ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa settimana dei mercati

Le trimestrali hanno spinto il Ftse Mib, +2% in una settimana positiva per l’Europa

Nella seduta di venerdì, occhi sui dati Usa: ad aprile sono stati creati meno posti delle stime e la disoccupazione è salita al 6,1%, ma Wall Street ha aggiornato ancora i suoi record

di Andrea Fontana

Aggiornato alle 22.22 di venerdì 7 maggio

La Borsa, gli indici del 7 maggio 2021

5' di lettura

La settimana delle trimestrali delle principali big di Piazza Affari (da Enel a Stellantis, a Intesa Sanpaolo) consegna un altro rialzo per Piazza Affari che chiude la settimana con un incremento complessivo dell'1,95%: è stata comunque una ottava brillante per gran parte degli indici azionari europei (+2,7% Madrid, +2,3% Londra) che sono stati sostenuti dagli acquisti sulle società delle materie prime, dell'oil&gas e delle costruzioni. Si è scommesso cioè sulla ripresa delle attività e quindi sulla domanda in parallelo alle minori restrizioni decide dai governi e all'avanzare delle campagne di vaccinazione.
A Milano, Cnh Industrial (+11%) e Stellantis(+8%) sono state le migliori nel settore industriale, Unicredit (+9%) in quello del credito vista la sorpresa dei conti trimestrali. Due i titoli che hanno in qualche modo limitato il listino milanese: Tim (-8,33%), con il progetto di combinazione societaria tra gli asset infrastrutturali di Telecom e quelli di Open Fiber che sembra frenare, e Ferrari (-7,1%) per la rinvio della guidance 2022.

Venerdì il Ftse Mib +0,5%, maglia rosa al Dax30

La delusione per i posti di lavoro creati negli Stati Uniti ad aprile ha piegato il dollaro (1,21 per un euro) e spinto i titoli di Stato Usa ma ha dato solo una temporanea scossa alle Borse europee che invece hanno chiuso la settimana in buon rialzo guidate dai titoli tecnologici (con il Nasdaq a correre Oltreoceano: venerdì sera Wall Street ha chiuso in rialzo, Dow Jones +0,7% e Nasdaq +0,88%) e dalle società di viaggi e turismo: il dato americano è infatti un segnale per la Federal Reserve che sarà cauta nel cambiare rotta sugli acquisti di titoli e sui tassi. Francoforte, con la produzione industriale tedesca a crescere del 2,5% ad aprile, è stata la migliore anche perché trainata da Adidas grazie al rialzo dei target finanziari dopo la trimestrale.

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Piazza Affari ha chiuso le contrattazioni con un incremento contenuto del FTSE MIB che archivia comunque la settimana con un aumento complessivo vicino al 2%. Il freno è arrivato dalle banche - complice anche la fiammata dello spread - e da Telecom Italia (ancora sottotono dopo il crollo per le indiscrezioni sullo stop al progetto di combinazione societaria con Open Fiber negli asset di fibra ottica), ma anche dalle prese di beneficio su alcuni titoli protagonisti delle ultime sedute come Tenaris (ai massimi da oltre un anno e miglior titolo del Ftse Mib nel 2021), Davide Campari(ai massimi storici) e Leonardo(+5% nelle precedenti cinque sedute). Di contro è salitaUnipol grazie alle positive previsioni in vista dei conti e StMicroelectronics. In serata atteso il giudizio di Moody’s sul debito italiano: non previsti ritocchi al rating e all’outlook.

Analisti, dati Usa segnale per Fed, presto per cambio strategia

“I dati sui payroll Usa - è il commento di David Riley, Chief Investment Strategist, BlueBay Asset Management - hanno sorpreso ampiamente al ribasso a livello di aumento dei posti di lavoro, in contrasto con i recenti dati sull’economia statunitense, che mostrano una forte ripresa e una solida domanda di forza lavoro. I grandi miglioramenti nel settore tempo libero & ospitalità confermano che la riapertura dell’economia è in corso, mentre il calo di 18.000 posti di lavoro nel settore manifatturiero, compresi i 27.000 posti in meno in quello automobilistico, potrebbero riflettere il fatto che il calo dell’offerta ha impattato sulle assunzioni. Si è registrata anche una riduzione di 111.000 posti di lavoro nei servizi di assistenza temporanea. In generale i dati mensili sui payroll dovrebbero essere presi con le pinze, considerando che vi sono fattori occasionali, revisioni e aggiustamenti stagionali che potrebbero avere un impatto. Ma le dimensioni di questo calo non possono essere ignorate e giustificano l’approccio attendista della Fed, prima di considerare un tapering del suo programma di acquisto o di pensare a un rialzo dei tassi.

"Il deludente dato sulla creazione di posti di lavoro ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari - spiega Filippo Diodovich di IG Italia - Il dollaro ha mostrato un forte calo sulle piazze valutarie. Il dollar index paniere che misura la forza del dollaro contro le principali valute internazionali è sceso da 90,9 a 90,4 punti. Il cambio eurodollaro è saltato da 1,2060 fino a un massimo a 1,2130. Forti acquisti sul mercato obbligazionario che portano i rendimenti del Treasury decennale a scendere dall’1,57% all’1,50%. Sui mercati azionari l’effetto è stato più contrastato. Reazione positiva per gli indici tecnologici (Nasdaq 100 e Nasdaq Composite), forti oscillazioni per S&P500 e Dow Jones IA. Alla fine della seduta, però, Wall Street chiude con un nuovo record: il Dow Jones cresce dello 0,66% a 34.776,44 punti, lo S&P 500 dello 0,73% a 4.232,43 punti. Positivo anche il Nasdaq: + 0,88% a 13.752,24 punti.

I dati deludenti sul mondo del lavoro statunitense confermano le strategie ultra-accomodanti del presidente della FED, Jerome Powell. E’ troppo presto per iniziare le exit strategy dalle misure non convenzionali portate avanti dalla commissione operativa dell’istituto centrale".

Euronext lancia bond da 1,8 mld

Euronext, la principale infrastruttura di mercato paneuropea, ha lanciato un'offerta di obbligazioni senior in tre tranche da 600 milioni di euro ognuna, per un totale di 1,8 miliardi. I proventi netti dell'emissione saranno utilizzati per rifinanziare parzialmente l'acquisizione del Gruppo Borsa Italiana, completata il 29 aprile per un corrispettivo finale di 4,444 miliardi. Il bond sarà ammesso alla negoziazione sul mercato regolamentato di Euronext Dublin a partire dal 17 maggio 2021 e ha un rating "BBB" assegnato da S&P. Oltre che su altre piattaforme di trading elettronico, le obbligazioni a 5, 10 e 20 anni saranno negoziabili su Mts BondVision e Mts BondsPro.

Rame e minerali ferrosi ai massimi storici

I prezzi del rame e dei minerali ferrosi hanno raggiunto nuovi record, spinti dalla forte domanda, specialmente cinese, e da un dollaro non fortissimo. Il rame ha toccato la soglia di 10.260,50 dollari la tonnellata al London metal exchange (Lme), superando il precedente massimo toccato nel febbraio 2011. Contestualmente, il prezzo dei minerali ferrosi è arrivato a 202,65 dollari, massimo dal 2008 secondo l'indice di riferimento redatto da S&P Platts. La richiesta di rame proviene soprattutto dalla Cina, che assorbe metà della produzione mondiale e dopo qualche giorno di pausa dopo il primo maggio, la domanda ha avuto una forte ripresa, spingendo il prezzo. Il 19 marzo 2020, il rame ha toccato il suo minimo a 4.371 dollari e da allora ha cominciato la sua risalita, superando i livelli pre-pandemia.

Andamento dello spread Btp / Bund
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Spread allunga fino a 120 punti

Fiammata dello spread tra BTp e Bund che dopo un avvio su livelli non lontani del closing di giovedì 6 maggio(113 punti base) ha accelerato in tarda mattinata fino a sfiorare i 120 punti base, il massimo dall'insediamento del Governo Draghi. A spingere al rialzo lo spread BTp/Bund è stata soprattutto l'accelerzione del rendimento del BTp decennale benchmark, salito fino allo 0,98%, dopo le dichiarazioni del Governatore della Banca centrale della Lettonia, secondo cui la Bce potrebbe rallentare il ritmo degli acquisti di bond euro (programma Pepp) già a partire dal prossimo mese di giugno. La fiammata al rialzo è rientrata nel tardo pomeriggio con lo spread BTp/Bund che ha chiuso a 118 punti e con il rendimento del decennale italiano allo 0,97%.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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