Europa prosegue il rally. Milano (+0,8%) supera i 27mila punti, spread sale a 141
Gli occhi restano puntati sulla rapida diffusione della variante Omicron. Il rendimento del decennale vola all'1,13%. A Piazza Affari sugli scudi Cnh, in vista dello spin off di Iveco
di Eleonora Micheli e Paolo Paronetto
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Seduta di rialzi per le Borse europee, mentre si avvicina la fine dell’anno. Gli investitori, dopo la pausa natalizia, sono tornati a fare acquisti, confortati anche dall’andamento positivo di Wall Street, nonostante la pandemia faccia ancora paura, con voli cancellati e nuove restrizioni introdotte in numerosi stati. A Milano il FTSE MIB ha di nuovo superato la soglia dei 27mila punti (ha chiuso a 27.231), riavvicinandosi al top dell’anno di 27.868 punti toccato in chiusura a metà novembre. L’indice ha guadagnato l 0,8%, nonostante lo spread sia salito a 140,9 punti, con il rendimento del decennale balzato all'1,13% dall'1,05% della scorsa settimana. Sono andate bene anche Francoforte (+0,5%), Parigi (+0,76%) e Amsterdam (+0,86%), mentre è rimasta chiusa Londra per festività. Wall Street chiude in rialzo con lo S&P 500 a un nuovo record. Il Dow Jones sale dello 0,98% a 36.302,38 punti. Il Nasdaq avanza dell’1,39% a 15.871,26 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,38% a 4.791,19 punti.
Così i listini europei, nonostante un avvio incerto, sono ripartiti con il piede giusto dopo la pausa natalizia, confermando il rally che aveva portato l'Eurostoxx 50 a guadagnare circa il 4,5% dal 20 dicembre scorso. Gli investitori hanno valutato la promessa di maggior sostegno all'economia reale arrivata nel week end da parte della Banca centrale cinese, pur continuando a tenere sotto osservazione l'andamento della pandemia di coronavirus e le misure decise dai governi per cercare di fronteggiarla. E' tenuta sotto osservazione la variante Omicron, che tuttavia, in base a recenti studi, è molto più contagiosa, ma al tempo stesso meno aggressiva.
Corre Cnh nell'attesa di Iveco. In evidenza anche Diasorin
A Milano si sono messe in evidenza le Cnh Industrial(+2,47%), che hanno toccato nuovi massimi storici dopo il via libera dell'assemblea allo spin off di Iveco, titolo che farà il suo esordio a Piazza Affari il 3 gennaio. E' stato ricordato che ogni titolare di azioni ordinarie Cnh riceverà una azione ordinaria Iveco ogni cinque azioni Cnh detenute. Le azioni ordinarie di Cnh in circolazione quoteranno "ex-assegnazione" dal 3 gennaio 2022 e la record date per l’assegnazione sarà il giorno 4 gennaio 2022 sia su Euronext Milan sia su Nyse. Le azioni ordinarie Iveco daranno titolo a dividendo a partire dal primo gennaio 2022. Intesa Sanpaolo e UniCredit Bank, filiale di Milano sono stati gli sponsor dell’operazione. Gli studi legali Legance-Avvocati Associati e Freshfields Bruckhaus Deringer LLP hanno assistito Iveco Group, mentre Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ha assistito gli sponsor. La società di revisione di Iveco è Ernst & Young. E' inoltre andato bene il comparto farmaceutico, al centro dell'attenzione per l'appeal M&A del settore diagnostica, nonché per la ritrovata centralità dei test nelle strategie di lotta al Covid in molti Paesi. In particolare negli States, nel giorno della vigilia di Natale, l'americana Quidel ha annunciato l'acquisizione di Ortho Clinical Diagnostics Holdings attraverso una offerta che valorizza la società circa 6 miliardi di euro e che mette sul piatto azioni e contanti con un premio complessivo del 25% sui valori di Borsa pre annuncio. L'operazione farebbe nascere il settimo operatore globale della diagnostica. Diasorin ha guadagnato così il 2,91%.
Bene St, in retromarcia Generali e Inwit
Tra le blue chips sono state gettonate le Stmicroelectronics (+2,26%), in scia a un settore tecnologico tornato a correre in tutta Europa (+1,33% il sottoindice Stoxx). Sono andate bene le Moncler (+1,78%), le Finecobank (+1,76%), leAmplifon (+1,74%) e le banche, guidate dal +1,65% di Banca Pop Er. Bilancio in rosso invece per Generali (-0,46%) e Inwit(-0,67%). Hanno chiuso sotto la parità anche Prysmian (-0,12%), Italgas (-0,24%), Telecom Italia(-0,37%) e Terna (-0,45%). Nel resto del listino si sono messe in luce Lindbergh (+23,31%), Directa Sim(+22,06%) e Alfio Bardolla(+8%), mentre le vendite hanno colpito Conafi (-5,71%),Wm Capital(-5,99%) e Mit Sim(-9,43%). +2,9% per Bioera. La società ha reso noto di non poter procedere con la prevista fusione per incorporazione di Helon. Fidital Revisione, che era stata nominata dal Tribunale di Milano come esperto comune per Bioera ed Helon per redigere una relazione sulla congruità del rapporto di cambio delle azioni ha infatti ritenuto «non adeguate le metodologie valutative applicate agli amministratori circa la determinazione del rapporto di cambio».
In Europa bene il lusso, gettonata la società di idrogeno Nel
Tra i principali titoli europei, nel settore sanitario Roche ha messo a segno un +0,94% alla Borsa di Zurigo dopo avere ottenuto dall'ente sanitario degli Stati Uniti, la Food and Drug Administration, l'autorizzazione all'utilizzo d'urgenza per il suo autotest per il Covid-19, che sarà disponibile in tutti gli Usa a partire da gennaio. A Parigi la crescita dei casi di Covid ha premiato il settore pharma: il gigante dei laboratori di analisi Eurofins ha guadagnato l'1,82%, Sanofi è salita dello 0,81% e il fornitore di matariali per il comparto biofarmaceutico Sartorius Stedim Biotech ha preso l'1,71%. E' andato bene il settore del lusso, con Kering a +1,75% e Lvmh a +1,24%. Giornata positiva anche per il gruppo industriale di alta tecnologia Gorgé (+6,43%), che ha confermato di avere presentato un'offerta indicativa non vincolante per la connazionale iXblue. A Francoforte si sono distinte Infineon (+2,34%), Deutsche Post (+1,53%) e Merck (+1,24%), mentre Hellofresh ha perso l'1,46%. A Oslo la società dell'idrogeno Nel è balzata del 4,28% in seguito all'annuncio di una commessa da un cliente europeo, di cui non viene divulgato il nome, per un sistema di elettrolizzatore alcalino. La commessa ha un valore contrattuale di circa 3 milioni e l'impianto sara' consegnato nel 2022, con la prima produzione di idrogeno nel 2023.
Prosegue il recupero dell'euro. In rialzo il valore del greggio
Sul mercato valutario, l'euro si conferma forte nei confronti del dollaro e tratta a 1,1326 (da 1,1317 giovedì in chiusura), mentre l'euro/yen è a 130,07 (da 129,40). Dollaro/yen a 114,84 (114,34). In netto rialzo i prezzi del petrolio, che invece erano deboli in mattinata: il future febbraio sul Wti sale del 3,71% a 75,80 dollari al barile.
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