Bourgeois record per il contemporaneo da Sotheby’s
Due cataloghi concludono la sessione di aste newyorkesi. Garanzie protagoniste e record per le artiste
di Giovanni Gasparini
5' di lettura
La lunga settimana di aste a New York si è conclusa in tono positivo da Sotheby's la sera del 18 maggio con un doppio catalogo di arte degli ultimi 50 anni. La combinazione di garanzie diffuse su quasi metà dei lotti e il ritiro di opere prima dell'asta, quando evidentemente non vi erano prospettive di vendita sopra le riserve stellari contrattate con i venditori, ha dimostrato come questi strumenti possano influenzare il risultato finale, una differenza marcata rispetto all'asta ‘verace' da Christie's la sera precedente, dove il mercato è stato libero di determinare i prezzi di equilibrio non sostenuti artificialmente.
Il ricavo comprensivo di 204,7 milioni di dollari si colloca al centro della stima di 169-229,4 milioni una volta aggiunte le commissioni, di cui 167,5 milioni di $ per il catalogo di arte contemporanea e 37,2 milioni di $ per ‘The Now' del XXI secolo, con il 92% dei lotti venduti.
Il super contemporaneo: The Now
Il primo catalogo proposto di arte del XXI secolo ha visto 19 lotti venduti sui 23 proposti, dopo il ritiro di due lotti, fra cui una classica figura di Yoshimoto Nara stimata 12-18 milioni di $, per un ricavo totale di 37,2 milioni di dollari, in deciso calo rispetto alle aste dello stesso tipo del recente passato. Ben otto lotti erano garantiti da parti terze, oltre un terzo del totale per numero.
Tre i record milionari per l'arte identitaria: Simone Leigh ha superato il prezzo raggiunto da pochi giorni da Christie's con un'altra scultura della serie celebrata alla Biennale: ‘Las Meninas II' del 2019 in terracotta e materiali misti ha sfiorato i 3,1 milioni di $ a metà della stima di 2,5-3 milioni di $, rendendo evidente ancora una volta come la Biennale e le altre esibizioni in teoria non commerciali siano oramai piegate ai desideri dei principali attori del mercato, per tramite dei curatori-star.
La reinterpretazione in chiave africana delle ‘Demoiselles' cubiste di Picasso da parte di Henry Taylor con la grande tela intitolata ‘From Congo to the Capital, and back again (the Black Demoiselles)' del 2007 ha raggiunto quasi i 2,5 milioni di $, ben oltre la stima garantita di 1-1,5 milioni di $, il 65enne artista afroamericano è rappresentato dal 2020 da Hauser & Wirth. È la stessa galleria della pittrice 58enne Nicole Eisenman (dal 2019) che ha raggiunto con la grande tela erotica ‘Night Studio' del 2009 i 2,4 milioni di $, superando la garanzia di parte terza e raddoppiando la stima alta.
Altri prezzi importanti sono stati realizzati per due artisti afroamericani: di Kerry James Marshall (rappresentato dall'altra mega-galleria Zwirner) il ritratto «Untitled (Mask Boy)» del 2014 ha raggiunto 5,7 milioni con le commissioni, da una stima garantita di 4-6 milioni di $, e del 62enne Mark Bradford (rappresentato da Hauser & Wirth e celebrato alla precedente Biennale di Venezia) il dipinto astratto del 2018 ‘I don't care if he's Captain America' ha superato la stima bassa, solo grazie le commissioni, a 3,3 milioni di $, in una mossa protettiva di acquisto da parte della stessa galleria.
Non è difficile notare certe coincidenze di temi, origini degli artisti/e e gallerie che li rappresentano: questo tipo di catalogo è fatto apposta per garantire un mercato secondario a prezzi sostenuti in modo molto pubblico e visibile, rassicurando compratori nuovi e passati e difendendo il valore dello stock delle gallerie. Per quanto questo meccanismo possa durare non è dato sapere, ma certi scricchiolii si possono sentire, come ad esempio per Mark Bradford o per il ritiro dell’opera di Nara.
Louise Bourgeois guida il catalogo Contemporary
Un quinto del ricavo totale di 165,7 milioni di dollari (entro la stima di 140-187,3 milioni di $ dopo l'aggiunta delle commissioni) ottenuto dai 27 lotti (di cui ben 15 garantiti) tutti venduti dopo il ritiro di ben cinque lotti milionari, è dovuto al nuovo record in asta della scultura monumentale di Louise Bourgeois, la cui eredità è rappresentata sul mercato da Hauser & Wirth. Un esemplare monumentale del celebre ‘Spider' del 1996 in edizione di 6 bronzi, presente in diversi istituzioni museali, messo in vendita da una fondazione privata di São Paulo ha raggiunto i 32,8 milioni di $, nuovo record per l'artista di poco oltre quello del 2019 per un simile lavoro, da una stima garantita di 30-40 milioni raggiunta grazie alle commissioni.
Il secondo dei tre lotti ad aver superato la soglia dei 20 milioni di $ è stato un lavoro inusuale di Jean-Michel Basquiat proveniente dalla collezione di Peter Brent, una grande composizione circolare nera di oltre 2 metri di diametro che raffigura un disco in vinile, omaggio alla musica jazz giustamente titolato ‘Now's the Time' del 1985 che si è fermato a 28,6 milioni di $, da una stima a richiesta e garantita di oltre 30 milioni. Una grandiosa ‘Color Chart' del maestro delle pittura Gerhard Richter ‘4096 Farben' del 1974 di 2,5 metri per lato, ha raggiunto i 21,8 milioni di $, appena sopra la stima minima garantita tra 18-25 milioni, mentre due altri lavori dell'artista tedesco sono passati di mano oltre la stima, rispettivamente a 5,5 milioni di $ per una tela astratta del 1990 e 5,8 milioni per ‘Vesuv' del 1976.
Record per altri due artisti di origine tedesca: l'americano Ad Reinhardt con ‘Red Painting' del 1953 è stato scambiato per 3,3 milioni di $ da una stima garantita di 3-5 milioni di $, e l'amico di Richter Blinky Palermo (deceduto nel 1977 a soli 33 anni) con l’opera «Ohne Titel» è salito fino a 6,3 milioni di $, oltre la stima garantita di 3,5-4,5 milioni di $. Entrambe le composizioni astratte di colori perseguono una ricerca simile a quella di Richter.
Non poteva mancare la Pop Art americana, questa volta però al posto dei soliti Warhol e Lichtenstein si trova fra i realizzi milionari una ‘deliziosa' tela raffigurante una ricca selezione di dolci dipinta con il tipico stile realista da Wayne Thiebaud ‘Candy Counter' del 1969 che ha raggiunto quasi la stima alta fermandosi a 14,7 milioni di $. Una caratteristica composizione di Christopher Wool del 1988 che recita la parola ‘Please' sei volte in nero su bianco, è stata venduta ben al di sotto della stima di 10-15 milioni a 8,4 milioni di $. L'unico lavoro di arte italiana in catalogo, un ‘Concetto Spaziale, Attese' di Fontana con cinque tagli su tela blu intenso di quasi 1 metro, ha supera la stima garantita di 1,8-2,5 milioni di $ fermandosi a 2,2 milioni con le commissioni.
Le grandi aste serali di arte moderna e contemporanea riprenderanno solo in autunno, a ottobre a Londra e novembre nuovamente a New York.
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