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Le Borse europee rallentano dopo la corsa delle trimestrali, a Milano (-0,6%) tonfo Nexi

Sullo sfondo il ritorno delle tensioni tra Washington e Pechino sul fronte tecnologico, lo stop del rally del petrolio e l’aumento dei rendimenti sui bond del Tesoro Usa. Euro sotto 1,16 dollari

di Enrico Miele

La Borsa, gli indici del 27 ottobre 2021

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Dopo l’ultima ondata di trimestrali, che in molti casi hanno dato manforte alle prospettive di ripresa globale, le Borse europee si prendono una pausa, con gli investitori che portano a casa i recenti guadagni. Sullo sfondo a pesare sull’umore della seduta anche il ritorno delle tensioni tra Washington e Pechino sul fronte tecnologico, lo stop del rally del petrolio e l’aumento dei rendimenti sui bond del Tesoro Usa. E così le vendite a livello continentale hanno colpito soprattutto i titoli legati agli istituti di credito, dopo lo scivolone di Deutsche Bank, farmaceutici e materie prime. La peggiore stavolta è Piazza Affari dove il FTSE MIB si allontana dalla soglia dei 27mila punti, sfiorata nelle ultime sedute. In fondo al listino scivola Nexi che ha perso terreno sul finale in scia al tonfo a due cifre del concorrente francese Worldline e del forte calo di Visa a Wall Street. Deboli i bancari, con in testa Banca Pop Er in attesa di novità sul riassetto del settore. Tra i pochi in controtendenza si salvano Enel e Mediobanca, che ha terminato il trimestre con 262 milioni di utile (+31%), dato sopra le attese gli analisti. E domani tocca alla Bce.

L'inflazione sempre sotto i riflettori Bce

Vertice che se inizialmente si profilava come un appuntamento interlocutorio, in vista della riunione di dicembre quando l’istituto diffonderà le nuove previsioni macro e le indicazioni sul Pepp, gli osservatori ritengono invece che potrebbe essere un meeting cruciale con la Bce che dovrà affrontare il tema dell'inflazione. L'indice dei prezzi potrebbe correre ancora a lungo risentendo della carenza di componenti e manodopera, oltre che del rialzo del costo delle materie prime.

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A Piazza Affari scivola Nexi, si salva Mediobanca

A Piazza Affari gli occhi sono rimasti puntati per tutta la seduta del 27 ottobre sulle aziende del FTSE MIB che hanno approvato i conti del periodo luglio-settembre: Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell'esercizio 2021-2022 con un utile netto di 262 milioni, in crescita del 31% su base annua. Il risultato è superiore a quello previsto dagli analisti (in base al consensus fornito dalla società) pari a 225 milioni. Confermato il payout pari al 70% dell'utile netto. Tra i titoli in "rosso" Saipem in attesa dei dati, mentre ha limitato le perdite Italgas che ha archiviato i primi nove mesi con ricavi per un miliardi (+2,8%) e un utile netto di 273 milioni (+10,5%). Tra i pochi in controtendenza a fine giornata svettano Enel e Interpump Group.

In fondo al listino Nexi che ha perso terreno sul finale di seduta in scia al tonfo a due cifre del concorrente francese Worldline. Deboli i titoli bancari, con in testa Banca Pop Er in attesa di novità sul riassetto del settore dopo il mancato "matrimonio" tra Unicredit e Banca Mps. Le vendite penalizzato nel giorno dei conti anche Amplifon.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Wall Street prudente dopo "pioggia" di trimestrali

Debole anche Wall Street dopo i record della vigilia. Gli indici, finora, hanno continuato a guadagnare grazie a una stagione di bilanci più che positiva: l'82% delle società che hanno pubblicato le trimestrali (il 30% di quelle quotate sullo S&P 500) ha registrato un utile per azione superiore alle stime, secondo Refinitiv, che stima una crescita dei profitti nel terzo trimestre dell'anno di circa il 35,6%. Non hanno deluso le attese le trimestrali di Microsoft Corp, Alphabet Classe A, bene anche Coca-Cola dopo utili e ricavi superiori alle attese (65 centesimi per azione su 10,04 miliardi in vendite, contro attese per 58 centesimi su 9,75 miliardi) e un outlook rivisto in rialzo. Perde quota General Motors dopo utili superiori alle attese, anche se inferiori a quelli di un anno fa, su ricavi, invece, che hanno deluso le aspettative.

Spotify ha registrato una perdita superiore alle attese, ma i ricavi sono stati superiori, così come superiore alle stime è stata la crescita del numero degli utenti. Crolla il titolo di Robinhood a causa di una trimestrale deludente, frutto di una riduzione dei livelli di trading sulle criptovalute.

BoT, assegnati 6 mld, tassi a minimo storico

Rendimento in calo e buona domanda per i BoT semestrali assegnati dal Tesoro. Nel collocamento odierno il Tesoro ha emesso 6 miliardi di Buoni a 6 mesi scadenza 29/04/2022 spuntando un rendimento pari a -0,55%: la flessione di 1 centesimo rispetto all'asta del mese precedente vale il nuovo minimo storico su questa scadenza. Tiepida la domanda che si è attestata a 7,63 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,27.

Sul fronte dei cambi, l'euro vale 1,1611 dollari (ieri a 1,1593 dollari) e 132,32 yen (132,43). Il rapporto dollaro/yen è pari a 113,96 (114,22). Infine va giù dell'1,13% verso fine seduta il petrolio Wti contratto di dicembre attestandosi a 83,69 dollari al barile.

Spread chiude in lieve rialzo a 111 punti, tasso a 0,94%

Chiusura in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund in una giornata di acquisti su tutti i bond dell'Eurozona. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco è indicato a fine seduta a 111 punti base, sopra i 110 punti del riferimento precedente. In netto calo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione allo 0,94%, dallo 0,99% registrato al closing del 26 ottobre.

Sul fronte macro, il deficit commerciale preliminaredegli Stati Uniti a settembre è aumentato rispetto al mese precedente più di quanto atteso dagli esperti, salendo del 9,2% a 96,3 miliardi di dollari, contro attese per 87,9 miliardi. Meglio delle stime il dato degli ordini di beni durevoli, scesi meno delle previsioni (-0,4% contro stime di -1%).

Usa, scorte di petrolio sopra le stime

La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate per la quarta volta nelle ultime 5 settimane e lo hanno fatto più di quanto atteso dagli esperti. Registrato un aumento di 4,268 milioni di barili a 430,812 milioni di unità, contro attese per un +0,5 milioni di barili. Secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia, gli stock di benzina sono diminuiti di 1,993 milioni di barili a 215,746 milioni di barili, contro attese per un -1,8 milioni.

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