Borse, l’Europa aspetta già la Fed. A Milano ancora rosso Ferrari
I mercati si attendono la conferma dell'attuale politica monetaria ultra accomodante della banca centrale Usa. Piazza Affari chiude a +0,16% tenuta a galla da petroliferi e utility. Il Cavallino rampante cede un altro 3,3%
di Paolo Paronetto e Cheo Condina
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Seduta fiacca per le Borse europee che vivono un lunedì di attesa per la due giorni della Fed, chiamata sia alle periodiche previsioni sui tassi da parte dei suoi banchieri centrali sia a dare, potenzialmente, indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria alla luce della fiammata inflativa.
Con Wall Street contrastata i listini del Vecchio Continente vivono così una giornata incolore, in cui comunque riescono a chiudere su nuovi massimi con Milano a +0,16% sostenuti dal comparto energetico, a sua volta galvanizzato dai nuovi rialzi del greggio. Il Wti guadagna un altro 0,9% a 71,5 dollari dopo che l'Aie ha previsto per il 2022 un ritorno della domanda ai livelli pre Covid.
Tutto ciò, proiettato su Piazza Affari, vede spiccare sull'FTSE MIB i titoli oil con Saipem ed Eni in rialzo rispettivamente dell'1,4% e dell'1,3% anche se la migliore è Amplifon (+3%). In evidenza anche le utility dopo il balzo della domanda di elettricità a maggio: Terna chiude a +1,3%. In coda al listino invece Ferrari (-3,3%) all'indomani della presentazione delle collezioni moda uomo e donna del Cavallino. In realtà il calo del titolo in Borsa era partito già dall'annuncio del nuovo ad Benedetto Vigna (oltre -6% dallo scorso 9 giugno).
Sul mercato dei cambi, euro in rafforzamento a 1,212 dollari (1,2101 venerdì in chiusura). La moneta unica vale anche 133,3 yen (132,83), mentre il rapporto dollaro/yen è a 109,98 (109,78). Infine, da segnalare, il lunedì da leoni del Bitcoin, che torna sopra 40mila dollari (+12%) dopo la nuova apertura di Elon Musk sull'utilizzo della criptovaluta.
Wall Street poco mossa, occhi sulla Fed
Seduta poco mossa a Wall Street (Dow Jones -0,25%, Nasdaq +0,74%, S&P 500 +0,18%), dopo la giornata in lieve rialzo di venerdì, chiusa con il record dello S&P 500. L'attenzione degli investitori, in settimana, sarà per la riunione del Federal Open Market Committee (Fomc), il braccio di politica monetaria della Fed, prevista domani e mercoledì. Dopo i rialzi superiori alle attese dell'inflazione, gli esperti pensano che la Fed potrebbe dare delle indicazioni su un possibile rialzo dei tassi prima del previsto, ovvero nel 2023; la riduzione del piano di acquisti di bond, invece, potrebbe iniziare alla fine dell'anno o all'inizio del prossimo. Gli investitori attendono poi la conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell, che sta continuando a ribadire che l'inflazione è solo transitoria.
Atlantia premiata dopo uscita da Aspi
Per quanto riguarda Atlantia, gli analisti di Bestinver hanno salutato la svolta sul dossier Aspi migliorando la raccomandazione sul titolo a "buy" dal precedente "hold" con un target di valutazione tra i 19 e i 20 euro dai precedenti 16-17 euro. «L'uscita da Aspi porrà fine a quasi tre anni di incertezza, riportando le azioni nei portafogli di una gamma molto più ampia di investitori», sottolineano gli esperti. Atlantia, aggiungono, «avra' oltre 5,5 miliardi di cassa netta, che le darà un elevato grado di flessibilità nelle future scelte strategiche, che dovrebbero puntare a sviluppare i suoi asset principali nelle autostrade a pedaggio (Abertis, Autostrade dell'Atlantico), aeroporti (Adr, Azzurra Aeroporti) servizi alla mobilità (Telepass)».
Giù Ferrari, mercato freddo su diversificazione marchio
In controtendenza invece Ferrari. Domenica 13 giugno a Maranello, il Cavallino Rampante ha mandato in passerella la collezione uomo e donna della Casa, disegnata da Rocco Iannone, che racconterà i suoi valori di «artigianalità, eleganza e l'innovazione». È il primo passo di quella strategia di diversificazione presentata dall'ex amministratore delegato Louis Camilleri, pensata per un migliore e più redditizio sfruttamento del marchio. «Ferrari vuole essere protagonista nel sostenere l'eccellenza e la migliore creatività italiana. La sfilata di moda in fabbrica, l'apertura del negozio Ferrari e del ristorante 'Cavallino' a Maranello sono il segno di un'Italia forte e ottimista pronta per crescere e rinnovarsi», ha dichiarato il presidente di Ferrari, John Elkann.
A tutto ciò si è aggiunta la mossa di Goldman Sachs che ha annunciato un doppio downgrade per il itolo, passato in un colpo solo da "acquistare" a "vendere". Il suo price target è sceso da 227 a 207 dollari. La decisione di un doppio declassamento è dovuta a due punti deboli identificati in Ferrari: l'aumento delle spese capitali e un margine limitato per una revisione positiva dei ricavi. Inoltre, c'è un'altra debolezza: Ferrari non sta beneficando di un rimbalzo delle vendite come la maggior parte delle case automobilistiche perché, facendo solo auto di lusso, è isolata sia dagli sbalzi in ribasso durante le recessioni, sia da quelli in rialzo durante le riprese economiche.
Gli acquisti premiano anche le utility, sostenute dall'incremento della domanda di elettricità: in maggio ha registrato un +9,5% annuo, pur rimanendo del 4,4% al di sotto dei livelli del 2019. In particolare spiccano gli andamento di eolico (+15,1%) e fotovoltaico (+5,9%), che compensano le flessioni di idrico (-11,4%) e termico (-0,4%). Il saldo positivo, inoltre, è sostenuto dall'import (+58,1%). Da inizio anno i consumi registrano un +6,6% rispetto al 2020 e un -1,6% rispetto al 2019. Sul Ftse Mib ne approfittano Hera e A2a.
Petrolio ai massimi, spread a 102 punti
Sull'obbligazionario, lo spread BTp-Bund è in lieve rialzo a 102 punti dai 101 della chiusura di venerdì. Poco mosso il rendimento del BTp decennale, che si mantiene allo 0,77%.
In rialzo il prezzo del petrolio, che si porta sui massimi da 32 mesi grazie alla crescita della domanda globale: la scorsa settimana l'Agenzia internazionale dell'energia ha previsto un ritorno della domanda ai livelli pre Covid il prossimo anno, invitando i paesi produttori dell'Opec+ a mantenere il bilanciamento del mercato aumentando la produzione. Il future luglio sul Wti sale dello 0,68% a 71,39 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent guadagna lo 0,76% a 73,24 dollari.
Bitcoin torna sopra 40mila, Tesla potrebbe tornare a usarlo
Torna infine a salire il Bitcoin, che balza del 13% a 40.500 dollari. Ancora una volta a influire sull'andamento della principale criptovaluta è stato l'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, che ha scritto su Twitter che la casa di auto elettriche «tornerà a consentire transazioni» con il bitcoin «quando ci sarà la conferma che» nel processo di mining «sara' utilizzata una componente ragionevole (circa il 50%) di energia pulita».
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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