding Exor (-0,3%) ed Enel (-0,4%). La cedola pensa, tra gli altri, anche suIntesa Sanpaolo (-0,5%), Tenaris (-1,1%), A2a (-2,6%) ed Eni (-1,7%). Fuori dal paniere principale, invece, è salita la Juventus Fc(+1,6%) che all’ultima giornata utile di campionato ha strappato il biglietto per l'Europa, che fa la differenza per il bilancio delle società. Infatti, gli effetti della mancata partecipazione alla competizione sono stati stimati dal Report Calcio della Figc (realizzato da PwC su base empirica sui casi riscontrati tra il 2014 e il 2019), in un impatto economico in circa 75 milioni di mancati introiti, basandosi su una media ricavata dai casi degli ultimi anni. Se la Juventus non fosse riuscita a qualificarsi alla Champions, quindi, il prossimo anno avrebbe giocato in Europa League, che consente introiti quasi dimezzati rispetto alla competizione "regina".
Tra le «piccole» corrono Friulchem e Neosperience
Sull'Aim Friulchem accelera ed è stata fermata in asta di volatilità quando guadagnava il 9,79% a 1,29 euro per azione, livello che non si vedeva dal 20 gennaio scorso. Alla fine ha chiuso in rialzo del 12,34%. A fare da traino al titolo è il fatto che la società farmaceutica, quotata all'Aim di Borsa Italiana, ha acquistato dalla multinazionale francese Vibac Sa, uno stabilimento produttivo per il settore veterinario a Magny-en-Vexin alle porte di Parigi. A passo rapido anche Neosperience, che ha messo sul mercato Sofia, il primo assistente in realtà virtuale e aumentata basato sulla piattaforma Neosperience Cloud e sulla tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale GPT-3 di OpenAI.
Spread in calo a 115 punti
Andamento positivo per i BTp scambiati sul secondario telematico MTs con lo spread con i Bund che si chiude leggermente rispetto al finale di venerdì. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005422891) e il pari scadenza tedesco è indicato a 115 punti base dai 116 punti base del closing precedente. Scende ancora il rendimento del BTp decennale benchmark all'1,03% (1,04% venerdì).
Tokyo chiude in leggero rialzo una seduta contrastata
La Borsa di Tokyo ha chiuso in lieve rialzo una seduta contrastata che ha puntato al rialzo dopo un avvio negativo. La piazza nipponica non ha avuto particolari spunti dalla seduta interlocutoria di venerdì a Wall Street. Secondo gli operatori è prevalsa la fiducia per l'accelerazione della campagna vaccinale anti Covid con l'autorizzazione dei vaccini AstraZeneca e Moderna che finora non erano stati autorizzati nell'arcipelago e l'apertura dei primi due Hub. La campagna vaccinale in Giappone è solo agli inizi (2% della popolazione immunizzata).
Greggio torna ad accelerare
Il prezzo del petrolio in rialzo con il contratto sul Wti consegna luglio a 65,2 dollari al barile (+2,6%) e quello di pari scadenza sul Brent sfiora i 68 dollari (+2,3%). «Le borse sono in rialzo, la propensione al rischio sembra ancora dominante sui mercati e il dollaro è in calo. Questi elementi stanno creando il mix perfetto per il barile ed entrambi i benchmark, Wti e Brent, sono in rialzo di oltre un punto. Nonostante alcune correzioni temporanee, la tendenza principale appare ancora positiva», hanno detto gli analisti di ActivTrades.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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