Si consolida la rimonta dell’Europa dopo verbali Fed e Bce, Milano in testa a +3%
L'euro resta sui minimi da 20 anni, petrolio torna in rally, gas sopra i 180 euro
di Flavia Carletti
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta di forte recupero per le Borse europee con Milano maglia rosa, spinta da petroliferi, bancari e settore auto. Il Ftse Mib ha chiuso in progresso del 3,05%, quando a Parigi il Cac40 ha guadagnato l'1,6% e a Francoforte il Dax40 l'1,97 per cento. I listini del Vecchio Continente hanno consolidato i guadagni della vigilia, cercando di recuperare terreno dopo lo scivolone di martedì. Nonostante i dati macro a luci e ombre, l’atteggiamento degli investitori si è mantenuto positivo e dalle minute della Fed e della Bce non sono arrivate sorprese negative sui tassi. In Europa, ha deluso l'atteso dato sugli ordini industriali in Germania a maggio (+0,2% contro stime di +0,4%), quando dagli Usa il dato sui sussidi settimanali di disoccupazione ha mostrato un rialzo di 4.000 unità a 235.000, contro attese a 230.000. Ieri sera sono stati pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve che hanno confermato la posizione della banca centrale e le attese di un rialzo dei tassi a luglio di 50-75 punti base, con un atteggiamento di tolleranza zero sull'inflazione. Oggi è stata la volta delle minute della Banca centrale europea, dalla quale è emerso che alcuni banchieri avevano originariamente proposto di alzare i tassi di più di 25 punti base nella riunione di luglio e che ci sono state alcune divergenze sulla “gradualità” di rialzo dei tassi, che «potrebbe essere fuorviante se interpretato come un ritmo di aggiustamento troppo lento o troppo rigido nell'orientamento della politica monetaria». Ad ogni modo nessuno scontro, con un accordo trovato in seno al consiglio direttivo su come procedere.
Wall Street chiude positiva
Wall Street chiude positiva. Il Dow Jones guadagna l’1,12% a 31.384,75 punti, il Nasdaq il 2,28% a 11621,35 punti, mentre lo S&P 500 avanza dell’1,49% a 3902,56 punti. Intanto, un nuovo aumento dei casi di Covid-19 in Cina e il peggioramento della crisi energetica in Europa fanno temere sempre di più l'arrivo di una recessione. Secondo il modello previsionale di Bloomberg Economics, le possibilità che il prossimo anno si verifichi una recessione negli Stati Uniti sono salite al 38%. I titoli tecnologici hanno trainato i listini, dopo che Samsung, il primo produttore mondiale di semiconduttori, ha rivelato un aumento dei ricavi del secondo trimestre migliore del previsto.
A Piazza Affari occhi puntati su Tim, vola Tenaris
Hanno chiuso in testa al Ftse Mib Saipem (+24,3%) e Tenaris (+10,13%), spinta dagli analisti di Jefferies che hanno alzato il giudizio da hold a buy e il target price da 15,50 a 20 euro. Eni +2,7%, quando il prezzo del greggio è tornato a salire: il contratto consegna Settembre sul Brent segna +4,6% a 105,31 dollari al barile e quello scadenza Agosto sul Wti +5,09% a 103,55 dollari. Giornata positiva anche per l'auto con Stellantis +7,09 per cento. È stata una seduta altalenante per Tim (+1,18%), nel giorno in cui l'amministratore delegato Pietro Labriola ha presentato la nuova organizzazione societaria in occasione del Capital markets day, secondo la quale la società abbandonerà il modello di integrazione verticale e verrà divisa in quattro: Tim Consumer, Tim Enterprise (con dentro cloud, cybersecurity e IoT), Netco (la rete) e Tim Brasil.
Forte recupero per i bancari
Seduta positiva per il comparto bancario: Unicredit +6,59%, Banco Bpm +6,15%, Bper +5,18% e Intesa Sanpaolo +3,99 per cento. Oggi il presidente del Consiglio di vigilanza della Bce, Andrea Enria, ha invitato gli istituti della zona euro a includere anche scenari di recessione quando valutano i piani di distribuzione delle risorse. Tuttavia, tale posizione era stata già espressa e già scontata dal mercato. Enria ha aggiunto che comunque “qualora dovessero concretizzarsi scenari avversi”, il settore bancario dell'area dell'euro “rimarrebbe complessivamente resiliente”, indicando che gli istituti devono affrontare i loro problemi strutturali anche se con il rialzo dei tassi vedranno aumentare la loro redditività.
Spread chiude a 207 punti base, rendimento al 3,25%
Chiusura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund che flette leggermente pur in un contesto di generale aumento dei rendimenti della zona euro. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 207 punti base, dai 208 punti segnati al closing di ieri. In netto aumento il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato la seduta al 3,37 per cento, dal 3,25% del riferimento precedente.
Euro ai minimi da 20 anni, gas in rialzo
Sul mercato dei cambi, l'euro passa di mano a 1,0158 dollari (1,018 in avvio e 1,0117 ieri in chiusura), e a 138,051 yen (138,42 in avvio), con il dollaro/yen a 135,885 (135,8 questa mattina). Nel giorno in cui il primo ministro britannico Boris Johnson si è dimesso dall'incarico, dopo la raffica di dimissioni nel suo governo, la sterlina è salita fino a 1,20 nel cambio con il dollaro per poi assestarsi a 1,199 e mentre l'euro è sceso fino a un minimo di 85,12 pence per poi risalire. In deciso progresso il prezzo del gas ad Amsterdam: +8,4% a 185,4 euro al megawattora per il contratto consegna Agosto.
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