La giornata dei mercati

Borse giù per la crisi del Golfo. Milano -1%, stangata sulla Juve

di C. Condina e A. Fontana

6' di lettura

Investitori azionari lontani dagli azzardi nella prima seduta di una settimana che sarà tutta orientata agli appuntamenti di giovedì - le elezioni politiche inglesi, la riunione della Bce e la testimonianza al Senato Usa dell'ex capo dell'Fbi James Comey - e che complici anche le tensioni sul quadro internazionale indotte dal caso Qatar si è aperta con indici in generale ribasso. Piazza Affari è stata la più penalizzata, a causa delle vendite sul settore bancario indebolito anche dal crollo di Banco Popular a Madrid (-18%) e dal tonfo di Mediaset (-3,5%), e l'indice FTSE MIB è tornato ad allontanarsi da quota 21mila punti perdendo lo 0,99% in chiusura. Ferme per festività Francoforte e Zurigo, anche Parigi ha perso oltre mezzo punto percentuale, mentre è stato piuttosto contenuto il rosso di Londra e di Madrid.
Tra i bancari, -2,7% Banco Bpm. Realizzi dai massimi storici per Recordati (-3,1%). Rimbalzo per Brembo (+1,3%). Ancora giù Fincantieri (-2,3%) in attesa che si definisca la partita dell'azionariato dei cantieri di Saint Nazaire. Stangata (-11,6%) per la Juventus dopo la sconfitta in Champions. Petrolio in calo dell'1,4% a 46,98 dollari al barile. Dollaro in leggero recupero (l'euro/dollaro segna 1,1253 da 1,127) anche se dopo i dati Usa deludenti sulla creazione di nuovi posti di lavoro a maggio gli operatori si mostrano molto più incerti sulla possibilità che la Federal Reserve, dopo l'aumento del costo del denaro nella prossima riunione di metà giugno, possa ulteriormente operare altre strette monetarie nel corso dell'anno.

Nel resto d'Europa, vendite sulle compagnie aeree (-3,2% Easyjet) e Iag (-2,5%) e in generale i titoli legati al turismo (-1,6% Carnival, -1,1% Tui) dopo il nuovo episodio di terrorismo che ha colpito Londra nel week end. L'indice azionario dei titoli del comparto Travel&Leisure ha perso lo 0,8%ed è stato il più penalizzato in Europa.

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A Wall Street anche Alphabet sopra quota 1000 dollari per azione

Intanto Wall Street viaggia in leggero calo con gli indici che si allontanano dai record di venerdì scorso, quando è stata archiviata la seconda settimana di fila di guadagni. Da segnalare il nuovo record fatto toccare dalle azioni Alphabet (Google) di categoria A che hanno superato quota 1000 dollari per la prima volta. Un traguardo toccato nei giorni scorsi anche da Amazon.

Mediaset la peggiore del Ftse Mib, Vivendi verso congelamento diritti voto
La peggiore del Ftse Mib è stata Mediaset in attesa delle mosse di Vivendi, che deve gestire la doppia partecipazione nel gruppo media e in Telecom Italia alla luce del pronunciamento dell'Agcom in aprile. Un appuntamento chiave, in questo senso, sarà l'assemblea Mediaset del prossimo 28 giugno: entro il 18 giugno, Vivendi dovrà comunicare all'Agcom le misure da attuare per regolarizzare la propria posizione ai sensi della legge Gasparri e con ogni probabilità proporrà il congelamento dei diritti di voto in Mediaset sopra il 10%.

Uno scenario che, qualora venisse accettato dall'Agcom, permetterebbe di impostare trattative più tranquille con Fininvest per la convivenza e la gestione del gruppo. Allo stesso tempo, tuttavia, così facendo viene meno l'appeal speculativo del titolo e così si spiegano le vendite sul listino di Piazza Affari. Va anche ricordato che già la settimana scorsa Mediaset aveva vissuto sedute complicate dopo il pronunciamo dell'Unione Europea che aveva di fatto rafforzato la presa di posizione dell'Agcom sulla partecipazione di Vivendi nel gruppo media. La Commissione di Bruxelles aveva infatti ribadito la competenza degli Stati membri nell'adottare misure idonee per tutelare interessi legittimi quali la pluralità dei mezzi di comunicazione.

Parlando a Roma, il ceo di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine, ha dichiarato che «presto» il gruppo francese avrà un incontro all'Autorità per le comunicazioni per discutere i suoi impegni in merito all'ottemperanza al provvedimento di aprile.

Poste e finanziari sotto pressione. Tengono Enel e il lusso
Sul Ftse Mib, anche Poste Italiane si è unita al coro (in negativo) dei titoli finanziari e ha lasciato sul terreno quasi il 2% anche se gli analisti ritengano poco probabile un coinvolgimento dell'istituto per il salvataggio delle banche venete. Vicino al 2% la correzione di Banca Generali e di Bper Banca. Flessione superiore a un punto percentuale per Unicredit e Intesa Sanpaolo. Giù dell'1,7% Carige in avvio di una settimana cruciale nel percorso di rafforzamento patrimoniale dell'istituto che culminerà con il consiglio di amministrazione chiamato a discutere la "sfiducia" del vicepresidente e primo azionista Vittorio Malacalza nei confronti dell'amministratore delegato Guido Bastianini. Tra le utility, prese di beneficio su Italgas (-1,7%) anche a causa di una raccomandazione in peggioramento da parte degli analisti di Hsbc. Hanno limitato i danni i titoli del settore lusso (-0,2% Ferrari, -0,1% Ferragamo, -0,4% Yoox Net-a-Porter) e Enel (-0,3%) che, secondo le indiscrezioni, sarebbe interessata a presentare una offerta per gli asset italiani nell'energia solare di Terra Firma. Il gruppo Enel ha inoltre annunciato oggi l'avvio della la produzione di Lapa, il più grande parco solare fotovoltaico attualmente operativo in Brasile.

Bio-on corre su annuncio tecnologia anti inquinamento marino
Balzo Bio On-On dopo la presentazione della nuova tecnologia per eliminare l'inquinamento da idrocarburi in ambiente marino. L'azienda di biotecnologie quotata all'Aim ha annunciato il lancio di Minerv Biorecovery, una soluzione tecnologica in grado di intervenire in situazioni di disastri ambientali come lo sversamento di petrolio in mare, e ha presentato i risultati delle ricerche condotte sostenendone l'efficacia e la capacita' di eliminare in 20 giorni «la frazione biodegradabile degli idrocarburi» dispersi in mare attraverso micro polveri che non rilasciano residui. Il titolo ha reagito all'annuncio toccando i massimi da circa 2 anni a 19 euro per azione.

Esordio record per Wiit sull'Aim, strappa di oltre il 12%
Esordio boom per Wiit che ha guadagnato il 12,4%: si tratta della 13esima ammissione dell’anno su Borsa Italiana (+ la 79esima azienda quotata sull'Aim): grazie ad essa la società, focalizzata sui servizi di outsourcing informatico, con standard e livelli di servizio elevati ed erogazione dei servizi in modalità Private Cloud, ha raccolto circa 32 milioni (in virtù di un flottante pari al 24,1%). La società, entrata nel programma Elite il 16 aprile 2013, ha conseguito la relativa certificazione completando il percorso formativo e di coaching - sottolinea una nota di Borsa Italiana - cogliendo appieno le opportunità offerte da Elite e dal suo network. Witt è l’ottava società Elite a scegliere la quotazione.

La Borsa Qatar giù del 7,3%, pesa rottura relazioni diplomatiche

La Borsa di Doha ha chiuso invece con una flessione del 7,3%, dopo aver perso fino all'8% nella giornata, a seguito della rottura delle relazioni diplomatiche con il Qatar da parte di Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, e Emirati Arabi, che hanno accusato l'emirato di sostenere il terrorismo islamico.

Il Qatar ha reagito accusando i vicini del Golfo di voler mettere la sua economia in ginocchio per sottometterlo, definendo«senza fondamento» la decisione e ha sostenuto con forza di «non interferire negli affari altrui e di lottare contro terrorismo ed estremismo». L'interruzione delle relazioni diplomatiche con il Qatar ha luogo 15 giorni dopo la visita a Ryad, in Arabia Saudita, del presidente americano Donald J. Trump, che aveva esortato i Paesi musulmani a mobilitarsi contro l'estremismo. La crisi diplomatica è la più grave dal 1981, quando è stato creato il Consiglio di cooperazione del Golfo, che raggruppa Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi, Kuwait, Oman e Qatar. L'emirato, che ha consolidato la sua influenza in particolare nello sport, dovrebbe ospitare il Campionato Mondiale di Calcio del 2022.

Il Pmi servizi Ue resta forte a maggio

Sul fronte macro economico continuano ad arrivare segnali confortanti dalla congiuntura del Vecchio Continente. L'attività dei servizi nella zona euro è infatti rimasta sostenuta a maggio, grazie alla crescita della domanda: ciò significa, secondo gli esperti, che la ripresa europea è ormai consolidata e sostenuta. Nel dettaglio, l'indice Pmi composito finale a maggio nella zona euro si è attestato a 56,8, invariato rispetto ad aprile e alle stime flash di maggio. L'indice resta in ogni caso sopra il livello di 50, che separa la crescita dalla contrazione.

In Usa settore servizi rallenta a maggio
In maggio l'Ism servizi, l'indice che misura la performance del terziario negli Stati Uniti, è calato a passo più rapido rispetto alle previsioni. L'indice di riferimento redatto dall'Institute for Supply Management e' sceso a 56,9 punti
rispetto ai 57,5 punti di aprile (invariato rispetto alla prima stima). Gli analisti avevano previsto un dato a 57 punti. Da segnalare che un valore al di sopra della soglia dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura.

Nel pomeriggio è stato pubblicato un altro indicatore sempre relativo al settore dei servizi (il Pmi redatto da Markit) : tale indice, registrato a fine maggio, ha mostrato un calo rispetto alla rilevazione di metà maggio anche se è stato superiore rispetto a fine aprile.

Spread con Bund si riallarga a 199 punti base
Prezzi in calo per i BTp nella seconda parte di seduta. Le vendite hanno colpito tutto il comparto dei titoli sovrani ma i Bund ne hanno risentito di meno con la conseguenza che lo spread si è riaperto. Nel finale il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark, con scadenza 1 giugno 2027 (Isin IT0005240830) e il Bund tedesco di pari durata si è attestato a 199 punti base dai 197 punti dell'avvio tornando sui valori di venerdi'. Il rendimento dei titoli italiani risale così al 2,28% (2,26% stamane).

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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