Borse in rialzo con le trimestrali, Milano chiude a +0,95%. A Wall Street vola Meta
Delude le attese il Pil Usa, crescono i prezzi. Rallenta l’inflazione in Spagna, nuovo record per quella tedesca. de Guindos: «Molto vicini al picco, scenderà nella seconda metà del 2022». Lo yen ai minimi da 20 anni sul dollaro. Spread si allarga a 181 punti
di Chiara Di Cristofaro e Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La stagione dei risultati trimestrali sopra le attese sostiene le Borse europee che chiudono in rialzo una seduta comunque condizionata dall'incertezza. Gli indici hanno sbandato con il dato inferiore alle attese del Pil Usa e quello sopra le stime dell'inflazione tedesca in aprile, per poi tornare in rialzo sul finale. In grande spolvero il settore tecnologico, seguito dagli acquisti sulle auto, in altalena i titoli finanziari.
Gli investitori restano concentrati su alcuni elementi chiave: la corsa dell’inflazione, i rischi per la crescita, la guerra in Ucraina con la crisi del gas in primo piano e il ritorno del Covid in Cina.
A Milano il FTSE MIB dopo qualche oscillazione ha chiuso in rialzo, così come i principali listini europei da Parigi (CAC 40) a Francoforte (DAX 30), passando per Londra (FT-SE 100) e Madrid (IBEX 35). Resta sotto i riflettori il tema della corsa dei prezzi. «Siamo molto vicini al picco dell'inflazione, vedremo una discesa nella seconda metà dell'anno» ha spiegato il numero due della Bce, Luis de Guindos, davanti all'Europarlamento. Ma se in Spagna, l'inflazione ha rallentato a +8,4% ad aprile, in Germania ha segnato un nuovo record a +7,4%, un dato importante per immaginare proprio l’atteggiamento della Bce in futuro sui tassi.
Sopra le stime l'inflazione Pce negli Usa, in calo Pil I trim
Inflazione in saluta anche negli Usa: il dato Pce è aumentato nel primo trimestre del 2022 del 7%, in base alla lettura preliminare del Pil statunitense, dopo il 6,4% del quarto trimestre del 2021, contro attese per un 6,7%. Il Pil è diminuito nel primo trimestre al tasso annualizzato dell'1,4% rispetto ai tre mesi precedenti, contro stime per un dato in rialzo dell'1%. Le spese dei consumatori, che rappresentano il 69% dell'economia statunitense, sono aumentate del 2,7%, dopo il 2,5% dell'ultimo trimestre del 2021. «È importante sottolineare che il calo del Pil non è così grave come sembra - commentano gli analisti di Unicredit - perché i cali più pesanti sono quelli delle esportazioni nette e le scorte sono anche le componenti più volatili e sono destinate a migliorare nei prossimi trimestri».
Wall Street chiude in rialzo, vola Meta Platforms
Rally a Wall Street con le trimestrali che rassicurano sullo stato di salute di Corporate America per affrontare l’ondata di rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed.Il Dow Jones sale dell’1,85% a 33.917,12 punti, il Nasdaq avanza del 3,06% a 12.871,53 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso del 2,48% a 4.287,91 punti. Cresce il titolo di Meta Platforms, in rialzo di circa il 18%, dopo aver registrato un utile per azione di 2,72 dollari (-18% rispetto a un anno prima), più dei 2,56 dollari attesi, su ricavi in rialzo del 7% a 27,91 miliardi di dollari, con un consensus fissato a 28,2 miliardi. Poco influisce, al momento, l'inatteso calo del Pil statunitense. Gli indici statunitensi vanno verso il terzo calo mensile dall'inizio dell'anno, il Nasdaq addirittura verso il peggior mese dall'ottobre 2008 (con un calo di oltre il 12%).
Sempre alta l'attenzione su Twitter, in rialzo in Borsa dopo la trimestrale e con gli occhi sempre puntati sulla cessione della società a Elon Musk. Nei primi tre mesi dell'anno, l'utile per azione è stato di 61 centesimi, con un utile netto di 513 milioni, su ricavi in rialzo del 16% rispetto a un anno prima a 1,20 miliardi di dollari, contro attese per 1,23 miliardi. Nel primo trimestre del 2021, aveva registrato un utile netto di 68 milioni e un utile per azione di 8 centesimi.
A Milano guida Diasorin, sprint di Coima Res
Tra i titoli principali si è messa nuovamente in luce Diasorin, già alla vigilia premiata dai numeri annunciati dalla concorrente Qiagen, che lasciano presagire una robusta dinamica dei ricavi. Bene anche Nexi, Interpump Group ed Enel, mentre sul finale hanno perso terreno quasi tutte le banche penalizzate dal ritorno dell'incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali alla luce della frenata dell'economia Usa. Unicredit è scivolata così in rosso, mentre Intesa Sanpaolo ha difeso le posizioni alla vigilia dell'assemblea che eleggerà il nuovo cda. Al di fuori del paniere principaleCoima Res è volata dopo l'annuncio dell'opas lanciata da Evergreen, veicolo controllato da Qatar Holding e partecipato dalla Coima Holding di Manfredi Catella.
In calo il prezzo del gas, il petrolio torna a salire
In calo di circa il 9% a 97,5 euro al MWh il prezzo del gas Ttf scambiato ad Amsterdam, dopo la tensione della vigilia legata allo stop dell'export russo verso Polonia e Bulgaria. «La situazione è molto fluida - scrivono gli analisti di Mps Capital Services - poiché se da una parte la presidente della Commissione Ue Von der Leyen ha chiesto alle società europee di non pagare in rubli, dall’altra circa dieci società europee avrebbero già aperto conti presso Gazprombank e quattro avrebbero già pagato secondo una fonte vicina a Gazprom». La gran parte dei pagamenti da parte dei principali Paesi europei è programmato verso metà maggio, intanto la Commissione europea ha precisato che la strada dell'utilizzo del doppio conto bancario per pagare Mosca aggira le sanzioni
Seduta volatile per il petrolio , che ha ripreso a salire nel pomeriggio tornando a concentrarsi sull'apertura della Germania a un possibile embargo sul petrolio russo in risposta all'invasione dell'Ucraina.
Spread si allarga a 181 punti, rendimento al record da 2019
Si allarga ancora lo spread tra BTp e Bund in una giornata caratterizzata da fortissime vendite sui bond dell'Eurozona partite dopo la diffusione del dato sull'inflazione tedesca oltre le stime. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari durata tedesco ha chiuso a 181 punti base, dai 175 punti del riferimento della vigilia. Molto piu' forte il balzo del rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 2,72% dal 2,58% di ieri, aggiornando cosi' il record da maggio 2019.
Euro sui minimi da 5 anni, lo yen crolla ai minimi da 20 anni
Caldo il fronte monetario, con il dollaro che si conferma «bene rifugio» in questa fase: l'euro resta sui minimi da 5 anni nei confronti del biglietto verde e lo yen è al valore più basso da 20 anni sul dollaro. La Banca centrale del Giappone (BoJ) ha deciso di confermare la politica monetaria ultra-espansiva in corso, mantenendo fermi i tassi di interesse e portando avanti il piano di acquisto quotidiano dei bond governativi con l'obiettivo di mantenere il rendimento sui bond decennali intorno allo zero. L’esito? Un crollo immediato della divisa nipponica, che in questo momento è scambiata a 130,119 per un dollaro, ai minimi dal lontano 2002. Ma il dollaro come bene rifugio si sta rafforzando contro tutte le principali divise, con l’euro che è sceso nel corso della seduta fino a 1,0471 dollari.
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