Vendite sul tech piegano l’Europa. A Piazza Affari crolla Ferrari. Cade il Nasdaq
Va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. A Milano i conti spingono Campari. I titoli del cavallino rampante pagano dazio a rinvio target futuri
di Eleonora Micheli e Andrea Fontana
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Seduta di vendite sulle Borse europee, in scia all’andamento in calo di Wall Street, dove sono sotto pressione soprattutto i big della tecnologia, da Apple ad Amazon, da Facebook a Google (i così detti Faang). A fine seduta chiusura mista per la Borsa di New York: cade il Nasdaq che cede l'1,88% a 13.633 punti mentre l'indice Dow Jones chiude pressochè piatto a +0,06% a 34.135 punti.
Gli investitori si interrogano sullo scenario che si affaccia all'orizzonte e non escludono fiammate inflattive. Per altro la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha dichiarato che «è possibile che i tassi d'interesse dovranno salire per fare in modo che la nostra economia non si surriscaldi». Le scommesse sulla ripresa hanno incoraggiato un forte movimento di rotazione settoriale, che dagli States si è propagato in Europa, dove però si è trasformato in ordini abbastanza violenti di alleggerimenti su tutti i titoli che negli ultimi mesi hanno corso di più. Intanto va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, con risultati spesso sopra le stime, ma indicazioni sul futuro a luci e ombre. Milano ha terminato le contrattazioni in ribasso dell'1,8%, con lo spread ha terminato a un soffio dai 110 punti.
A Wall Street tech sotto pressione. occhi su Pfizer
I listini del Vecchio Continente sono peggiorati nel pomeriggio, dopo l'apertura in calo di Wall Street, trascinata in basso dai titoli tech. Del resto gli investitori hanno deciso di scommettere sui titoli più legati alla ripresa e al ritorno alla normalità, a partire da retailer, compagnie aeree e di navigazione, società petrolifere e di intrattenimento. A incoraggiare il movimento sono state le notizie sulle riaperture. Nel dettaglio il governatore della Florida, Ron DeSantis, hastupito sospendendo con effetto immediato le restrizioni ancora in vigore nello Stato per motivi di salute pubblica. Ad ogni modo anche New York, New Jersey e Connecticut cominceranno a eliminare le restrizioni sulla capacità dei locali - compresi negozi, palestre, ristoranti - il prossimo 19 maggio. Oltreoceano si sono distinte le Pfizer, nel giorno della pubblicazione dei numeri del suo primo trimestre del 2021 con ricavi pari a 14,582 miliardi di dollari, in aumento del 45% rispetto allo stesso periodo del 2020, con un utile per azione pari a 0,93 dollari, in aumento del 47% su base tendenziale. Pfizer ha anche comunicato di aver rivisto al rialzo le sue previsioni di vendita annuali per il vaccino contro il coronavirus, che ha sviluppato insieme alla tedesca BioNTech.
A Milano giù Ferrari dopo l'annuncio sui target futuri
A Piazza Affari sono andate male le azioni di Ferrari, che hanno lasciato sul parterre l'8% dopo che la società ha rinviato di un anno i target finanziari previsti per il 2022. «Guardando al futuro, ci aspettiamo che l’approccio prudenziale adottato nel 2020, e che continua nel 2021, nel modificare i nostri investimenti in risposta all'emergenza da Covid-19 posticiperà di un anno il raggiungimento della nostra guidance 2022», ha infatti dichiarato il presidente e amministratore delegato ad interim di Ferrari, John Elkann, commentando i risultati di bilancio del primo trimestre, che ha definito promettenti. La società del cavallino rampante ha registrato un utile netto in progresso del 24% a 206 milioni di euro, battendo il consensus per 192 milioni. I ricavi sono aumentati dell'8% a 1,011 miliardi. Il crollo di Ferrari ha penalizzato tutti i titoli della scuderia Agnelli: sono andate male anche le Cnh Industrial (-3%) e le Exor (-2,8%). Stellanrtis ha ridotti i danni allo 0,96%.
Campari premiata per la trimestrale, bene anche i titoli oil
In testa al listino si sono piazzate le Campari (+2,57%), dopo la diffusione dei conti sopra le attese, con un utile ante imposte in volata del 112,1% a 64,8 milioni. Le prospettive di un rialzo della domanda globale hanno sostenuto i titoli petroliferi, con Saipem (+1,6%) Tenaris (+0,8%) in rialzo, Eni che ha difeso le posizioni. Ii bancari, ben impostati nella prima parte della seduta sull'onda delle bozze del decreto Sostegni bis che aprono a una maggior dote verso le banche che effettueranno fusioni, hanno ripiegato bruscamente nel pomeriggio, terminando la seduta in rosso. Sale anche l'attesa per i conti trimestrali che verranno diffusi nei prossimi giorni. FUori dal paniere principale sono salite del 2,5% le Banca Mps, visto che l'istituto è in prima fila in caso di matrimonio, per ricevere le agevolazioni statali, potenzialmente pari a 3,8 miliardi di euro. Tra i peggiori del listino è stata anche Nexi che ha lasciato sul parterre oltre il 4%. Anche le Stmicroelectronics hanno perso il 2,1%, nonostante la concorrente Infineon Technologies abbia chiuso il secondo trimestre con un aumento del 36% a 2,7 miliardi dei ricavi e abbia alzato le stime di fine anno.
Mourinho infiamma la Roma. Bene Mediaset dopo pax
Fuori dal paniere principale Mediaset ha guadagnato l'1,27% dopo la pax con i francesi di Vivendi. Sono volate del 21% le azioni della As Roma, beneficiando dell'effetto José Mourinho, che, come annunciato via Twitter, arriverà nella capitale per allenare la squadra giallo-rossa. Lo “Special One” sarà il nuovo responsabile tecnico della prima squadra a partire dalla stagione 2021-22. Infine balzo in doppia cifra per Jonix: l'azienda di soluzioni per sanitizzare l'aria ha chiuso la prima seduta di Borsa a 4,49 euro per azione dopo un collocamento avvenuto a 4 euro per azioni. La società capitalizza circa 30 milioni di euro. Incremento del 12% sempre su Aim italia anche perInnovatec che ha ulteriormente aumentato il proprio portafoglio di contratti per la riqualificazione energetica di immobili sfruttando l'ecobonus 110%.
Euro in calo ma sopra 1,20 dollari, sale il petrolio
Sul fronte valutario la moneta unica è in generale flessione ed è trattata a 1,2019 (da 1,2063 di ieri alla chiusura dei mercati continentali) mentre il rapporto tra euro e yen scende a 131,31 (131,59 ieri). Il dollaro/yen sale a 109,31 da 109,07. L’apertura di Janet Yellen, segretaria al Tesoro Usa, a un rialzo dei tassi per evitare il surriscaldamento dell’economia hanno sostenuto un rialzo del biglietto verde americano. Il prezzo del petrolio guadagna oltre un punto percentuale a 65,38 dollari al barile nella consegna giugno del Wti .
Deficit Usa cresce a livelli da record. Ordini deludono le stime
Sale il deficit della bilancia commerciale Usa. A marzo, è infatti peggiorato del 5,6% a 74,4 miliardi di dollari: le attese, però, erano di 74,6 miliardi di dollari. Ad ogni modo si tratta del del maggior deficit mai registrato. A marzo, gli ordini alle fabbriche Usa sono aumentati meno delle attese degli analisti. Secondo quanto reso noto dal Dipartimento del Commercio, il dato è cresciuto dell'1,1% a 512,9 miliardi di dollari, mentre le attese degli analisti erano per un rialzo dell'1,8%; il dato di febbraio è stato rivisto in rialzo a -0,5% dall'iniziale -0,8%.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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