Borse, nella settimana della Bce Piazza Affari chiude in rosso. Restano incertezze sul futuro
Gli investitori si interrogano sulla tenuta della ripresa economica mondiale e sulle prossime mosse della Federal Reserve. Per il Ftse Mib di Piazza Affari il bilancio è di -1,45% con un -0,86% nella sola seduta di venerdì
di Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee chiudono con un bilancio negativo una settimana caratterizzata dalle incertezze sulle future strategie delle banche centrali. Se infatti giovedì la Bce ha in parte rassicurato i mercati, annunciando una revisione soft del programma pandemico Pepp, restano molti interrogativi sulle prossime mosse della Federal Reserve americana e sui tempi dell'atteso "tapering", la progressiva riduzione delle misure di stimolo all'economia. Tra i listini continentali, la performance peggiore dalla chiusura di venerdì 3 settembre è quella registrata da Madrid, in calo dell'1,9%. Flessione superiore al punto percentuale anche per Londra (-1,53%), Milano (il Ftse Mib ha perso l'1,45%) e Francoforte (-1,09%), mentre hanno limitato i danni Parigi (-0,39%) e Amsterdam (-0,13%). In media l'indice Stoxx Europe 600 ha ceduto l'1,18%. Tra i principali titoli di Piazza Affari, hanno accusato i cali più consistenti su base settimanale Enel (-4,49%), Recordati (-4,62%) e Buzzi Unicem (-5,69%), mentre si sono distinti in positivo Moncler (+2,15%), Diasorin (+2,13%) e Nexi (+1,1%)
Venerdì Piazza Affari frenata da utility e Tim
Nella sola seduta di venerdì i dubbi sulla tenuta della ripresa economica, messa a rischio dalla diffusione della variante Delta del coronavirus, hanno penalizzato le Borse europee. Sul fronte Covid, il presidente americano Joe Biden ha annunciato una stretta sull'obbligo vaccinale sia per il settore pubblico che per le aziende più grandi, mentre negli Usa il numero di nuovi contagi rimane sostenuto. Tra i principali listini continentali, il FTSE MIB di Piazza Affari ha registrato una delle peggiori performance di giornata, perdendo lo 0,86% e risentendo delle vendite su Telecom Italia in un settore tlc sotto pressione in tutta Europa, Atlantia e le utility. Ha invece guadagnato terreno in controtendenza Stmicroelectronics, beneficiando dei dati sui ricavi di agosto diffusi dal colosso taiwanese Tsmc.
Sotto i riflettori Italgas. Il gruppo è stato selezionato come Preferred Bidder nell'ambito della gara per l'acquisizione del 100% del gruppo greco Depa Infrastructure che controlla i tre principali player della distribuzione del gas in Grecia. Il corrispettivo concordato per il 100% del capitale di Depa Infrastructure èpari a 733 milioni di euro.
Usa-Cina: telefonata tra Biden e Xi
Venerdì si è tenuto un colloquio telefonico di circa 90 minuti tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente cinese Xi Jinping: un confronto importante, il secondo dall'insediamento di Biden alla Casa Bianca, arrivato in una fase caratterizzata da numerose divergenze tra i due Paesi su tanti temi. Secondo la nota di Washington, i due leader hanno discusso della responsabilità dei due Paesi di garantire che la competizione non si trasformi in conflitto. Non è noto se il colloquio abbia toccato il tema della crisi afgana.
Meno timori sulla Bce
Giovedì la Bce ha annunciato una moderata riduzione degli acquisti di bond attraverso il programma pandemico Pepp. Ma la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato con la maggior enfasi possibile che la Bce non sta facendo un «tapering». Cioè non sta riducendo gli stimoli monetari. Li sta solo «ricalibrando». Insomma: la Bce non sta invertendo la rotta della sua politica monetaria. Parole che hanno dissipato i timori che nei giorni scorsi stavano montando - forse eccessivamente - sui mercati finanziari. Questo ha permesso giovedì alle Borse europee (che avevano aperto ancora in calo) di chiudere in lievissimo rialzo.
I rischi all’orizzonte: Delta, Fed e crescita Usa
Ma sulle Borse resta una certa tensione, per via dei vari rischi che sono evidenti all’orizzonte. Primo fra tutti la variante Delta, messa come fattore di rischio anche da Christine Lagarde in conferenza stampa. C’è poi la preoccupazione per l’economia americana, che secondo molti broker sta rallentando il ritmo di crescita. Inoltre c'è il tema della Federal Reserve.
«Dalla Fed continuano a giungere conferme sull’avvio del tapering quest’anno, un’opinione che sembra ormai accomunare diversi membri Fed, sebbene manchi un accordo sulla datadell’annuncio. Se per Kaplan il tapering potrebbe essere annunciato già a settembre, per Bostic (votante) non sarà questa la riunione deputata (in linea con quanto già dichiarato dal vice presidente Williams)» è il commento di Mps Capital Services.
BTp, rendimento torna sopra lo 0,7%. Spread a 103
Sull'obbligazionario, chiusura in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund dopo il calo
registrato ieri a seguito delle rassicurazioni della Bce sugli aiuti all'economia. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco è indicato a 103 punti base dai 102 della chiusura di ieri. Aumento più sensibile per il
rendimento del BTp decennale benchmark che si attesta allo 0,71% dallo 0,66% del riferimento precedente.
Euro/dollaro poco mosso, petrolio in rialzo
Sul mercato dei cambi, l'euro è indicato a 1,1828 dollari (1,1838 ieri a fine seduta) e 129,96 yen (130,1), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 109,88 (109,74). In netta risalita il prezzo del petrolio, che ha scontato la possibilità che la Cina faccia ricorso alle riserve di greggio per calmierare i prezzi attuali ed è sostenuto dalla possibile restrizione delle scorte a causa dello stop produttivo legato al passaggio dell'uragano Ida. I contratti ottobre sul Wti guadagnano il 2,04% a 69,53 dollari al barile, mentre il future novembre sul Brent sale dell'1,75% a 72,70 dollari.
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