La fiducia Usa frena i listini, Wall Street in rosso. Borse Ue positive dopo Lagarde
Le riaperture in Cina e la prospettiva di normalizzazione dei tassi Bce hanno sostenuto gli indici Ue. A Piazza Affari resta nella bufera Saipem. Euro in lieve calo sul dollaro, sale il prezzo del petrolio. Lo spread si restringe a 203 punti
di Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il calo della fiducia dei consumatori statunitensi in giugno riaccende i timori sulla tenuta dell'economia e spaventa Wall Street, che dopo un avvio positivo è passata in deciso ribasso e ha infine chiuso con il Dow Jones a -1,56%, lo S&P 500 a -2,01% e il Nasdaq a -2,98 per cento. Nel mese in corso l'indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board è sceso dai 103,2 punti di maggio a 98,7 punti, il dato più basso dal febbraio 2021 e a fronte di attese per una lettura a 101,1 punti. L'andamento degli indici americani ha frenato anche le Borse europee, che sono comunque riuscite a chiudere in generale trovando spunto nell'allentamento delle restrizioni anti Covid in Cina e nelle rassicurazioni della presidente Bce, Christine Lagarde, che vede un andamento dell'economia ancora positivo nonostante i numerosi shock e le prospettive di normalizzazione dei tassi di interesse.
A Piazza Affari il FTSE MIB ha così terminato la giornata in progresso dello 0,79%. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, rimane nella bufera Saipem nel secondo giorno di negoziazione dei diritti relativi all'aumento di capitale da 2 miliardi. Le azioni della società sono balzate del 69,64%, ma i diritti di opzione (che rappresentano gran parte della capitalizzazione del gruppo) sono sprofondati di un altro 42,37%, per una performance complessiva del combinato azione più diritto pari a -31,4%. Denaro anche su Leonardo - Finmeccanica e Tenaris, mentre hanno perso terreno Inwit e Amplifon. Hanno recuperato terreno Mediobanca e Generali, ieri colpite dalle vendite dopo la scomparsa dell'azionista Leonardo Del Vecchio.
L'attenzione degli operatori resta alta su inflazione e sulle azioni delle banche centrali e si guarda a Sintra, in Portogallo, dove è in corso il Forum annuale della Banca centrale europea, occasione di confronto tra Lagarde, Powell e Bailey su come procedere per piegare l'inflazione evitando una recessione.
Lagarde: a settembre possibile stretta più decisa sui tassi
Nel suo discorso introduttivo la presidente della Bce ha ribadito che l'inflazione nell'Eurozona «è alta, in modo non desiderabile, e si prevede che rimarrà tale ancora per qualche tempo. Questa è una grande sfida per la nostra politica monetaria». In quest'ottica, «gli acquisti netti di asset nell'ambito dei nostri vari programmi termineranno questa settimana. A luglio intendiamo alzare i tassi di riferimento per la prima volta in 11 anni. Abbiamo fornito alcune indicazioni per la riunione di settembre e per il percorso dei tassi che prevediamo di seguire in seguito». A settembre, ha detto Lagarde, l'aumento dei tassi potrebbe essere più consistente se il quadro dell'inflazione deteriora. «Agiremo velocemente», ha concluso, e le decisioni saranno legate all'andamento dei dati.
Lagarde ha inoltre confermato l'accelerazione sulla messa a punto dello scudo anti spread e sottolineato che la banca centrale «ha significativamente rivisto al ribasso le stime di crescita per i prossimi due anni», ma si aspetta ancora «tassi di crescita positivi grazie alle misure messe in atto internamente contro la perdita di slancio dell'economia».
G7: pronti a misure su servizi petrolio Russia e import gas
Intanto sul fronte politico, questa è la settimana del summit del G7 in Germania e del vertice della Nato in Spagna. Al centro dei colloqui l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Per il petrolio russo, il G7 prenderà in considerazione una serie di approcci, comprese le opzioni per un possibile divieto globale di tutti i servizi, che consentano il trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi russia livello globale, a meno che il petrolio non sia acquistato a un prezzo pari o inferiore al livello concordato con i partner internazionali. Inoltre i Paesi del G7 hanno riaffermato l'impegno a eliminare gradualmente la dipendenza dall'energia russa e ha dato il via libera all''esplorazione di ulteriori misure per impedire alla Russia di trarre profitto dalla sua guerra di aggressione diminuendo i ricavi russi dagli idrocarburi, sostenendo la stabilità nei mercati energetici globali.
A Milano, focus su Saipem, brillante Leonardo
A Piazza Affari occhi su Saipem, non solo per l'aumento di capitale: il gruppo si è aggiudicato diversi contratti, sia onshore che offshore, in Medio Oriente per un valore di circa 1,25 miliardi di dollari. Al centro dell'attenzione anche Mediobanca e Generali, scese nella seduta di lunedì 27 giugno alla notizia della scomparsa dell'imprenditore Leonardo Del Vecchio: la holding Delfin del fondatore di Luxottica detiene quasi il 20% della banca d'affari e poco meno del 10% del gruppo assicurativo. Le flessioni dei due titoli sono state legate all'incertezza sulle mosse di Delfin sui due dossier. Tra i migliori del listino, Leonardo e Tenaris.
Appeal da M&A per Ovs e Autogrill
Fuori dal Ftse Mib è salita Ovs che ha sottoscritto con tutti gli azionisti di Coin una lettera di intenti per arrivare ad acquistare il 100% dei negozi di abbigliamento veneti. Balzo a metà seduta per Autogrilll che ha confermato le indiscrezioni sulle trattative con in corso con Dufry per una possibile aggregazione industriale: a Zurigo salgono anche le azioni dello stesso gruppo svizzero. Bene anche Maire Tecnimont che si è aggiudicata contratti per complessivi 96 milioni da clienti internazionali in Nigeria, Europa, Medio Oriente ed Estremo Oriente. Sale Mfe A: venerdì si chiude l'offerta d'acquisto e scambio su Mediaset Espana.Sul mercato Euronext Growth Milan spicca Digital360 che ha annunciato l'acquisizione di Methodos nella consulenza organizzativa.
Spread in calo a 203 punti, rendimento BTp al 3,67%
Sull'obbligazionario, chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei in un giorno segnato dalla vendite sui bond dell'eurozona, in particolare sui bund dopo le parole della presidente Bce Lagarde. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato in chiusura a 203 punti base dai 209 punti base della chiusura della vigilia. Continua, invece, a salire il rendimento del BTp decennale benchmark indicato al 3,67% rispetto al 3,61% dell'ultima posizione registrata ieri. Salgono di più il rendimento del Bund tedesco all'1,64% dall'1,52% e quello dei Bonos spagnoli al 2,95% dal 2,72 per cento.
Euro in lieve calo sul dollaro, sale il petrolio
Sul mercato dei cambi, l'euro ritraccia a 1,0530 dollari da 1,0576 ieri in chiusura. La moneta unica si attesta anche a 143,44 yen (143,01), mentre il rapporto dollaro/yen è in salita a 136,24 (135,21). In rialzo il prezzo del petrolio: il future agosto sul Wti sale dello 0,64% a 110,27 dollari al barile (+1,01% a 107,46 la consegna settembre), mentre l'analoga consegna sul Brent guadagna l'1,21% a 116,48 dollari. E' infine appena sotto la parità il prezzo del gas naturale ad Amsterdam: -0,5% a 128,85 euro al megawattora.
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