Borse, mini recupero nella settimana di Natale. Il gas crolla del 30%
Per Piazza Affari +0,8% nell'ottava e +0,3% nella seduta di venerdì. L'inflazione Usa rallenta a novembre a +5,5%, mentre l'indice Pce "core" cala ma resta sopra le attese. Petrolio in rialzo, l'euro si rafforza. Spread stabile a 211 punti
di Paolo Paronetto
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4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee chiudono con un bilancio positivo la settimana di Natale, recuperando in parte terreno dopo il tonfo dell'ottava precedente. I listini sono rimasti comunque in balia delle aspettative degli investitori sull'inflazione e sulle prossime mosse delle banche centrali, reagendo alla nuova ondata di dati macroeconomici che hanno evidenziato un'economia Usa ancora solida e prezzi al consumo in flessione anche se meno delle attese. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso in rialzo dello 0,8% rispetto a venerdì scorso, mentre nel resto d'Europa Francoforte ha segnato +0,3%, Parigi +0,8% e Londra +1,9%. Tra i principali titoli milanesi, Saipem è stato la maglia rosa della settimana con un +10,2% al traino del rialzo del prezzo del petrolio (+5,7% il Brent e +7,3% il Wti). Bene anche Tenaris (+7,9%), Tim (+7,6%), Eni (+4,5%) e Leonardo (+4%). Le vendite hanno invece colpito StMicroelectronics (-3,8%), Ferrari (-3,8%), Iveco (-3,5%), Campari (-2,3%) e Moncler (-2,2%).
Sul valutario, settimana da +11% per lo yen dopo le mosse della Bank of Japan sui titoli di Stato mentre l'euro si è apprezzato dello 0,4% sul dollaro. A picco il prezzo del gas naturale dopo l'approvazione del price cap europeo: il contratto di riferimento sulla piattaforma Ttf di Amsterdam è sceso del 29,6% in cinque sedute.
Venerdì seduta senza scosse dopo l'inflazione Usa
Venerdì 23 dicembre il dato sull'inflazione americana di novembre, scesa rispetto a ottobre ma meno delle attese, non ha scosso le Borse, che hanno terminato contrastate l'ultima seduta prima della pausa natalizia, in una giornata con scambi limitati a causa del clima festivo. Sul finale i listini hanno cercato nell'andamento migliore delle attese della fiducia dei consumatori Usa lo spunto per allungare il passo, chiudendo in progresso, comunque contenuto. Wall Street ha chiuso positiva, con il Dow Jones che ha fatto segnare +0,54%, il Nasdaq +0,21% e lo S&P 500 +0,59%.
Il FTSE MIB di Piazza Affari ha così fatto segnare un +0,27%. Tra i principali titoli milanesi, Leonardo - Finmeccanica ha approfittato del nuovo contratto ottenuto in Canada. Bene anche Iveco Group, Telecom Italia e Tenaris, mentre hanno perso quota Ferrari e Stmicroelectronics. Sotto i riflettori Banco Bpm, che ha siglato la nuova partnership nella bancassicurazione Danni con il Credit Agricole. Ancora in rialzo il petrolio, il gas scende ai minimi da prima dell'invasione russa dell'Ucraina.
Gas scivola sotto 85 euro/Mwh, tocca minimo da pre-guerra
Non si sono arrestati i ribassi dei prezzi del gas che, imboccata la via dei cali lunedì all'annuncio dell'accordo sul "price cap" europeo, non hanno mai smesso di scendere. Solo nella seduta odierna prima hanno rotto al ribasso la soglia dei 90 euro, ai minimi dal 16 maggio, e poi sono arrivati fino a un minimo di 81 euro, valore che non si vedeva dal 22 febbraio, ovvero da prima dell'invasione russa in Ucraina, iniziata il 24 febbraio. Così, dopo avere ceduto oltre il 30% in quattro sedute, i contratti scadenza gennaio scambiati sulla piattaforma Ttf di Amsterdam calano al momento del 10% a 82,7 euro al megawattora, comunque ai livelli del 23 febbraio. Il calo, ripetono ormai da giorni gli osservatori, è dovuto anche agli stoccaggi pieni e alle temperature più miti del previsto nel Vecchio Continente, al buon afflusso di Lng dagli Stati Uniti e alla ottima ventosità che favorisce la produzione di elettricità con le rinnovabili (anziché con i cicli combinati).
In luce i petroliferi, poco mossa Banco Bpm
A Piazza Affari venerdì vivaci i petroliferi con Saipem e Tenaris tra le migliori con il rialzo del greggio. È rimasta invece più indietro Eni: la partecipata Var Energi ha annunciato una nuova scoperta di gas nel mar di Barents. Attenzione su Leonardo - Finmeccanica che ha ottenuto un contratto da 690 milioni di euro per l'ammodernamento e l'espansione della flotta di elicotteri della Difesa canadese. Bene anche Telecom Italia, mentre prosegue il confronto tra i soggetti coinvolti nel riassetto del gruppo delle telecomunicazioni. Poco mossa Banco Bpm dopo l'accordo con Credit Agricole per la partnership ventennale nel settore assicurativo Danni. In rosso Ferrari e Moncler, deboli le utility.
Spread stabile, rendimento decennale al 4,47%
Chiusura di settimana stabile per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp benchmark decennale italiano e il pari scadenza tedesco ha terminato la seduta a 211 punti base, invariato rispetto alla chiusura della vigilia. Stabile anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,47%, stabile rispetto alla riferimento della vigilia.
Euro in rialzo, petrolio si rafforza
Sul mercato valutario, l'euro risale a 1,0622 dollari (da 1,0590 ieri). Euro/yen a 141,01 (140,15 ieri sera), dollaro/yen a 132,77 (132,10). La divisa asiatica ha perso terreno dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione del Giappone a novembre che, pur avendo segnato un record rispetto al 1981, è stata inferiore alle previsioni. Petrolio ancora in deciso rialzo: il Brent per febbraio sale del 2,94% a 83,36 dollari al barile, mentre la stessa scadenza del Wti è scambiata a 79,68 dollari (+2,83%).
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