Clima d'attesa sulle Borse in vista delle nuove sanzioni contro la Russia, Milano chiude invariata (+0,05%)
Gli investitori aspettano di capire quali (e quante) saranno le nuove sanzioni che l’Ue è pronta ad adottare contro Mosca, ma i leader europei sono divisi. Il petrolio Wti risale a 103 dollari, euro in calo. Spread chiude a 155 punti
di Enrico Miele
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Lo stallo sul conflitto in Ucraina e la mancata svolta per un cessate il fuoco, invocato da più parti ma finora mai realizzato, porta i listini europei a chiudere la prima seduta della settimana nel segno della prudenza. Mentre le immagini del massacro di civili a Bucha fanno il giro del mondo, gli investitori aspettano di capire quali (e quante) saranno le nuove sanzioni che l’Unione Europea è pronta ad adottare contro Mosca, con in testa petrolio e carbone (ma si registrano distanze tra i leader del Vecchio Continente sul gas). In questo clima i listini, dopo aver cambiato più volte direzione di marcia, hanno chiuso poco sopra la parità cercando di non farsi spaventare dai timori di Wall Street legati a un’inversione della curva dei rendimenti sui titoli del Tesoro Usa, che spesso, ricordano gli analisti, porta con sé venti di recessione imminente (negli Usa però fa notizia sul Nasdaq lo strappo di Twitter a +27% dopo l’ingresso nel capitale di Musk).
A fine giornata, l’indice FTSE MIB di Milano chiude piatto mentre nell'ultima ora di contrattazione migliorano leggermente Parigi (CAC 40), Francoforte (DAX 30), Londra (FT-SE 100) e Madrid (IBEX 35).
Wall Street chiude in rialzo. Il Dow Jones sale dello 0,30% a 34.922,14 punti, il Nasdaq avanza dell’1,90% a 14.532,55 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,81% a 4.582,62 punti
A Milano Tim ancora ko, chiude in testa Ferrari
A Piazza Affari gli occhi sono rimasti puntati per tutta la seduta su Telecom Italia - con il fondo Kkr ormai sempre più defilato sul fronte dell'Opa - e sulla compagnia Generali dopo il rally durato diverse sedute in vista dell'assemblea del 29 aprile per il rinnovo del consiglio di amministrazione, con Consob che non ha ravvisato violazioni da parte ex pattisti Caltagirone, Fondazione CrT e Delfin. Scatto invece per Ferrari che termina in testa al listino e viaggia ormai stabilmente sopra quota 200 euro per azione e Moncler, entrambe premiate dal buon andamento del settore lusso in tutta Europa. I budget del settore difesa, visti in aumento, spingono i titoli del comparto in tutta Europa, a partire da Leonardo - Finmeccanica. A passo lento Snam Rete Gas dopo il taglio del giudizio degli analisti di Citi e Tim (-1,9%) che vede allontanarsi sempre di più l’opa del fondo Kkr. Tra i titoli minori la Roma rimbalza dopo la vittoria di domenica che la proietta solitaria al quinto posto in classifica di Serie A e vicina alla zona Champions.
BTp: chiude in lieve rialzo a 155 punti, tasso al 2,08%
Chiusura di seduta in lieve rialzo per lo spread BTp/Bund che si mantiene sugli stessi livelli dell'apertura. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco ha infatti chiuso a 155 punti base, dai 154 punti del finale di venerdì 1 aprile. In calo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che è indicato al 2,08% dal 2,11% dell'ultimo closing.
Ipotesi stop a gas russo non pesa sui prezzi, petrolio sale
Nelle ultime ore, tra i leader europei ha iniziato a circolare con maggior insistenza l'ipotesi di bloccare anche l'import di gas russo. Uno scenario per il momento che non è scontato più di tanto dalla commodity sul listino di Amsterdam, dove è stabile il prezzo del gas a 110,7 euro a megawattora (-1,3%) mentre le ipotesi di un embargo al petrolio russo portano a un rialzo delle quotazioni del barile: il Wti di maggio scambia a 102,9 dollari (+3,6%) e il Brent di giugno a 107,5 dollari (+3%). Sul fronte dei cambi, infine, euro in ribasso sia contro il dollaro a 1,0992 (da 1,1071 venerdì in chiusura) che verso lo yen a 134,94 (da 135), mentre il biglietto verde vale 122,74 yen (da 122,79), con il cambio a dollaro/rublo a 84,25 (-1,2%).
Borsa Mosca in rialzo, si rafforza ancora il rublo
La Borsa di Mosca, dove gli scambi avvengono ora senza grandi restrizioni fino alle 18.50 (le 17.50 in Italia), inizia la settimana in rialzo. Il Moex, l'indice benchmark denominato in rubli, sale dello 0,73%, dopo un inizio di giornata in aumento di oltre un punto. L'indice Rts, denominato in dollari, sale dello 0,6%. Sul fronte valutario, il rublo, che nella precedente ottava aveva recuperato terreno sia sulla moneta unica sia sul biglietto verde, torna a salire dell'1,36% sull'euro e dell'1,17% sul dollaro, dopo un avvio di seduta in leggero calo. Il cambio euro/rublo vale 93,51 e quello dollaro/rublo 84,25.
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