Sciopero di venerdì 17, Landini: «Precettino finché gli pare, non ci fermiamo». Bombardieri: «Atto di squadrismo istituzionale»
Dopo un nuovo round con i due sindacati che confermano lo sciopero generale contro la manovra del governo Meloni, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è intervenuto riducendo lo stop da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13. Il segretario della Cgil: «Valutiamo se portare avanti quello dei trasporti»
I punti chiave
- L’incontro al ministero dei Trasporti
- Landini: «Alle 15.30 valuteremo se portare avanti sciopero trasporti»
- «Precettino finché gli pare, noi non ci fermiamo»
- Bombardieri: «Precettazione atto squadrismo istituzionale»
- Sbarra (Cisl): si poteva evitare conflitto con governo
- Commissione Garanzia, quello del 17 non è sciopero generale
- Salvini: non possiamo dipendere dagli umori di Landini
- Bonomi: «scontro non è tema che riguarda Confindustria»
- Nel 2023 proclamati oltre 1.400 scioperi
- La relazione alle Camere
6' di lettura
Il governo decide di percorrere la strada della precettazione dello sciopero generale di 8 ore proclamato dai sindacati per venerdì prossimo, 17 novembre. Si conclude così, con Cgil e Uil che decidono di andare allo scontro con il governo, una giornata convulsa. Lo sciopero per il trasporto pubblico sarà consentito dalle 9 alle 13. «Siamo di fronte ad un silenzio assordante, e da questo punto di vista vorrei sapere se la posizione di Salvini è quella del governo, questo non l’ho ancora capito», ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini.
Nella serata di martedì 14 novembre una nota del Mit, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal leghista Matteo Salvini, ha chiarito che è partita la lettera di precettazione firmata dal vicepremier e ministro.
Che l’epilogo di questo braccio di ferro potesse essere questo era già chiaro dopo il no dei leader sindacali, Landini e Bombardieri, alle richieste di riduzione di orario avanzate dal Garante sugli scioperi che non ha riconosciuto alla mobilitazione la qualità di sciopero generale a cui poter applicare le deroghe del caso.
L’ordinanza del Mit riduce dunque mobilitazione da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13. Nel mirino del governo infatti, soprattutto lo stop di 8 ore a turno, 24 ore complessivi, nel settore dei trasporti, da quello locale alle ferrovie, dal trasporto marittimo ai taxi, anche se è stato ritirato quello che avrebbe investito il trasporto aereo. Ma Cgil e Uil tirano dritto
L’incontro al ministero dei Trasporti
Nel pomeriggio di martedì 14 novembre Salvini aveva incontrato i rappresentanti di Cigl e Uil (assenti i due segretari Landini e Bombardieri) in vista dello sciopero convocato dai due sindacati per venerdì 17 novembre. Alla fine dell’incontro, i due sindacati avevano confermato l’agitazione.
Landini: «Alle 15.30 valuteremo se portare avanti sciopero trasporti»
«Guarderemo questa mattina il testo della precettazione - ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ad Agorà su Rai Tre -. Abbiamo convocato per oggi alle 15.30 una conferenza stampa con la Uil e discuteremo su cosa fare. Per quello che ci riguarda è confermato lo sciopero per tutti i settori, ma per quanto riguarda il settore dei trasporti vedremo cosa fare senza mettere in difficoltà i lavoratori, perché con la prescrizione del governo le misure riguardano anche i lavoratori, non solo i sindacati. Viene messo in discussione il diritto soggettivo, sancito dalla Costituzione, della singola persona di poter scioperare. Non lo aveva mai fatto nessun altro governo nella storia di questo Paese. È di una gravità assoluta».
«Precettino finché gli pare, noi non ci fermiamo»
«Venerdì - ha continuato Landini - ci sarà una grande giornata di sciopero e mobilitazione. Io e Pierpaolo Bombardieri saremo in piazza del Popolo a Roma, poi gli scioperi proseguiranno: il 20 novembre in Sicilia, il 24 per le regioni del Nord, il 27 in Sardegna, il primo dicembre per le regioni del Sud. Penso ci sarà una partecipazione molto importante. Possono precettare finché gli pare, noi non ci fermiamo fino a quando non abbiamo ottenuto dei risultati».
Bombardieri: «Precettazione atto squadrismo istituzionale»
«Risponderemo ad un atto di squadrismo istituzionale con la partecipazione ad una grande manifestazione», ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Rtl 102.5, parlando della precettazione dello sciopero per il settore dei trasporti e della manifestazione in programma venerdì a Roma in piazza del Popolo con la Cgil.
Sbarra (Cisl): si poteva evitare conflitto con governo
La linea di Cgil e Uil non è condivisa dalla Cisl. «Si poteva evitare il conflitto con il governo. La legge sul diritto di sciopero è molto chiara, non lascia molto all’immaginazione. La legge fissa vincoli precisi per contemperare il diritto costituzionale allo sciopero e quello delle persone di usufruire dei servizi essenziali. Mi sembra che c’è una interpretazione della Commissione, che non essendo uno sciopero convocato dalle tre grandi centrali confederali e le tre sigle più rappresentative, ed essendo spalmato su più giornate e venerdì molte categorie sono esonerate dallo sciopero. Bisogna rispettare le regole, consapevoli che le deroghe concesse per gli scioperi generali richiedono una piena adesione di tutte le organizzazioni più rappresentative e di tutte le categorie». Lo sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un’intervista a Radio Anch’io sullo sciopero indetto da Cgil e Uil.
Commissione Garanzia, quello del 17 non è sciopero generale
Lo sciopero del 17 novembre proclamato da Cgil e Uil non è uno sciopero generale. Lo ha ribadito la presidente della Commissione di Garanzia Paola Bellocchi in una audizione alla Camera. Sono «escluse moltissime categorie, spiega, avevamo il problema interpretativo che non fosse uno sciopero generale. Per come è stato interpretato lo sciopero generale riguarda la generalità delle categorie». Questa è una «una proclamazione chiusa, conteneva una serie di categorie escluse. Ci è sembrato - ha aggiunto - non ricorressero i presupposti di uno sciopero generale. Così ogni confederazione potrebbe proclamare uno sciopero generale a la carte». Secondo Bellocchi non è né uno sciopero generale regionale perché «comprende un elenco di settori né uno sciopero generale nazionale perché esclude un elenco di settori che poi sono compresi nelle proclamazioni regionali. Per come è sempre stato interpretato e applicato - ha spiegato - lo sciopero generale riguarda la generalità delle categorie del lavoro pubblico e privato, la proclamazione deve essere aperta. In questo caso la proclamazione era chiusa perché conteneva un elenco di settori esclusi in cui il contrasto alla manovra economica del governo è stata portata avanti da federazioni regionali di categoria».
Salvini: non possiamo dipendere dagli umori di Landini
Da parte sua, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini dal palco dell’Assemblea di Federmanager, a Roma ha sottolineato: «La legge me lo permette, non abbiamo bisogno di blocchi, fermi e scioperi, ma di correre e produrre», dunque «ho firmato ieri sera l’ordinanza di precettazione dello sciopero» del 17 novembre, che sarà di 4 ore, perché «non possiamo dipendere dagli umori di Landini».
Bonomi: «scontro non è tema che riguarda Confindustria»
«Non riguarda Confindustria dirimere la questione se questi scioperi sono autorizzati o autorizzabili. C’è una commissione di garanzia che dopo due incontri con i sindacati ha ritenuto di limitare la possibilità di sciopero a solo 4 ore rispetto alle 8 annunciate. Quindi è un tema che devono vedere in commissione di garanzia e i sindacati fare le loro valutazioni». Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ai microfoni di Zapping su Rai Radio1. Quanto al fatto che lo scontro possa essere un anticipo di un autunno caldo, il leader degli industriali ha spiegato: «Non lo so, credo che sia una questione tecnica e come tale va trattata e risolta».
I numeri
Sullo sfondo dello scontro tra Cigl e Uil da una parte, e il ministro della Lega Matteo Salvini dall’altra, sullo sciopero generale dei trasporti e di alcuni settori pubblici convocato dai due sindacati per venerdì 17 novembre, in occasione della prima delle tre manifestazioni contro la manovra del governo Meloni, ci sono i numeri sulle agitazioni del 2023. La fonte è, in questo caso, la Commissione di garanzia per gli scioperi, che nelle scorse ore ha confermato «il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre», con cui ha chiesto la rimodulazione dello stop indetto dalle due forze sindacali.
Nel 2023 proclamati oltre 1.400 scioperi
Nel 2023 sono stati proclamati 1419 scioperi, 99 in meno rispetto all’anno precedente. Le agitazioni revocate sono state invece 448 (nel 2022 erano state 515).
La relazione alle Camere
Altre indicazioni sono contenute nella relazione 2023 alle Camere, che fa riferimento al periodo che intercorre dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre dello stesso anno. «Se il 2021 - si legge nel documento - è stato interessato dalla proclamazione e dalla conseguente effettuazione di sette azioni di “sciopero nazionale”, indette sia da organizzazioni sindacali firmatarie di CCNL che da organizzazioni sindacali autonome (8 febbraio, 26 marzo, 12 maggio, 1° giugno, 21 giugno, 23 luglio e 11 ottobre 2021), il 2022 ha visto la prosecuzione della vertenza concretizzarsi in altre tre scioperi a livello nazionale (14 gennaio, 25 febbraio e 28 aprile 2022), e la sua positiva conclusione con la sigla del documento del 10 maggio 2022. I rinnovi del CCNL hanno costituito certamente una delle possibili spiegazioni – seppure non l’unica – della significativa riduzione del conflitto». Nel 2022, la Commissione è intervenuta solo in 2 occasioni e, a seguito di questi interventi, gli scioperi illegittimamente proclamati sono stati tutti puntualmente revocati e/o riformulati.
Landini: confermiamo lo sciopero di venerdì 17
«Come abbiamo detto alla Commissione troviamo sbagliata l’interpretazione che dice che non è sciopero generale. Mette in discussione un diritto. È una interpretazione compiacente» e «utilizzata dal ministro Salvini in modo strumentale» per impedire diritto di sciopero. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini confermando lo sciopero generale di venerdì. «Confermiamo lo sciopero - ha detto a Radio24 - come atto di responsabilità abbiamo esentato il trasporto aereo e portato a quattro ore dalle 9 alle 13 quello dei vigili del fuoco».
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