Borse guardano con ottimismo a Brexit e trimestrali Usa, Milano chiude in volata
I listini puntano su un'intesa tra Londra e l'Unione Europea dopo le parole del negoziatore Ue Barnier. Bene i conti di Jp Morgan e Citigroup, delude Goldman mentre il Fondo Monetario internazionale taglia le stime di crescita globali ai minimi dal 2008. Piazza Affari ai massimi da giugno 2018
di Chiara Di Cristofaro e Cheo Condina
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5' di lettura
L'Europa spera in un accordo a breve sulla Brexit (dopo le aperture del negoziatore Ue Michel Barnier) e alle trimestrali Usa e chiude in forte rialzo con Milano a +1,21% e ai massimi da giugno 2018. Da Oltreoceano, intanto, sono arrivati conti oltre le attese per Jp Morgan e Citigroup (deludente invece Goldman Sachs): a Wall Street il Dow Jones avanza di quasi l'1% oltre quota 27mila punti, snobbando così il nuovo taglio alle stime sul pil globale da parte dell'Fmi, che vede la crescita mondiale ai minimi dal 2008.
A Piazza Affari in rialzo tutto il comparto bancario, con gli operatori che scommettono su un ulteriore consolidamento a partire da Banco Bpm (+2,8%) e i titoli più esposti all'export come Pirelli & C (+3,5%) e Stmicroelectron (+2,4%). In coda al listino, invece, leggera flessione per i titoli difensivi come le utility, a partire da Italgas (-0,7%), e per la Juventus Fc (-1,1%). Fuori dal listino principale Trevi Fin(+3%) festeggia il via libera del Tribunale alla concessione di nuova finanza da parte delle banche.
Sul mercato valutario, il possibile accordo sulla Brexit spinge la sterlina che guadagna più dell'1% sia sull'euro (a 0,8649) sia sul dollaro. Intanto l'euro risale a 1,103 dollari (da 1,1020 dollari ieri) e a 120,07 yen (da 119,52 yen), mentre il rapporto dollaro/yen si attesta a 108,8 (da 108,45). In leggera flessione il prezzo del petrolio: il Wti perde lo 0,1% a 53,3 dollari al barile.
Bene Jp Morgan e Citigroup, deludono Goldman Sachs e Wells Fargo
Oltre le stime Jp Morgan e Citigroup, mista Goldman Sachs e sotto le stime Wells Fargo. E' questa in estrema sintesi la prima giornata delle trimestrali Usa, in particolare delle big del credito. La prima a diffondere i conti è stata JpMorgan Chase che ha visto salire utile e fatturato, superando le previsioni degli analisti grazie alla buona performance delle divisioni di consumer banking e investment banking, che ha bilanciato «un contesto più problematico» sui tassi di interesse. Nei tre mesi settembre, l'istituto ha messo a segno un utile netto di 9,08 miliardi di dollari, 2,68 dollari per azione, in rialzo dell'8% rispetto agli 8,38 miliardi, 2,34 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso.
Goldman Sachs, invece, ha chiuso il terzo trimestre con profitti netti in calo e peggiore delle previsioni mentre i ricavi hanno superato le attese, nonostante il rallentamento della divisone di investment banking. Nei tre mesi chiusi a settembre la banca newyorkese ha riportato un utile netto di 1,88 miliardi di dollari, 4,79 dollari per azione, in calo del 26% rispetto ai 2,52 miliardi, 6,28 dollari per azione dello stesso periodo dell'anno scorso e i 5,81 dollari per azione del secondo trimestre. Deludente anche Wells Fargo che ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 4,6 miliardi di dollari in calo del 23% rispetto allo stesso periodo del 2018. L’utile per azione è pari a 0,92 dollari e, quindi, al di sotto delle stime degli analisti che prevedevano un valore di 1,18 dollari (ma sul risultato pesano le spese legali legate al cosiddetto scandalo dei "conti fantasma"). Il margine di intermediazione è di 22 miliardi, sostanzialmente in linea con il dato del trimestre dell’anno scorso.
Nel terzo trimestre Citigroup ha visto salire utile e fatturato, superando le previsioni degli analisti, mettendo a segno in particolare un profitto netto di 4,91 miliardi di dollari, 2,07 dollari per azione, in rialzo del 6% rispetto ai 4,62 miliardi, 1,73 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso. I ricavi netti si sono attestati a 18,57 miliardi di dollari, in rialzo dell'1% rispetto ai 18,39 miliardi dell’anno scorso. Gli analisti attendevano profitti per azione per 1,95 dollari, con un giro d'affari di 18,51 miliardi. BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo, ha registrato un calo dell'8% dell'utile del terzo trimestre sceso a 1,12 miliardi di dollari da 1,22 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L'utile per azione e' sceso a 7,15 dollari nel trimestre chiuso al 30 settembre da 7,54 dollari per azione un anno prima.
A Milano in luce Poste e Pirelli
A Piazza Affari gli acquisti premiano le banche, St e Pirelli. Rally anche per Buzzi Unicem dopo che Jp Morgan ha alzato il prezzo obiettivo da 21 a 22 euro. Avanza anche Atlantia nel giorno del cda che deve decidere del sostegno ad Alitalia. Fuori dal listino principale, prosegue il rimbalzo di Bio On fermata in asta con un rialzo di quasi il 10% dopo il tracollo iniziato questa estate che ha portato alla perdita di oltre il 90% del suo valore in Borsa. Balzo anche Brunello Cucinelli che incassa il giudizio positivo di Goldman Sachs che consiglia l'acquisto del titolo con un prezzo obiettivo a 34,80 euro. Sale anche Trevi Fin: dopo l'ottenimento dell'autorizzazione dal Tribunale di Forlì, le banche finanziatrici nei prossimi giorni erogheranno nuova finanza per cassa per complessivi 12 milioni di euro in favore delle controllate Trevi (per 8,4 milioni) e Soilmec (per 3,6 milioni). Scende Gedi Gruppo Editoriale dopo la corsa di ieri seguita all'offerta di De Benedetti.
Sul fronte macro , si contrae leggermente a ottobre l'Indice Zew, che misura la fiducia degli investitori sulle aspettative economiche della Germania. Il dato, diffuso dall'istituto tedesco, si attesta a -22,8 per ottobre da -22,5 a settembre, una flessione meno marcata delle attese che paventavano un calo a -27. Ma il dato che misura la situazione corrente scende considerevolmente a -25,3 da -19,9 di settembre, la lettura più bassa da aprile 2010. «La leggera diminuzione sia dell'indicatore Zew del sentiment economico sia dell'indicatore della situazione corrente mostra che gli esperti dei mercati finanziari continuano ad aspettarsi un ulteriore deterioramento dell'economia tedesca. Il recente accordo nella disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina non sembra diminuire lo scetticismo economico in questa fase», commenta Achim Wambach, presidente di Zew.
Attenzione anche al flusso di notizie in arrivo dalla Gran Bretagna mentre sono in corso i negoziati sulla Brexit finalizzati al raggiungimento di un intesa da siglare al vertice europeo di giovedì. Nell’ultima settimana la sterlina ha guadagnato oltre il 3% sulla spinta dell’ottimismo degli investitori circa il raggiungimento di un’intesa. Ma le quotazioni tendono ad essere molto volatili sulla scia delle indiscrezioni. «Sta tornando l’ottimismo sul possibile raggiungimento di un accordo - sottolineano gli analisti di Mps Capital Services - dopo che Barnier, il capo negoziatore Ue, ha dichiarato che questo è ancora possibile. Le parti si stanno avvicinando, ma probabilmente sarà molto difficile prendere una decisione al summit di questa settimana (17-18 ottobre), quando l’UEr è attesa pronunciarsi sulla Brexit. A questo punto non è escluso che venga fissato un ulteriore summit verso la fine di ottobre».
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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