Borse Ue ko dopo stop a Nord Stream, Milano chiude a -2%. Euro a minimi da 2002, sprint petrolio
L'annuncio di Gazprom sul nuovo blocco al gasdotto pesa sui mercati finanziari nella settimana della Bce. I contratti ad Amsterdam volano oltre 280 euro, poi ritracciano. Spread sale a 237 punti
di Stefania Arcudi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La settimana inizia nel modo peggiore per le Borse europee che hanno chiuso in forte calo, pur se sopra i minimi (FTSE MIB, CAC 40, AEX, IBEX 35 e DAX 40. Ha retto il FT-SE 100 di Londra dopo che Liz Truss che si è aggiudicata la corsa a Downing Street battendo l'ex ministro dello scacchiere Rishi Sunak). A spaventare gli investitori sono stati i nuovi lockdown in Cina, l’assenza del faro di Wall Street, chiusa per il Labor Day, e soprattutto la crisi del gas, con i prezzi in rialzo fino al 25% a 284 euro al megawattora, per poi tornare nel finale a 242 euro, +12%, dopo il nuovo stop alle forniture russe verso il Vecchio Continente annunciato da Gazprom per lavori di riparazione alla linea Nord Stream 1. Per altro, il Cremlino ha fatto sapere che le forniture non riprenderanno completamente fino a quando non saranno revocate le sanzioni contro Mosca.
Questo ha innescato vendite su varie asset class, spingendo l'euro ai minimi da 20 anni sul dollaro (è sceso sotto i 99 centesimi, a un minimo di 0,9877 dollari, cosa che non succedeva da dicembre 2002, salvo poi riportarsi a 0,9921). Sull’azionario i settori più penalizzati sono stati quello delle auto, dell’industria e delle banche (per altro in attesa delle decisioni della Bce sui tassi di giovedì), mentre hanno premuto sull’acceleratore i titoli energetici, sostenuti dal rally del petrolio.
Petrolio in rally dopo taglio produzione Opec+
Sale anche il petrolio: la scelta dei paesi produttori dell'Opec+, che hanno deciso di tagliare la produzione ad ottobre di 100.000 barili al giorno, tornando dunque ai livelli di agosto con la prima riduzione in oltre un anno, danno ulteriore sostegno ai prezzi del greggio, che già nelle ore precedenti erano in aumento sull'aspettativa di un nulla di fatto se non appunto di un taglio. Il greggio è così arrivato a +4% (nel finale +2,8% il Wti ottobre a 89,31 dollari al barile, +3% il Brent novembre a 95,78 dollari),
Secondo fonti di mercato, la Russia era contraria a un taglio perché questo poteva inviare il messaggio che a fronte del rallentamento dell'economia l'offerta è ora superiore alla domanda e questo potrebbe avere effetti negativi in sede di negoziazione dei prezzi. I grandi esportatori hanno iniziato a valutare le conseguenze della decisione dei Paesi del G7 di introdurre un tetto al prezzo del petrolio russo.
A Piazza Affari giù le banche. Per Mps ok Bce ad aumento
A Piazza Affari male i bancari (Unicredit, Banco Bpm, Banca Pop Er,Intesa Sanpaolo) mentre tengono i titoli del settore petrolifero (Tenaris e Eni). Tra gli industriali soffre l'automotive protagonista di un buon recupero nel finale della scorsa settimana: Pirelli & C e Stellantis scivolano. Negli altri settori giù Interpump Group e Davide Campari. In rosso anche Banca Mps che ha ottenuto da Bce il via libera all’operazione di rafforzamento di capitale che verrà sottoposta all’assemblea il prossimo 15 settembre.
Giovedì focus sulla Bce
La scorsa settimana si era chiusa con un rimbalzo delle Borse acceso dal rapporto mensile sul lavoro Usa che ha offerto l'occasione agli investitori per sperare in un atteggiamento meno aggressivo della banca centrale americana. Secondo gli analisti sarà cruciale il dato sull'inflazione americana in diffusione il prossimo 13 settembre, ma prima l'attenzione sarà concentrata sulla Bce con il meeting di giovedì con cui la Banca centrale annuncerà l'atteso rialzo dei tassi: «Alla luce delle recenti dichiarazioni e dell’accelerazione oltre il consenso di mercato dell’inflazione in Eurozona ad agosto (9,1% da 8,9%), le attese sono per un rialzo di 75pb di tutti e tre i tassi principali - osservano da Mps Capital Services - Gli operatori cercheranno di valutare dalle parole della Lagarde il grado di preoccupazione dell’Istituto per la dinamica inflattiva, in un contesto in cui gli indici anticipatori segnalano comunque un forte rallentamento della crescita nei prossimi mesi. Da monitorare anche se durante la conferenza stampa verrà fuori qualche indicazione su quelle che potrebbero essere le tempistiche del nuovo tema dei prossimi mesi, ovvero la possibilità dell’inizio di una discussione sulla riduzione del bilancio».
Gas torna a volare, Gazprom blocca Nord Stream 1
Nuovo balzo in avanti dei prezzi del gas, dopo il nuovo stop alle forniture russe verso il Vecchio Continente annunciato da Gazprom per lavori di riparazione alla linea Nord Stream 1, hanno spaventato gli investitori. Per altro, il Cremlino ha fatto sapere che le forniture non riprenderanno completamente fino a quando non saranno revocate le sanzioni contro Mosca. I prezzi dei contratti scambiati sulla piattaforma Ttf di Amsterdam sono arrivati a guadagnare oltre il 25% a un massimo di seduta di 284,5 euro al megawattora e, dopo essere scesi fino a un minimo di giornata di 240 euro (+11,8%), hanno finito in aumento del 14,56% a 245,926 euro. Nelle ultime cinque sedute, comunque, i contratti scendono complessivamente del 15,9%, dopo avere fissato il 26 agosto il record di chiusura di 346,522 euro. Val comunque la pena ricordare che un anno fa i prezzi si aggiravano attorno ai 30 euro al megawattora. Venerdì è in programma la riunione tra i ministri dell'Energia Ue per discutere l'introduzione di un tetto al prezzo del gas russo.
BTp, rendimento 10 anni vicino al 4%, spread a 237
Sessione in salita per i titoli di Stato scambiati sul secondario telematico Mts. Tutto il comparto del reddito fisso sovrano europeo è in calo, con i titoli italiani che cedono terreno con maggiore evidenza. Lo spread con i Bund, misurato con il BTp decennale benchmark (Isin IT0005494239) ha chiuso a 237 punti, cinque in più dai 232 punti del finale del 2 settembre. Il rendimento dei titoli italiani si avvicina nuovamente al tetto del 4% con una risalita al 3,94% rispetto al 3,84% indicato nel finale della scorsa settimana. Il bund decennale rende l'1,56 per cento.
Uk, attesa per Truss primo ministro. La sterlina resta debole
Liz Truss, 47 anni, attuale ministro degli esteri del governo del premier dimissionario Boris Johnson e grande favorita della sfida a due già da alcuni giorni, è stata scelta come leader dal suo partito e di conseguenza sarà il nuovo primo ministro britannico. L'indicazione arriva al termine del voto che ha visto Truss opposta all'ex ministro del Tesoro, Rishi Sunak. Truss, terza donna a ricoprire l'incarico di primo ministro in Gran Bretagna dopo Margaret Thatcher e Theresa May, nelle prime dichiarazioni ha anticipato una riduzione delle imposte e sostegni per le famiglie.
Cina, attività dei servizi rallenta ad agosto
La crescita del settore dei servizi in Cina prosegue in agosto anche se in lieve rallentamento rispetto al mese precedente. E' l'indicazione che emerge dall'indice Caixin dei servizi redatto sulla base delle interviste a un panel di responsabili acquisti di imprese del settore. In agosto l'indice e' risultato pari a 55 da 55,5 di luglio. Il dato di agosto mostra una crescita solida dei ricavi delle imprese dei servizi in un contesto di mercato definito di normalizzazione. La domanda dall'estero e' giudicata sottotono con le vendite all'estero quindi in calo. I prezzi all'ingrosso sono cresciuti al tasso maggiore degli ultimi quattro mesi ma le imprese dei servizi li hanno ribaltati solo in piccolissima parte sui clienti finali.
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