L'intesa Usa-Cina spinge le Borse ai massimi, Milano chiude al top da maggio 2018
I mercati azionari avanzano anche in attesa per le decisioni delle banche centrali di Stati Uniti e Giappone. Le elezioni in Umbria e Turingia non scuotono lo spread. Borsa Usa in rialzo: vola Tiffany dopo l'Offerta di Lvmh. Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,38%. Parigi ai massimi dal 2007
di Andrea Fontana e Cheo Condina
Le ultime da Radiocor
***Edison: avvia arbitrato contro americana Venture Global sul gas liquefatto
*** BTp Valore: ordini nel terzo giorno a quota 4,2 mld, in totale a 14,8 mld
Borsa: Milano si risolleva nel finale e riagguanta la parita', brilla St (+3%)
2' di lettura
I nuovi record dell'S&P 500 a Wall Street, spinta dall'ottimismo del presidente Usa Donald Trump sull'imminente accordo Usa-Cina (potrebbe arrivare già a metà novembre, al vertice Apec in Cile), danno benzina alle Borse europee che chiudono tutte in territorio positivo. Alla fine tra le migliori c'è Milano, che archivia la giornata in rialzo dello 0,38% ai massimi da maggio 2018. Anche Francoforte tocca il top da giugno 2008 e Parigi addirittura da dicembre 2007 nonostante un risicato rialzo dello 0,15%. Piazza Affari è spinta dai titoli del comparto industriale, in particolare da quelli più esposti all'export come Pirelli & C(+4,2%) e Stmicroelectron (+2,2%); vola anche Salvatore Ferragamo, che balza del 4,2% sfruttando l'effetto Tiffany. Quest'ultima, dopo l'Offerta lanciata da Lvmh a circa 120 dollari per azione, vola intanto a Wall Street con un rialzo del 30% ormai a quota 130 dollari. A Milano, invece, qualche realizzo su Moncler(-1,8%) dopo la fiammata di venerdì; deboli anche le utility ed Eni, che cede lo 0,7%. Tra le valute, euro in calo a 1,109 dollari a due giorni dalla decisione della Federal Reserve che dovrebbe tagliare ulteriormente i tassi di interesse Usa; la divisa unica vale inoltre 120,94 yen mentre il cross dollaro/yen si attesta a 109. Il petrolio è in calo dell'1% con il Wti a 56 dollari al barile. Infine lo spread Btp/Bund chiude in lieve rialzo a 143 punti base dopo la sconfitta elettorale subita dalla maggioranza in Umbria.
Intanto sale l'attesa per le decisioni della Federal Reserve (mercoledì) e della Banca centrale giapponese (giovedì) sulle politiche monetarie di Stati Uniti e Giappone. Tra i listini Ue chiude un po' più debole Londra in attesa del voto del Parlamento inglese sulla proposta del premier Johnson di andare alle elezioni a metà dicembre. Intanto, secondo quanto annunciato dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, i 27 Paesi dell'Ue hanno dato il proprio parere positivo allo slittamento della Brexit al 31 gennaio.
Sull'Aim Italia, esordio con balzo del 31% per Arterra Bioscience, specializzata nelle biotecnologie. Giù invece Trawell che ha dimezzato il proprio margine operativo lordo nei primi nove mesi dell'esercizio corrente e ha rivisto il proprio piano industriale.
Minimo rialzo dello spread Bund-BTp con il differenziale di rendimento salito a quota 142 punti dai 140 della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del BTp decennale sale all'1,08%. Inizialmente una maggiore volatilità sui titoli di Stato italiani è stata alimentata la vittoria della destra alle elezioni regionali in Umbria e la performance deludente della coalizione Ms5-Pd. Un evento che rischia di compromettere la tenuta dell’esecutivo attualmente in carica. In Germania nel week end le elezioni in Turingia hanno visto il balzo di consensi per il partito di estrema destra Alternative fuer Deutschland.
In mattinata tutte le Borse asiatiche hanno chiuso tutte in territorio positivo con l’indice CSI300 della Borsa di Shanghai in rialzo dello 0,76%; il Nikkei 225 della piazza di Tokyo che ha guadagnato lo 0,3% e l’Hang Seng di Hong Kong che ha messo a segno un rialzo dello 0,8%. I listini cinesi sono stati spinti dal comparto tecnologico dopo la volontà espressa dal presidente Xi Jinping di voler accelerare gli investimenti nella tecnologia blockchain.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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