Borse, Tokyo in rialzo (+0,66%) snobba Moody's che declassa la Cina
dal nostro corrispondente Stefano Carrer
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L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo dello 0,66% a 19.742,98 punti, traendo incoraggiamento da un deprezzamento dello yen (riportatosi nella fascia alta di un cambio tra 111 e 112 nei confronti del dollaro) e sostanzialmente snobbando la notizia del downgrading della Cina effettuato da Moody's. L'agenzia americana di rating ha tolto a Pechino la doppia A, declassandone il rating sovrano ad A1 da AA3, in relazione all'aspettativa di una certa erosione della forza finanziaria cinese nei prossimi anni, il che ha causato una reazione iniziale negativa sullo yuan offshore e sulle piazze azionarie cinesi.
La Borsa nipponica ha trovato supporto anche nella precedente chiusura positiva di Wall Street - dopo il rilascio del budget di previsione dell'Amministrazione Trump – nonostante alcuni dati deboli, dalle vendite di abitazioni all'attivita' manifatturiera. In evidenza, con lo yen tornato sulla soglia di un cambio a 112 sul biglietto verde) le societa' esportatrici, mente il comparto finanziario ha trovato una spinta nell'ascesa dei tassi americani. Gli investitori internazionali attendono oggi il rilascio degli ultimi verbali della Federal Reserve. In forte calo le azioni della catena di distribuzione di abbigliamento Shimamura, dopo il rilascio di deboli dati sulle vendite.
A Tokyo e' poi spiccata la notizia di un imminente cambio della guardia a sorpresa al vertice di Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ, il cui Ceo Takashi Oyamada (entrato in carica solo da un anno e oggi anche presidente dell'Associazione bancaria nipponica) sara' sostituito da Kanegutsu Mike (si parla di problemi di salute). Entrambi vengono dalla vecchia Mitsubishi Bank, prima della fusione con Bank of Tokyo (il gruppo bancario ora sta per cambiare nome lasciando cadere “Tokyo” dalla sua denominazione).
Il sondaggio Reuters Tankan, intanto, segnala che la fiducia delle imprese giapponesi segna il passo a maggio per la prima volta in nove mesi dopo aver raggiunto il massimo decennale ad aprile.
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